AL CAMPIONATO ITALIANO MARATHON FABIAN RABENSTEINER CONCEDE IL BIS. CLAUDIA PERETTI SENZA RIVALI

Gara tiratissima sin dall’inizio con un ritmo imposto da Ragnoli davanti nella gara maschile rimasti in cinque. Sulla salita lunga Rabensteiner ha fatto la differenza

Casella (GE): Il campionato italiano marathon 2022 si è corso questa mattina su un percorso di grande valore tecnico e paesaggistico in territorio ligure, una prima assoluta in Liguria per la specialità delle long distance in sella ad una mountain bike. Dopo la Marathon della Brianza che aveva stabilito il campione italiano 2021 (Fabian Rabensteiner e Marika Tovo) la maglia tricolore colore oggi, domenica 17 luglio 2022, cercava un nuovo proprietario e la sfida era apertissima. Sul tracciato di 78 km con 2600 m di dislivello i pretendenti al trono italico erano tanti.

 

 

IL PERCORSO TOSTISSIMO

La marathon dell'Appennino prendeva il via dalla località di Casella nell'entroterra ligure defilato e più selvaggio rispetto alla riviera. Un profilo altimetrico caratterizzato da un continuo su e giù che non lasciava respiro in cui sono alternati terreni tradizionalmente appartenenti all'orografia ligure con un fondo sassoso tecnico e di impegnativa interpretazione. A questi tratti sono alternati single-track battuti e sezioni più scorrevoli.

 

 

Sulla distanza di 78 km chi voleva fare la differenza doveva impostare una gara ad alti ritmi sin dalle prime brevi salite per poi cercare l'azione vincente sulle scalate centrali. Una gara lunga che avrebbe potuto arrivare a superare le quattro ore di svolgimento. Prima il Monte Poggio poi il passo del Boschetto e il gran finale sul passo dei Giovi teatro dello scontro definitivo per la maglia tricolore. Tre scalate aspre spietate e un fondo sempre secco.

 


PRIMA FASE, CON UN COLPO DI SCENA CHE TOGLIE DAI GIOCHI PORRO

Il primo segmento del campionato italiano marathon 2022 era caratterizzato da un terreno a tratti molto scorrevole e veloce. Partenza alle 9:30 su asfalto con un'immissione su un single track molto veloce. Negli attimi precedenti la partenza gli atleti hanno cercato l'ombra prima di entrare in griglia. Una salita culminante dopo 4 chilometri seguita da un falsopiano, prima della prima discesa.

 

 

All'area tecnica dopo 12 km è passato un gruppo con 10 unità, davanti a fare il ritmo Nicolas Samparisi, con Jakob Dorigoni, nel gruppo anche i pericolosi Fabian Rabensteiner e Juri Ragnoli. Da Besolagno però non passa Samuele Porro, un altro nome di spessore che è costretto al ritiro dopo pochi chilometri dalla partenza a seguito di un guasto meccanico.

 


Dopo 25 km il gruppo si fa ancora più allungato e quello dei 10 iniziale si divide in un doppio gruppetto con 5 atleti davanti che include Rabensteiner, i fratelli Samparisi, Juri Ragnoli e Andrea Righettini.

 

 

Dietro di loro un gruppetto di altri 4 atleti a meno di dieci secondi. Rallentato da un problema alla trasmissione c'è Stefano Valdrighi che all'imbocco della salita cerca il supporto del boss Stefano Gonzi.

 

 

 

LE DUE SALITE

La parte centrale del campionato italiano marathon 2022 era quella in cui tutti si aspettavano potesse fare la differenza. Una sezione che includeva le due salite più lunghe del tracciato. Il passo dei Giovi è la prima delle due scalate. Ragnoli controlla il gruppetto in cui sulla lunga distanza e sulle salite lunga, rappresenta il più pericoloso, insieme a lui Rabensteiner e Nicolas Samparisi sembrano i più attivi.

