Sam Gaze, a 19 giorni da Albstadt non esce più dal tunnel

Il talento del team Specialized Racing è passato dal Paradiso all'Inferno in soli 12 mesi. Dopo la caduta in Sudafrica non si è più ripreso, domenica in Spagna la gara ha detto che non ci siamo ancora. In queste condizioni forse è meglio che non corra.

"Nessuno mette in discussione il talento di Sam, è giovane c'è solo d'avere pazienza". Avevamo scritto il 10 aprile come conclusione dell'ennesimo nostro articolo su Samuel Gaze, il 23enne astro del team Specialized Racing.

 

Vi avevamo parlato dei problemi che ha avuto quest'anno, prima il ritiro alla Cape Epic per aver riportato una commozione cerebrale, poi all'inizio del mese aveva riattaccato il numero a Haiming (Hors Categorie) in Austria ma aveva fatto una pessima figura, 29° a dieci minuti da Stephane Tempier.

 

 

Sono passate 3 settimane ma i miglioramenti che sperava di vedere non sono arrivati, anzi se guardiamo la classifica ed il livello dei partecipanti, è sprofondato in un incubo. Invece di risalire in Paradiso continua a scivolare verso la porta dell'Inferno.

 

Domenica a Santa Susana (Spagna) ha partecipato ad una tappa della Copa Catalana InternationalLa gara l'ha vinta Jofre Cullel davanti al boliviano Alejandro Ever Gomez e al rumeno Vlad Dascalu, per trovare in classifica Sam Gaze bisogna scendere alla posizione numero 48, il "kiwi" ha preso 13 minuti e 48 secondi.

 

 

Nella cronaca di gara viene citato nel primo giro, pare fosse nel gruppo al comando (la foto in alto lo conferma), poi non viene più menzionato. Su Instagram ha ringraziato i tifosi spagnoli che l'hanno incoraggiato per tutta la corsa, non ha accennato a problemi meccanici e si augura, passo dopo passo, di ritornare ai suoi livelli.

 

 

Purtroppo per lui la gara ha detto che non ci sono stati miglioramenti e all'inizio della Coppa del Mondo manca poco, a Albstadt si correrà domenica 19 maggio. E se Sam si mette a guardare come è messo nel ranking UCI, il suo morale rischia di cadere sotto i piedi. E' 150°, questo vuol dire partire in ultima fila...

 

 

La squadra che ha già perso Jaroslav Kulhavy (anche se correrà sempre con il supporto di Specialized) ha un problema simile con Simon Andreassen, anche lui un grandissimo talento (imbattibile da juniores) che per una serie di problemi negli ultimi due anni non è più riuscito ad esprimersi ad alti livelli.

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