AVANCINI & MITTERWALLNER CAMPIONI DEL MONDO MARATHON, BALLANO SAMBA & VALZER IN SCOZIA

Gli specialisti del cross country anche quest'anno sono venuti togliere il pane di bocca a quelli del marathon. Su un tracciato da vera mountain bike, disegnato nelle foreste scozzesi, tra gli uomini il brasiliano è riuscito a scrollarsi di dosso il tedesco Baum che ha ceduto nel finale. Due azzurri nella top ten: Rabensteiner e Rosa. In campo femminile si impone la 21enne Mona Mitterwallner, come il brasiliano, anche l'austriaca sale sul podio più alto in questa specialità per la seconda volta. Nona Sandra Mairhofer

Peebles (Scozia) - I campionati del mondo marathon di mountain bike sono iniziati questa mattina, domenica 6 agosto, per gli uomini alle 9:00 (ore locali, 10.00 in Italia) e per le donne mezz'ora dopo dalla Traquair House, una storica dimora signorile che si trova a Innerleithen. Non a Glasgow dove si corrono le gare su strada ma nella Tweed Valley a sud di Edimburgo, location dove vedremo tutte le sfide offroad. Tutte live tranne proprio la gara marathon che non è stata trasmessa.

 

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PERCORSO DA VERA MTB

Il programma iridato prevedeva un tracciato lungo 96,5 km (3.200 metri D+) pedalando all'interno delle foreste di Traquair, Elisabank, Yair, Caberston e Glentress, arrivo alla finish line posizionata a Peebles.

 

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Alla vigilia l'azzurro Samuele Porro ce lo aveva descritto con queste parole «Il percorso presenta panorami e paesaggi incredibili, molto diversi dai nostri. È molto curato, ci sono tante salite scorrevoli non dure che a tratti sembrano asfaltate. Queste salite fanno da collegamento alle discese che sembrano proprio delle prove speciali, discese bellissime che hanno tutti i tipi di fondo, dai più rocciosi a quelli fangosi, con radici. Il finale invece cambia, si entra nella Glentress Forest, lì è tutto un po' più nervoso con discese tipo bike park, più costruito con anche doppi meno naturale e meno enduristico, anche la finish area è bellissima lavorata e rifinita nel dettaglio.»

 

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NON SONO TORNATI A DIFENDERE LA MAGLIA, C'ERANO ALCUNI BIG DEL CROSS COUNTRY

Il mondiale marathon collocato temporalmente una settimana prima di quello cross country, ha costretto i detentori del titolo, Sam Gaze e Pauline Ferrand Prevot a rinunciare proprio alla gara corsa oggi. In compenso nella mischia si sono presentati il sudafricano Alan Hatherly e il brasiliano Henrique Avancini mentre tra le donne c'era l'austriaca Mona Mitterwallner. Invece con la maglia azzurra, la squadra guidata da Mirko Celestino aiutato sul posto dal CT del ciclocross Daniele Pontoni schierava Samuele Porro, Fabian Rabensteiner, Diego Rosa, Juri Ragnoli, Dario Cherchi e Lorenzo Samparisi in campo maschile mentre le ragazze nella mischia erano Sandra Mairhofer e Claudia Peretti.

 

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LA GARA

Prima parte di gara pedalata nelle foreste di Traquair ed Elisabank con il gruppo compatto. Dopo circa 25 km davanti c'erano tutti i favoriti, il brasiliano Avancini, i colombiani Paez e Arias, i tedeschi Egger,  Baum, Seewald, il belga Alleman, l'austriaco Geismayr, l'olandese Becking, il ceco Stosek, l'inglese Mason. Brutte per notizie per l'Italia dentro c'erano solo quattro maglie, quelle di Cherchi, Samparisi, Rosa e Rabensteiner. Porro passava in 46ª posizione a 2' 23'' e Juri Ragnoli 51° a 3' 18'', visto come ci era stato descritto il tracciato, ipotizziamo attardati a causa di forature.

 

 

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Ben diversa la situazione nella gara femminile, in fuga la sudafricana Candice Lill e l'austriaca Mona Mitterwallner. A poco meno di un minuto erano inseguite da sei rider, una delle quali era l'azzurra Mairhofer, con lei pedalavano la tedesca Morath, la francese Morel, la polacca Gorycka, la namibiana Looser e la neozelandese Sheppard. Claudia Peretti transitava in questa prima feed zone in quindicesima posizione a 3' 58'' dalle fuggitive.