 

 

La prima salita lunga aveva un'estensione di 10 km intervallati da un piccolo avvallamento, la temperatura era costantemente oltre i 25 gradi ma i rider potevano beneficiare di intervallati ingressi nel bosco.

 

 

Al 45° chilometro si riusciva dal bosco per attaccare la salita del Passo Castagnola, iniziava la seconda salita lunga e sono rimasti davanti solo Ragnoli, Rabensteiner, Nicolas Samparisi ed è rientrato su di loro Massimo Rosa.

 

 

Dietro da soli a inseguire Daniele Mensi e Lorenzo Samparisi che lamentava un problema alla ruota. Poco dietro anche il pro su strada Diego Rosa (Eolo Cometa) all'interno della top 10. Uscivano dai radar della top 10 invece Righettini e Tronconi.

 


Il caldo di metà gara cominciava a farsi sentire per tutti, era il nemico numero uno su un tracciato che quando è esposto presenta lunghi e a tratti incomprensibili tratti di asfalto da cui forte trasuda il calore. Molti cominciano a cedere e Tronconi è costretto al ritiro proprio per l'eccessivo calore.

 

FINALE CALDO

Dopo il passo della Bocchetta termine della seconda grande ascesa, il campionato italiano entrava nelle fasi più delicate. Il finale prevedeva una lunga discesa riportava la testa della corsa a valle per poi affrontare la salita finale quella del passo dei Giovi, qui dopo oltre tre ore di gara hanno cercato di tenere testa gli specialisti più puri sul Passo della Castagnola però Ragnoli ci ha provato più e più volte, Rabensteiner ha tenuto botta e mentre l'atleta Scott perdeva terreno, il campione europeo imprimeva tutti i suoi Watt. Nessuno è riuscito a tenere il suo ritmo, ci ha provato Nicolas Samparisi, ma ha desistito, mentre Ragnoli scivolava indietro, lontano dal podio.

 

Photo ©Alex Luise - Wilier Pirelli

 

All'ultimo rifornimento posizionato ai -10 Km dal traguardo, il campione d'Europa passava con un minuto e mezzo di vantaggio su Massimo Rosa mentre in terza posizione c'era Samparisi pronto ad attaccare il piemontese che voleva regalarsi un grande risultato prima del suo matrimonio programmato per la prossima settimana. Samparisi non era contento e cercava di rosicchiare quei 20" che lo distaccano dal piemontese. In quarta posizione all'ultima feed zone, passava uno strepitoso Tony Longo, insistente e martellante che fino a metà gara non si era neanche visto.

 

L'ARRIVO

Nei 10 chilometri finali poco poteva cambiare in testa al Campionato Italiano marathon 2022, la gamba di Rabensteiner ancora fresca non cedeva, anzi rilanciava l'andatura per assicurarsi il successo.

 

 

Al traguardo Fabian Rabensteiner è arrivato trionfalmente dopo 3 ore 33 minuti e 23 secondi, confermandosi campione d'Italia, un successo consecutivo a quello dello scorso anno e che arriva in una stagione dove ha già vinto il campionato europeo marathon in Repubblica Ceca. Una doppia soddisfazione, per lui e per la sua squadra, il Wilier Pirelli.

 

 

Alle sue spalle sono arrivato Nicolas Samparisi, staccato di tre minuti e Massimo Rosa che lo ha seguito dopo trenta secondi.

 

COSA HANNO DETTO

«È stata una gara molto dura anche per il caldo, la seconda salita è dove ho deciso di allungare sugli altri. È andata molto bene - ha dichiarato Rabensteiner dopo l'arrivo - anche se mi dispiace per il mio compagno Samuele Porro, che sarebbe stato difficilissimo da battere perché aveva preparato l'appuntamento al meglio, che dopo 10 chilometri si è dovuto ritirare quando era davanti. Sono sempre riuscito a stare nel gruppo di testa controllando la corsa, poi sulla seconda salita lunga ho attaccato e sono andato via da solo. Quindi ho spinto forte fino qui all'arrivo. Stagione fantastica, non potevo chiedere di più a me stesso e anche se questa maglia non la potrò vestire la porterò nel cuore, tutto quello che arriverà da questo momento in poi sarà un di più ma io sono contentissimo così».

