Nel nostro primo articolo sull'argomento, in otto anni abbiamo visto che nel mondo della mountain bike confrontando i dati del 2015 con quelli di quest'anno, le prime 20 granfondo - marathon italiane hanno registrato un calo del 43% nel numero degli arrivati.
In questo contesto la Toscana sembra quasi un'isola felice. Nel 2015 aveva solo 2 gare tra le prime 20, quest'anno sono raddoppiate diventando 4. Questo dato ci ha incuriosito, allora abbiamo fatto un'analisi statistica specifica per la Toscana, prendendo come campione le prime otto granfondo - marathon del 2015 e quelle di quest'anno. Il dato che è emerso è che c'è stato sì un calo, ma contenuto al 17,59%.
L'aumento dei costi l'hanno avuto anche gli organizzatori della Toscana e anche loro hanno gli stessi problemi che hanno quelli delle altre regioni d'Italia. Per capire la realtà della regione, patria di Dante Alighieri abbiamo chiesto un parere a Massimo Anzillotti, coordinatore del Mountain Bike Tour Toscana ed organizzatore della Granfondo delle Terme e poi abbiamo sentito Giorgio Mazzi che insieme al team Bike Pionieri allestisce la Granfondo Castello di Monteriggioni ma fa anche parte del comitato che propone l'altro circuito di questa regione, la Coppa Toscana.
Massimo Anzillotti: «Credo che il movimento stia soffrendo a livello nazionale, eventi importanti hanno avuto cali significativi a causa dell'elevato costi di iscrizione e spese di trasferta. Da noi nel circuito Cannondale MTB Tour Toscana resta uno zoccolo duro formato da diversi team toscani e questo secondo me porta un bel movimento nelle nostre prove.
Dico questo perché nella classifica Race Team del circuito quest'anno, dopo 3 anni di fila dove arrivavamo al massimo a 6 team. quest'anno abbiamo 10 squadre che sono rientrate nella classifica finale. Invece personalmente alla nostra granfondo abbiamo avuto un incremento di iscritti dai 500 del 2022 a circa 650 del 2023, grazie all'ingresso della GF delle Terme in un circuito extra regionale oltre che a essere prova finale del nostro circuito.
©Nova Eroica
Penso che una parte degli atleti che prima facevano solo mountain bike si stia spostando verso il gravel non competitivo e questo naturalmente provoca un calo nelle gare e una presenza in aumento negli eventi gravel, vedi Montalcino che prima era con noi e ora organizza la Va d'Orcia Gravel.
Non hai spese di premiazioni, personale sul percorso e i costi annessi e connessi. Io sto gestendo anche un circuito Gravel competitivo che mi ha commissionato la FCI Regionale Toscana e per adesso i numeri sono bassi eccezion fatta per la Nuova Eroica dove abbiamo avuto slitte 1300 partenti, le altre prove sono state tutte sotto i 200 iscritti.
Giorgio Mazzi: «Il movimento è in crisi anche in Toscana, sia a livello di partecipanti che di eventi organizzati. Sempre maggiori sono le spese da sostenere che inevitabilmente si ripercuotono sui costi di iscrizione. Difficile trovare sponsor o contributi, e gli adempimenti burocratici sono sempre più complicati. Per chi organizza, come noi, per la sola passione, la strada è sempre più stretta. Sembra che agli sponsor di settore interessi sempre di meno il movimento agonistico amatoriale, concentrandosi su eventi non competitivi, che hanno costi più bassi per gli organizzatori, ma stessi prezzi per le iscrizioni.
In Toscana il movimento della granfondo di mtb ha subito un calo di presenze, un po' minore rispetto alle altre regioni forse per la vena più agonistica dei bikers... sinceramente questo non lo so spiegare, però il livello agonistico in Toscana è più alto che in altre a regioni.
Il motivo del calo è comunque, secondo me, da ricercare nella variata mentalità dei partecipanti. Questo però è avvenuto soprattutto dopo il COVID quando molti si sono resi conto che ci si può divertire anche senza partecipare alle granfondo. Conoscendo quasi tutti gli organizzatori toscani, posso dire che chi organizza lo fa per vera passione, e partecipando quasi tutti i fine settimana alle varie GF si cerca di capire quali sono le esigenze più importanti, compresi i percorsi.
La qualità offerta è di sicuro un altro dei motivi per cui in Toscana il calo è stato meno evidente. Dobbiamo comunque cercare di recuperare chi pedala per il solo divertimento di farlo e non solo per agonismo».
Nelle prossime settimane seguiranno altri articoli sull'argomento.