Abbiamo intercettato Héctor Leonardo Páez León, pluricampione del mondo marathon MTB, impegnato in un allenamento di oltre 4 ore su una Basso Palta, la gravel race del brand italiano legato a doppia mandata a Lee Cougan, con cui corre abitualmente in MTB.

Il campione colombiano del Team Soudal Lee Cougan ha pubblicato alcune immagini sul suo profilo Instagram, offrendoci uno spunto per osservare come l'atleta stia sperimentando nuove frontiere senza stravolgere la propria identità da pro, mostrando curiosità e voglia di mettersi alla prova anche fuori dal terreno tradizionale delle marathon.
PAÉZ, ESPERIENZA E CURIOSITÀ
Paéz è uno scalatore puro, ma soprattutto un atleta da lunghissime distanze: la sua carriera è costellata di scelte che combinano sfida tecnica e resistenza. Vederlo in sella a una gravel non significa necessariamente un cambio di disciplina, ma racconta di un atleta che, a 40 anni, cerca stimoli diversi, sperimenta nuove sensazioni e mantiene alte ore di allenamento in maniera stimolante.

PAÉZ E IL POSSIBILE FUTURO GRAVEL
Osservare Leonardo Paéz in sella alla Basso Palta ci permette di ipotizzare scenari interessanti: e se il pluricampione del mondo marathon iniziasse a guardare più seriamente alla gravel? Non sarebbe strano immaginare Paéz, con la sua esperienza e resistenza, impegnato nelle gare più importanti del circuito gravel, portando la stessa determinazione che lo ha reso leggenda nelle marathon MTB.

E non sarebbe solo lui: il team Soudal Lee Cougan, già sinonimo di eccellenza nelle due ruote, potrebbe sfruttare questa finestra per calarsi in eventi gravel di alto livello, combinando il know-how MTB con le nuove sfide della disciplina più in voga del momento. Per noi, questa ipotesi non suona affatto fuori luogo: un mix tra talento consolidato, ambizione e innovazione che potrebbe dare vita a uno scenario intrigante per fan e mondo della mountain bike. Cose che già fanno negli Stati Uniti con il Life Time Gran Prix, circuito che mixa gare gravel & mtb con un montepremi che in Europa ci sognamo, 380.000 dollari.

©Ivan Corridori