 

 

Nicolas Samparisi ha iniziato la gara nel gruppetto di testa, ci ha provato con coraggio e ha conquistato sul finale il secondo posto, queste le sue dichiarazioni: «Gara tiratissima sin dall'inizio con un ritmo imposto da Ragnoli e siamo rimasti in cinque. Sulla salita lunga Fabian ha accelerato e io ho cercato di seguire, ma mi sono dovuto rialzare. il finale rovente mi ha messo a dura prova, ma ho stretto i denti ripreso massimo rosa e sono arrivato con i crampi in seconda posizione. Era l'obiettivo stagionale ed era importante essere lì, per questo ho cercato di non mollare».

 

 

Massimo Rosa ha iniziato la sua gara in sordina, per recuperare nella seconda metà una tattica voluta: «Non ho voluto esagerare subito perché sapevo che sarebbe stata durissima come gara anche per il caldo, volevo forzare quando c'era bisogno di farlo. Purtroppo sull'ultima rampa non sono riuscito a tenere la seconda posizione a causa del caldo e dei crampi ma è il regalo che volevo farmi, speravo di fare un bel risultato, ma non credevo di riuscire a essere lì per giocarmela».

 

 

Dietro a Rosa, anche il compagno di squadra Tony Longo ha adottato la stessa tattica, il percorso nervoso non si addiceva alle caratteristiche del trentino che è rientrato nella top 5 proprio nella seconda metà di gara su una delle lunghe scalate. Quando Ragnoli cominciava a cedere lui emergeva. Queste le sue dichiarazioni: «Sono partito volutamente in gestione, sapevamo tutti che sarebbe stata una gara dura, io preferisco salite più lunghe, era molto sassoso, divertente, da vera mountain bike, ma in cui sono riuscito a dare il massimo. peccato per il podio perché ci tenevo».

 

 

Il sesto della classifica assoluta è il fratello maggiore di Massimo Rosa, il pro su strada Diego della Eolo Kometa che sembra trovarsi ancora un granché bene sugli sterrati, lo stradista ha preceduto il primo under23 Dario Cherchi compagno di squadra di Samparisi e classe 2001.

 

I VIDEO COMMENTI, C'È ANCHE CELESTINO

 

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE ASSOLUTO

1 RABENSTEINER FABIAN | EL | WILIER-PIRELLI FACTORY TEAM MX 3h33:23.1
2 SAMPARISI NICOLAS | EL | KTM ALCHEMIST POWERED BRENTA 3h36:27.4 
3 ROSA MASSIMO | EL | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL 3h36:53.4 
4 LONGO TONY | EL | SOUDAL LEECOUGAN INTERNATIONAL 3h38:08.6 
5 RAGNOLI JURI | EL | SCOTT RACING TEAM 3h40:44.9 
6 ROSA DIEGO | EL | EOLO - KOMETA 3h42:07.4 
7 CHERCHI DARIO | UN | KTM ALCHEMIST POWERED BRENTA 3h43:35.1 
8 DORIGONI JAKOB | EL | TORPADO FACTORY TEAM 3h43:59.4 
9 VALERIO DOMENICO | EL | BOTTECCHIA FACTORY TEAM 3h44:18.9 
10 SARAVALLE ALESSANDRO | EL | SILMAX RACING TEAM 3h44:42.9 