 

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LA CORSA CAMBIA

Nei pressi del fiume Tweed in una giornata con cielo grigio e minaccioso, quando avevano percorso già 50 chilometri dopo aver attraversato la foresta di Elisabank e prima dell'inizio della Foresta di Caberston, la situazione era cambiata. Solo in cinque al comando, i crosscountristi Hatherly, Avancini e Mason, con loro il tedesco Baum e udite udite, l'azzurro Samparisi. Gruppetto di cinque a venti secondi. Il secondo nostro corridore a passare in questa seconda zona rifornimento e Rabensteiner, tredicesimo a 28 secondi. Gli altri: 19° Cherchi a 43'', 34° Rosa a 2' 05'', 47° Ragnoli a 5' 47''. Porro veniva segnalato come ritirato.

 

Tra le donne la fuga era stata bloccata, su Mitterwallner e Lill sono rientrate Goricka, Morath e Morel. L'azzurra era nel sestetto che inseguiva a un minuto e mezzo. 16ª la Peretti.

 

 

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Uscito dalla foresta di Caberston il mondiale è passato alla terza feed zone, collocata dopo 60 chilometri prima del tratto di trasferimento verso il finale, la Glentress Forest. Testa a testa tra Baum e Avancini, il loro passo ha fatto saltare per aria il gruppo in fuga e dietro la corsa è esplosa. Dietro ai due fuggitivi a mezzo minuto c'erano l'olandese Becking e lo svizzero Balmer mentre l'azzurro Rabensteiner passava dopo un minuto seguito dal ceco Stosek. Samparisi era 13° e Cherchi 16°.

 

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Dopo un tratto di trasferimento lungo una decina di chilometri il mondiale marathon è entrato nell'anello finale disegnato nella foresta di Glentress. Chi ha letto la descrizione di Porro sa che qui il fondo è cambiato «più nervoso con discese tipo bike park, più costruito con anche doppi meno naturale e meno enduristico, anche la finish area è bellissima lavorata e rifinita nel dettaglio.»

 

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Ai -16 km dal traguardo sempre al comando la coppia Avancini - Baum, erano nel mirino di Stosek che li aveva quasi ripresi (-8 secondi). Balmer quarto a mezzo minuto e purtroppo fuori dai giochi per le medaglie il nostro Rabensteiner (+1' 41'') insieme a Stutzmann e Becking. Cambio di passo della Mitterwallner che salutava la Lill passando con due minuti di vantaggio, la Mayrhofer era nona mentre arrivava la notizia del ritiro della Peretti.

 

 

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È FINITA

Il primo a presentarsi sotto la finish line di Peebles, questo dopo 96,5 chilometri e ricoperto da una maschera di fango è stato Henrique da Silva Avancini. A 34 anni il brasiliano di Petropolis ha staccato un tempo finale di 4 ore 14 minuti e 42 secondi, è lui il nuovo campione del mondo marathon di mountain bike.

 

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È la sua seconda maglia iridata in questa specialità che non è la sua, arriva dopo quella conquistata cinque anni fa in Italia a Auronzo di Cadore. Un risultato che lo riporta in alto, dopo l'addio al Cannondale Factory e la prima deludente stagione cross country corsa con la squadra che ha creato insieme a Caloi.

 

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Dietro un pimpante Martin Stosek (+28'') ha sorpassato il tedesco Lukas Baum arrivato nel finale con la spia delle benzina che segnava rosso (+1' 43''). Quindi oro per il Brasile, argento alla Repubblica Ceca, bronzo alla Germania. Completavano la top five lo svizzero Marc Stutzmann e un rimontante Leo Paez che arrivavano uno dietro l'altro dopo 3 minuti e mezzo.

 

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GLI ITALIANI

Il migliore degli azzurri è stato Fabian Rabensteiner che ha chiuso in ottava posizione, a ruota del giovane svizzero Alexander Balmer. «Un ottavo posto oggi non era male, ma si poteva fare qualcosina meglio. Ho avuto un po' di problemi col lockout della forcella e non riuscivo a sbloccarla, così in discesa facevo una fatica bestiale e non riuscivo a recuperare ma anche per fare la volata prima dei sentieri dovevo anticipare ad aprirla e sono stato costretto a inseguire per tutta la gara.

 

Ho speso un po' più del previsto e mi sono mancate le energie sul finale. La gara è esplosa prima del secondo rifornimento quando stavamo prendendo una discesa tecnica, davanti a me c'è stata una caduta in cui era coinvolto anche Geismayr e lì ho perso un po' di posizioni. 

