I rulli e gli errori da non commettere a casa. Stesse potenze outdoor e indoor

Dopo aver parlato di ciclocross nel mese di ottobre, del periodo di scarico in novembre e in dicembre del lavoro a secco da svolgere in palestra, in questo primo mese dell'anno tratteremo del lavoro indoor sui rulli. Argomento che avevamo descritto il 6 di gennaio e che oggi riproponiamo con le domande che ci sono pervenute.

 

COME ADATTARE I VALORI PER NON SBAGLIARE

La domanda ce l'ha posta Giuseppe Z. Ho letto nell'articolo che uno degli errori più comuni commessi da chi fa lavoro indoor (rulli) da autodidatta è quello di considerare le stesse potenze outdoor e indoor. Per non sbagliare, come dovremmo variare i valori di potenza e/o le relative soglie estrapolate da un test fatto su strada affinché si adattino ad allenamenti programmati per essere svolti sui rulli in casa? 

 

Chiaramente per chi si allena da solo, senza l'ausilio di un preparatore che potrebbe interpretare e "adattare" i valori in funzione di allenamenti indoor o outdoor.


Grazie e buona giornata.

 

 

 

LA RISPOSTA DEL NOSTRO ESPERTO

Ciao Giuseppe


la tua domanda è interessante ma riguarda un concetto complesso (e forse noioso) da spiegare in questa rubrica. Inizio dicendoti che una soluzione "pronta" al tuo problema non esiste, si tratta solo di limare al massimo l'errore (che ci sarà comunque).

 

Nella nostra pratica quotidiana eseguiamo test di laboratorio di ogni tipo, ed avendo a disposizione molti dati durante lo sforzo (frequenza cardiaca, lattato, consumo di ossigeno, produzione di CO2, parametri ventilatori, saturazione di O2, ecc..) riusciamo a capire come funziona la fisiologia del soggetto e, anche totalmente astratti rispetto alla situazione che stiamo vivendo (test indoor o outdoor ad esempio) possiamo capire dove andare a lavorare, e naturalmente ricavare tutte le zone di lavoro espresse in watt e/o bpm.

 

Diverso il discorso di un auto-test fatto da autodidatta all'esterno, facciamo finta che sia concettualmente corretto ed eseguito con un power-meter estremamente preciso, non avremo altro che uno o più rapporti potenza/tempo di esaurimento, validi in quella situazione e non in altre.

 


Cercare di ricavare la Potenza di Soglia Anaerobica (o più in voga all'americana FTP functional threshold power) da questi rapporti potenza/tempo rappresenta già una enorme approssimazione (non sappiamo cosa succede "dietro le quinte"), ma in mancanza di altro si può fare.


Pensare poi di trasferire questa FTP dentro casa (altro power-meter, bici ferma con angoli da pianura, ecc..) rappresenta un'altra enorme approssimazione, ma in mancanza di altro si può fare. Si tratta semplicemente di capire di quanto ridurre il dato di potenza (o tenerlo per buono, riducendo il tempo di esaurimento previsto TTE) in base alla diversa situazione ambientale e ad suoi fattori che peggiorano la resa (in primis la massa volanica del tuo indoor trainer, la possibilità di oscillazione o meno del mezzo, il lavoro con angoli da pianura senza la trazione delle braccia) oltre alla differenza tra i power-meter utilizzati (se usi una diversa bici tra dentro e fuori).


Siamo praticamente al buio quindi, ma tanto per dare un numero direi che tutto questo potrebbe essere compreso tra -3 e -10%

 

Alla prossima.


TU COME GESTISCI I TUOI ALLENAMENTO INDOOR? Se hai domande ti risponderò nelle prossime settimane di questo mese (info@pianetamountainbike.it)

 

 

Photo ©Elite Cycling

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

 

- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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