Coppa del Mondo di ciclocross, scena surreale all'arrivo con Iserbyt che confuso non esulta

Il belga, al terzo successo consecutivo taglia il traguardo senza aver capito che la gara era terminata. Dominano i fiamminghi. Tra le donne vince l'olandese Worst, tante le italiane al via ma alla fine ci pensa la solita Eva Lechner a entrare nella top ten.

É stata la Svizzera anche quest'anno ad ospitare sul vecchio continente la prima prova della Coppa del Mondo di ciclocross dopo le due corse in settembre in America, la prima a Iowa City la seconda Waterloo nel Wisconsin.

 

 

Oggi non c'erano sole e cielo azzurro come l'anno passato, il tracciato disegnato nei boschi vicini alla Weyermannhaus (un bacino artificiale costruito per gli sport acquatici), era appesantito dal fango e gli spettatori erano ben coperti anche se il vero freddo deve ancora arrivare. A Berna c'erano circa 15 gradi, poi nel pomeriggio la temperatura si è alzata fino a raggiungere i 21 gradi.

 

GARA FEMMINILE

Sulla linea di partenza di questa terza prova della Coppa del Mondo, all'ora di pranzo si sono presentate 64 donne elite e Under 23, provenienti da 13 nazioni. Massiccia la presenza delle italiane, nove, quattro delle quali (Casasola, Realini, Bramati, Challencin) erano delle Under 23.

 

 

C'era grande attesa dopo quello che era successo sabato in Belgio. A Boom nel Superprestige c'era stata la storica doppietta, vittoria di Alice Maria Arzuffi con al secondo posto Eva Lechner. Purtroppo, non è andata come si sperava.

 

 

La gara è stata dominata dalle star olandesi che avevano saltato le prime due tappe negli Stati Uniti. Oggi davanti c'è sempre stata Annemarie Worst che alla fine del primo giro aveva già venti secondi di vantaggio sulla sua connazionale Ceylin Del Carmen Alvarado che è una Under 23 di origini caraibiche.

 

 

Nei successivi quattro giri la Worst ha condotto la corsa con circa mezzo minuto di vantaggio ed è così andata a vincere in scioltezza fermando il cronometro Tissot sul tempo finale di 45:27, seconda a 33'' la Alvarado mentre sul terzo gradino del podio è salita l'under 23 inglese Anna Kay, che per tutta la gara è sempre stata in terza posizione. Per questo motivo è stata una gara poco avvincente da seguire. 

 

 

Eva Lechner con una gara regolare ha chiuso al nono posto (+1' 53''), ha pedalato insieme alla belga Sanne Cant che nel finale l'ha staccata.

 

 

Dopo la giornata esaltante in Belgio, Maria Alice Arzuffi partita dietro perché aveva saltato la trasferta americana, è rimasta bloccata nella pancia del gruppo e dopo un minuto aveva già un minuto di distacco dalle prime. A quel punto a quanto pare ha tirato i remi in barca e ha concluso in 28esima posizione, preceduta anche da Sara Casasola (26ª).

 

 

Quindicesima l'austriaca Nadia Heigl che corre in Italia con il team KTM Alchemist Racing team, la squadra dei Samparisi. Due anni fa questa corsa l'aveva vinta Jolanda Neff che però oggi non c'era anche se si correva nella sua Svizzera. 

 

 

La leader della Coppa resta la ceca che vive negli Usa Katarina Nash, "ragazza" del 1977. L'unica atleta che è riuscita a partecipare a 3 olimpiadi, tre in sella alla mtb, due nello sci.

 

ORDINE D'ARRIVO DONNE OPEN

 

 

LE ALTRE ITALIANE

26. CASASOLA Sara | Servetto Piumate TSA Beltrami +3' 41''

28. ARZUFFI Maria Alice +4' 06''

32. GARIBOLDI Rebecca +5' 17''

34. BARONI Francesca +5' 40''

35. REALINI Gaia +5' 44''

39. PERSICO Silvia +5' 55''

57. BRAMATI Lucia + 1 giro

64. CHALLANCIN Giulia + 1 giro

 

 

 

 

 

 

LE EMOZIONI A GARA FINITA

 

 

 

GARA MASCHILE DOMINATA DAI BELGI

Mancavano le due stelle del ciclocross, Mathieu Van del Poel e Wout Van Aerts che hanno lasciato campo libero all'under 23 Eli Iserbyt.

 

 

L'under 23 belga in questa prima fase della Coppa del Mondo è senza ombra di dubbio il ciclocrossista più in forma, dopo aver dettato legge a Iowa City e a Waterloo, un mese dopo ha dimostrato di aver mantenuto la forma.

 

 

 

Oggi a Berna su un percorso misto, una parte molto veloce ma dove c'erano diversi tratti con il fango che faceva brutti scherzi, Iserbyt si è portato a casa e con autorevolezza la terza vittoria consecutiva in questa nuova edizione della Coppa del Mondo di ciclocross. L'ha ottenuta nel pomeriggio quando il cielo si è aperto lasciando passare i raggi del sole che ha riscaldato corridori e spettatori. 

 

 

Stranissima la scena dell'arrivo, Iserbyt che evidentemente non aveva capito che la corsa era finita, ha fatto dei gesti verso il pubblico come per chiedere quanto mancava alla fine. Nonostante ci fossero tutti i fotografi pronti ad immortalarlo con le mani alzati, è passato sulla linea del traguardo senza esultare.

 

Poi forse dopo aver capito cosa è successo, ha girato la bici dietro la struttura dove c'erano le TV ed è sparito, forse ha continuato a pedalare per smaltire la rabbia. La confusione è stata generata dal fatto che a quanto pare all'inizio dell'ultimo giro non è stata suonata la campana, per lo meno al passaggio del battistrada.

 

 

Dietro al fuggitivo che indossava la maglia bianca di leader della Coppa del Mondo, tre suoi connazionali si sono dati battaglia per gli altri due posti del podio. Ce l'hanno fatta Tom Aerts (+35'') e il campione nazionale Michael Vanhourenhout (+44''), legno per Quinten Hermans.

 

 

Solo due gli italiani in gara insieme a altri 46 ciclocrossisti. 41° Stefano Capponi (+1 giro), 46° Luca Ursino (+2 giri). Non c'era Gioele Bertolini che quest'anno ha deciso di fare poche gare con la bici da ciclocross.

 

ORDINE D'ARRIVO ELITE MASCHILE

 

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