Un mondiale da ricordare per il team Wilier-Vittoria

Sono stati degli UCI MTB World Championships 2025 da ricordare per la Wilier-Vittoria MTB Factory Team. Da martedì a domenica, dall'XCC all'XCO, passando per il Team Relay, i riders si sono battuti con orgoglio indossando le maglie delle proprie nazionali, Italia, Danimarca e Canada.

 

Il colpo grosso è stato sicuramente quello di Simone Avondetto, che dopo una condotta di gara magistrale, si è laureato vice-campione del mondo nell'XCO, venendo battuto solamente dal sudafricano Alan Hatherly. Per l'atleta piemontese è un ritorno sul podio iridato, visto che nel 2022 aveva conquistato la maglia arcobaleno tra gli U23.

 

 

"Sono contento, quando sei là punti sempre al bersaglio grosso, ma questo è un risultato prestigioso - racconta Avondetto -. Hatherly ha fatto gara a sé, è stato fortissimo, ed è riuscito a fare la differenza fin dall'inizio. Dietro eravamo in 4, non riuscivamo a liberarci uno dell'altro, poi nel finale ho provato a forzare e ho visto che sull'ultima salita gli altri erano più cotti di me. È una medaglia di grande valore, che ripaga di tanti sacrifici".


Buona settimana anche per Luca Braidot, che ha chiuso al 7° posto sia l'XCC (Avondetto si era piazzato 9°) che l'XCO, mentre l'altro azzurro Juri Zanotti si è piazzato 17°, ma si è tolto la soddisfazione di portarsi a casa la medaglia d'argento nel Team Relay.

 

Nel gruppo italiano, oltre a Zanotti, c'era anche Elian Paccagnella a rappresentare Wilier-Vittoria. I due sono stati assoluti protagonisti nel portare l'Italia alla conquista della piazza d'onore: "Ovviamente puntavamo alla maglia arcobaleno, ma i francesi si sono dimostrati più forti quindi complimenti a loro - ha ammesso Zanotti -. Facciamo uno sport individuale, con il Team Relay abbiamo l'occasione di muoverci come squadra e pensare come collettivo. È stato bello e divertente".


"È incredibile quanto possa essere un giro fatto in questa maniera - ha esclamato Paccagnella -. Il circuito era duro, quindi bisogna sapersi gestire, ma arrivare alla fine avendo dato tutto. Abbiamo tutti fatto un grande lavoro e possiamo essere orgogliosi di salire sul podio mondiale".

 


Settimana iridata di altissimo livello anche per Gustav Heby Pedersen, che dopo il 4° posto nell'XCC si migliora nell'XCO e si porta a casa la medaglia di bronzo nella gara U23 vinta da Finn Treudler. Per il giovane danese è la ciliegina sulla torta di una stagione che lo ha visto costantemente confrontarsi coi migliori della categoria.

 

"Avevo un sogno e quel sogno oggi è diventato realtà, salire sul podio di un Mondiale - ha detto Pedersen -. Ci vorrà un po' di tempo prima di realizzare quello che sono riuscito a fare, ma intanto ci tengo a ringraziare tutti per l'infinito supporto che mi hanno dimostrato fin dall'inizio dell'anno. Qui in Svizzera c'erano anche mamma e papà a tifarmi, conquistare una medaglia davanti ai loro occhi è qualcosa di davvero speciale".

 

Sua sorella Sofie Heby Pedersen, tra le elite, ha chiuso 19ª l'XCC e 31ª l'XCO, mentre non è stato un Mondiale memorabile per la giovane canadese Ella MacPhee, soprattutto per le aspettative che aveva, perché dopo il 6° posto nell'XCC ha sofferto nelle gara di domenica, concludendo al 15° posto.

 

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