Uscite su strada in inverno, risponde il nostro esperto

Il consiglio del Trainer "Amico", puntata nr. 82. Il Dott. Alessio Cellini e suo fratello Marco, ogni settimana risponderanno alle vostre domande, riguardanti la preparazione atletica nella mountain bike.

"Il consiglio del Trainer Amico", attraverso questa Rubrica il nostro Staff dedicato alla preparazione atletica in mountain bike, risponderà ai vostri quesiti. Una domanda alla settimana, tutte le settimane, sempre il lunedì. 

 

La domanda di oggi è fatta dalla redazione di pianetamtb.it, che ha raccolto negli scorsi mesi, domande da molti amatori che hanno segnalato questo problema.

 

Sono Roberto di Cantù, un amatore lombardo di livello medio - basso che partecipa da un paio di anni a circa 25 gare all'anno, sia cross country che granfondo. In inverno, durante la settimana, come molti, faccio 3 sedute in palestra e la domenica c'è l'uscita di gruppo che però facciamo in pianura con la bici da strada. Che andatura dovrebbe tenere il gruppo? Lo chiedo perché il mio gruppo va a velocità folle per colpa di due o tre che pensano di essere ad un gran premio di formula 1. Io non sono molto esperto perché è solo da due anni che sono nell'ambiente, ma credo che in inverno, con l'anno nuovo ancora lontano, non abbia senso andare forte come se fossimo in gara. Lei che ne pensa?

 

 

Ciao Roberto


Prima di tutto dobbiamo dire che "forte o piano" è sempre un concetto relativo, dipende dalla condizione e dal livello di prestazione dell'atleta in questione. In un gruppo eterogeneo di ciclisti è facile trovare livelli di prestazione molto differenti, di conseguenza la fatica percepita (e gli effetti allenanti) a parità di velocità di scalata (o VAM, o w/Kg) saranno molto diversi.


Facciamo un esempio:


Atleta A: Soglia anaerobica 4,5w/kg


Atleta B: Soglia anaerobica 3,5w/Kg


Uscita domenicale, salita 20' scalata tutti insieme a 4w/kg (non consideriamo il minimo vantaggio della scia di chi sta dietro).


Atleta A: ottimo lavoro sotto Soglia, ben tollerato e con la possibilità di essere ripetuto più di una volta nello stesso allenamento. Se l'atleta è ben allenato sfrutta una buona percentuale di grassi a scopo energetico.


Atleta B: lavoro massimale possibile una sola volta. Uso pressoché esclusivo di carboidrati a fini energetici.


Chi fa un lavoro migliore, più funzionale, considerando anche il periodo (3-4 mesi prima del periodo agonistico)? Certamente l'atleta A.

 

Cosi come fare il "fondo" in inverno con bici da strada in pianura, è metodologicamente insensato al giorno d'oggi (e frustrante), allo stesso modo fare della uscite di gruppo a ritmo gara (quindi unendo ampio volume ed elevata intensità) non è una scelta ottimale in quanto ci porta a bruciare della tappe fondamentali nel periodo di preparazione invernale.

 

Alla prossima

 

Photo ©Trek Bicycle

 

 

Hai anche tu una domanda per il trainer? Anche se ti può sembrare banale, scrivici a info@pianetamountainbike.it

 

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

Alessio Cellini - Trainer- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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