Di "Edi" Telser, l'allenatore italiano delle selezioni nazionali svizzere di ciclismo vi abbiamo già parlato in passato. Dopo essere stato al team Colnago ora lavora per Swiss Cycling seguendo le donne in tutte le discipline del ciclismo.
Ma non è solo, c'è anche uno dei meccanici che arriva dall'Italia. E' l'ex rider valdostano Nicolas Jeantet (campione italiano sia tra gli Allievi che tra gli juniores).
"Questo è il secondo anno che lavoro con Swiss Cycling. Sono stato contattato all'inizio della stagione 2016 da Edmund Telser che necessitava di un meccanico per il settore femminile. Edi sapeva come lavoravo perché negli anni precedenti ero stato in Colnago con lui, per di più nella squadra c'erano alcune atlete svizzere" - dichiara Jeantet.
Quindi quando Sina Frei ha vinto l'europeo tra le under 23, potrebbe averlo fatto correndo con una bici sistemata da Nicolas Jeantet e seguendo i consigli di Edmund Telser. "Principalmente lavoro per il settore femminile strada e mtb però in caso di necessità aiuto i miei colleghi che seguono i maschi. Succede nelle gare importanti dove c'è molto lavoro e quindi ci si aiuta tra i vari meccanici ad esempio ai campionati europei".
L'ultimo impegno di Nicolas è stato quello al campionato d'Europa su strada corso la scorsa settimana in Danimarca a Herning.
Una cosa è certa, sia Telser che Jeantet dimostrano che l'Italia ha persone competenti il cui lavoro viene molto apprezzato all'estero. Nello specifico si parla di ciclismo, ma il discorso vale per tutte le professioni. Ed arriviamo al punto dolente: Possibile che uno debba andare all'estero per vedere riconosciuto il proprio valore e che non possa prendersi le stesse soddisfazioni restando in Italia?