Nicola Taffarel ha fatto sognare Cannondale MTB Professional Team, per quasi metà gara è stato in lotta per un posto nella top ten della Südtirol Dolomiti Superbike alla sua prima partecipazione sul percorso lungo di 123 Km, con i suoi impressionanti 3.400 metri di dislivello. Ad infrangere il sogno di un risultato che sarebbe stato speciale, una foratura nella discesa dal Monte Croda Rossa quando era nel secondo gruppetto, ma un 12° posto alla Dolomiti Superbike è certamente un risultato di grande spessore.
"Sono assolutamente soddisfatto della prestazione, un pò meno del risultato, dopo l'altura di due settimane a Livigno, oggi ero davvero competitivo e voglio tenermi stretta questa sensazione per le prossime gare. Purtroppo il risultato finale è stato compromesso da una foratura, ma oggi dovevo fare bene e in qualche modo ci sono riuscito. Dopo aver riparato la foratura, sono ripartito e ho fatto un lungo tratto di pianura tutto solo in cui ho messo tante energie, finchè sono stato raggiunto da un gruppetto con Porro, Dorigoni e Chiarini e ho trovato un buon ritmo. Era la prima volta che affrontavo la distanza lunga, questo ha significato cambiare i miei riferimenti e riadattarli, direi che il primo approccio è stato positivo e sono comunque contento dell'esperienza raccolta oggi", ha detto Taffarel.
Purtroppo non ha trovato lo stesso feeling Ole Hem, che sperava un pò di meglio del 17° posto.
"Mi aspettavo di riuscire a fare un pò di più, ho tenuto sempre un buon passo, 17° alla Dolomiti Superbike non è male, ma speravo un pò meglio. All'Alpentour ero lì davanti ma oggi non sono riuscito a stare con i migliori, ho tenuto duro e ho rimontato un pò nell'ultima ora, ma mi è mancato qualcosa. Portiamo comunque a casa come squadra buoni risultati e sono contento per Nicola, questo fine settimana è fatto per lui!"
Ha concluso lontano in classifica, ma in questo momento la priorità di Martino Tronconi non è l'agonismo. Nel duplice ruolo di manager e corridore, il "patron" di Cannondale MTB Pro Team sta lavorando per offrire il massimo supporto ai corridori e alla crescita della squadra, in prospettiva già del 2024.
"Questa settimana sono riuscito a fare solo poche ore di bici perché ero impegnato con degli sponsor. Ho tanti impegni da incastrare e in gara sto facendo quello che posso, oggi l'ho presa come un allenamento, ovviamente l'ho chiusa, ma giusto per portare a casa sei ore di allenamento"
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