 

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In quel momento hanno accelerato Baum e Avancini e sulla salita seguente io e Stosek siamo riusciti a rientrare sul secondo gruppo e Stosek ha avuto ancora gambe per attaccare di nuovo con Balmer e Becking, lì ho preso il mio passo e sulla discesa lunga sono rientrato su Stosek, ci siamo dati una mano in pianura ma poi lui ha aperto in maniera decisa. Peccato per i problemi meccanici perché mi sentivo anche bene.»

 

Se l'altoatesino ha perso qualche posizione proprio sul finale, chi invece ha fatto una grande rimonta è stato Diego Rosa che ai -16 km dal traguardo era ancora 22°. Il campione italiano marathon continuava ad azionare la freccia prima di ogni sorpasso, alla fine ha centrato la top ten alla sua prima partecipazione ad un mondiale marathon. Nono a 4' 33''. «Era un percorso non adatto alle mie caratteristiche con salite non troppo lunghe e non selettive e discese troppo tecniche e bagnate per uno stradista al primo anno in mtb. Ho fatto tanta esperienza sulle salite bagnate, ho recuperato tanto sull'ultima salita, questa adatta alle mie caratteristiche. E le discese finali erano più scorrevoli.». 

 

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Gli altri: 25° il giovane ligure Dario Cherchi, alla sua prima esperienza in una competizione così importante, 29° Lorenzo Samparisi, 39° Juri Ragnoli «Non sono per nulla soddisfatto della mia gara, partenza un po' sfortunata per qualche contatto di troppo che non mi ha permesso di recuperare posizioni fin dall'inizio. Poi da metà gara ho iniziato a stare bene, purtroppo però in una discesa ho picchiato la corona. Da quel momento sono stato costretto a rallentare perché non potevo più utilizzare gli ultimi rapporti altrimenti mi scendeva la catena. Comunque oggi non avevano la gamba dei giorni migliori, quindi difficilmente avrei potuto ottenere un risultato di prestigio.» 

 

Ritirato Samuele Porro.

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE 

1 DA SILVA AVANCINI Henrique | Brasile 4:14:42

2 STOŠEK Martin | Repubblica Ceca +0:28 

3 BAUM Lukas | Germania +1:43 

4 STUTZMANN Marc | Svizzera +3:33 

5 PAEZ LEON Hector Leonardo | Colombia +3:35 

6 DIAS Jose | Portogallo +3:52 

7 BALMER Alexandre | Svizzera +4:11 

8 RABENSTEINER Fabian | Italia +4:11 

9 ROSA Diego | Italia +4:33

10 SEEWALD Andreas | Germania +4:50 

 

25. CHERCHI Dario  +12:00

29. SAMPARISI Lorenzo +29:00

39. RAGNOLI Juri +23:09

DNF PORRO Samuele

 

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Gara interminabile quella femminile e senza colpi di scena finali, Mona Mitterwallner non prende rischi negli ultimi 16 chilometri e dopo Capoliveri 2021 torna a vincere il campionato del mondo marathon. La giovane austriaca ha impiegato 5 ore 7 minuti e 50 secondi per completare i 96,5 km del tracciato scozzese. Per chi non lo sapesse Mona ha ancora 21 anni.

 

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Argento per il Sudafrica grazie a Candice Lill che nel finale è riuscita a dimezzare il gap dall'austriaca, il distacco finale tra le due è stato di 54 secondi. Dopo quello di Baum in casa dei tedeschi è arrivata una seconda medaglia di bronzo, quella che si è messa al collo la veterana Adelheid Morath, la campionessa d'Europa.

 

 

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LE AZZURRE

Due ragazze portate in Scozia dal CT Mirko Celestino, la campionessa italiana Sandra Mairhofer partita forte ha perso strada facendo posizioni, ha comunque concluso il suo mondiale con un buon nono posto. Ritirata Claudia Peretti

 

ORDINE D'ARRIVO FEMMINILE UFFICIOSO

1 MITTERWALLNER Mona | Austria 5:07:50

2 LILL Candice | Sudafrica +0:54

3 MORATH Adelheid | Germania +9:50

4 NJEMCEVIC Lejla | Bosnia +12:42 :

5 MOREL Estelle | Francia +12:48

6 SHEPPARD Samara | Nuova Zelanda +15:30

7 LOOSER Vera | Namibia +17:52

8 GORYCKA Paula | Polonia +18:39

9 MAIRHOFER Sandra | Italia +19:17

10 LE COURT de BILLOT Kimberley | Mauritius +19:26 

 

DNF PERETTI Claudia

 

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