PIDCOCK DELUSO DOPO IL MONDIALE, SVELA UN DETTAGLIO, NON POTEVA FARE PIÙ DI COSÌ

Il campione olimpico di mountain bike non è andato come ci si aspettava ma neanche come lui stesso si immaginava. Dopo la gara Thomas Pidcock si è preso un po’ di tempo e poi a mente fredda ha spiegato cosa ha avuto la scorsa settimana…

Il principino inglese Thomas Pidcock analizza la sua prestazione al mondiale di Les Gets e la reputa una delle più grandi sconfitte morali che potesse accusare. Lo ha scritto in un post pubblicato sul suo profilo Instagram, qualche ora dopo la gara, a mente fredda, le ambizioni erano altissime soprattutto dopo il successo della settimana precedente e il grande lavoro fatto nell'ultimo mese per completare alla perfezione l'avvicinamento.

 

 

LA GARA DI PIDCOCK

Come avevamo preannunciato nel nostro articolo, Thomas Pidcock sarebbe stato senza alcun dubbio uno dei favoriti principali della gara di Les Gets, era uno dei suoi obiettivi dichiarati e tutte le volte che è comparso su un tracciato di cross country non è mai venuto unicamente per partecipare, ma come Nino, per vincere.

 


Una partenza dalle retrovie lo ha costretto a rimontare, certo non una rimonta come quella di Albstadt in cui era partito con il numero 100, ma in un mondiale avere un numero alto quando tutti sono più agguerriti del solito diventa una bella sfida. Un giro completo per studiare il tracciato e risalire pian piano le posizioni fino ad arrivare davanti accodandosi al gruppo di testa. Il campione europeo di cross country fa un paio di mosse, da alcune delle sue aperte ma poi succede qualcosa, non sembra il Pidders brillante e sterminatore che tutti conoscono e conclude il suo mondiale in 4ª posizione.

 

 

GLI ERRORI, NON SOLO POCA LUCIDITÀ

L'inglese è un prodigio della tecnica, sa fare cose con ogni sorta di bicicletta davvero inimmaginabili per i rider comuni, ma Thomas Pidcock arrivato a Les Gets non è lo stesso e dentro al bosco più di una volta in maniera macchinosa si blocca su un tornante sulle radici e cade. La seconda parte di gara è sembrata una vera sofferenza per Pidcock che è stato costretto anche a fermarsi ai box per un guasto meccanico al posteriore. Da quella sosta riparte come un missile e sembrava aver ritrovato lo smalto per rientrare sulla testa ma la luce rossa della riserva era fissa e non gli permette di esprimere il brutale Pidcock che è in lui.

 

 

DOPO IL CAMPIONATO EUROPEO UN VIRUS

All'arrivo della gara Pidcock è abbacchiato, deluso, forse anche arrabbiato. Sul rettilineo finale né un sorriso né un saluto ed esce di scena come il più grande degli sconfitti. Il successo al campionato europeo di Monaco di due settimane fa gli aveva dato morale e gli aveva permesso di pensare in maniera concreta alla missione di fare bottino pieno conquistando la tripla corona (i tre mondiali nello stesso anno) anche se il profilo del mondiale strada di Wollogong potrebbe non vederlo tra i super favoriti.

 

 

Nella settimana tra l'Europeo e il Mondiale però Pidcock sembra aver riscontrato un virus intestinale mentre si trovava con i compagni della nazionale, questo potrebbe aver debilitato non poco il campione olimpico di mountain bike e giustificherebbe una prestazione, comunque di grandissimo spessore, ma sottotono rispetto alle aspettative anche personali.

 

 

IL COMMENTO DI PIDCOCK

Thomas Pidcock ha commentato con un post la sua prestazione e la delusione post gara, queste le sue parole: «Il romanticismo dei mondiali, un giorno perché tutto vada al suo posto. Questo fa più male del normale, ci ho messo così tanto lavoro ma la scorsa settimana tutto sembrava andare fuori posto. A partire da un virus intestinale che ha colto alcuni rider questa settimana. Sono rimasto il più positivo possibile e sono arrivato 4°, ma completamente vuoto, che è qualcosa di cui posso essere orgoglioso. Come sempre grazie per il supporto di tutti ieri significa molto per me. Congratulazioni enormi a Schurter. Nino e la maglia MTB Rainbow ormai quasi sinonimi».

 

 

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