Stesso stile naif, stesse ambizioni e stesso manico. Kersch faceva sul serio quando diceva che si stava preparando seriamente all'enduro, d'altronde all'Erzberg Rodeo non partecipi con la tessera da socio Arci ma come le più prestigiose competizioni serve una qualifica.
La qualifica avviene su un prologo denominato Iron Road, lo short track della gara più dura al mondo di moto enduro.
Nelle ultime settimane abbiamo visto Gery girare su tracciati come quello di Pietramurata, uno dei più simbolici in Italia, per potersi preparare al peggio.
Tutti coloro che conoscono come noi Kerschbaumer da tanto tempo conoscono il suo grande talento e sanno che si è sempre allenato, o meglio ha sempre girato con la moto da enduro anche quando si preparava agli appuntamenti di Coppa del Mondo di cross country.
Certo partecipare ed entrare nella top30 del Erzberg Rodeo sono due cose ben diverse e Gerhard ha compiuto una vera impresa perché già era rientrato nei top500 dopo il prologo e poi ha affrontato i 23 checkpoints per salire in cima alla montagna della prova più devastante di enduro al mondo, 23 chilometri di competizione con rocce più insidiose di quelle di Mont Saint Anne e ritmi da campionato del mondo di XCO, forse è proprio per questi motivi che ha saputo andare così forte.
Solo i migliori riescono a concludere la prova ma Gery ha fatto molto di più, chiudere nei trenta del Erzberg Rodeo (29°) è un'impresa equivalente a fare secondo dietro a Pogacar.
Sulla GasGas EC300 2 tempi Gery ha scritto un'altra incredibile pagina della sua storia sportiva entrando nei migliori al mondo del moto enduro anche se, scrive: "Ho visto abbastanza pietre per lungo tempo".
Cambia il mezzo ma non il gas, grande Gery.