11 REBAGLIATI MARCO | EL | WILIER 7C FORCE 3h45:34.1
12 DAL GRANDE STEFANO | EL | OLYMPIA FACTORY TEAM 3h47:18.6 
13 VALSECCHI MATTEO | M1 | TEAM SPACEBIKES 3h50:33.7 
14 CARATIDE ADRIANO | EL | TABROS RACING TEAM 3h52:08.4 
15 GORIA STEFANO | UN | MAGICUNEO 3h53:10.2 
16 LAPOSSE LORENZO | EL | BOTTECCHIA FACTORY TEAM 3h53:28.6 
17 TRINCHERI LORENZO | UN | WILIER 7C FORCE 3h53:28.9 
18 BALDUCCI MIRCO | M3 | A.S.D. G.C. TONDI SPORT 3h54:15.1
19 POZZECCO DANIEL | M1 | FLAMME ROUGE 3h55:06.6 
20 FERRERO SIMONE | EL | TEAM MARCHISIO BICI 3h56:37.2 

 

 

GARA FEMMINILE

 

Dal primo momento Claudia Peretti, atleta piemontese del Olympia Factory Team, ha preso in testa la prima posizione all'inizio della prima salita: «Sono davvero contenta perché anche se in questa stagione ho già ottenuto tanto, volevo il tricolore. sono riuscita ad arrivare in forma, ho voluto prendere la prima salita in testa, per accumulare vantaggio, da lì in poi non mi sono più voltata. Questa maglia ora voglio portarla nei più importanti appuntamenti della seconda parte di stagione».

 

 

Il podio femminile agoniste è stato completato da Sandra Mairhofer che ha inseguito Peretti a lungo senza riuscire a ricongiungersi e Chiara Burato. Quest'ultima sul traguardo è stata preceduta dalla prima donna amatore, la EWS Sara Mazzorana del Team Cingolani.

 



Il percorso di gara della Marathon dell'Appennino ha dato ai pretendenti un'arena su misura per scontri diretti, anche se con una componente di asfalto molto estesa che poco rappresenta quello che è il futuro delle marathon. Un percorso e un'organizzazione che però promettono di voler crescere, magari partendo dalla gestione delle aree tecniche e i cartelli annessi alle stesse. Un tracciato tecnico e naturale che merita di essere coltivato e migliorato.

 

Lunedì seguirà un articolo con le fotografie degli amatori.

 

ORDINE D'ARRIVO UFFICIOSO DONNE ASSOLUTA

1 PERETTI CLAUDIA | DE | OLYMPIA FACTORY TEAM 4h27:47.8
2 MAIRHOFER SANDRA | DE | RDR ITALIA LEYNICESE RACING TE 4h34:43.8 
3 MAZZORANA SARA | EWS | TEAM CINGOLANI 4h37:57.0 
4 BURATO CHIARA | DE | OMAP CICLI ANDREIS 4h43:53.0 
5 GARATTINI VALENTINA | W1 | NIARDO FOR BIKE A.S.D. 4h48:43.3 
6 PIETROVITO VITTORIA | DU | OMAP CICLI ANDREIS 4h50:30.3 
7 ZOCCA LORENA | W2 | S.C. BARBIERI 5h00:42.6 
8 STEFANELLI DANIELA | W2 | TEAM CINGOLANI 5h09:00.1 41:12.3
9 MANDELLI CHIARA | W3 | TEAM SPACEBIKES 5h10:14.1 
10 NITELLI ERIKA | DU | SCOTT SUMIN 5h13:06.1 

 

ORDINE D'ARRIVO UFFICIOSO VINCITORI CATEGORIE AMATORIALI

ELITE MASTER: PIACENTINI Matteo | ASD Team Bike Palombara Sabina | 3.59'31"
MASTER 1: VALSECCHI Matteo | Team Spacebikers | 3.50'33"
MASTER 2: BONELLI Efrem | Team Todesco | 4.03'14"
MASTER 3: BALDUCCI Mirco | ASD G.C. Tondi Sport | 3.54'15"
MASTER 4: PANIZ Luca | Team Spacebikers | 4.0815"
MASTER 5: PEZZI Fabrizio | Team Errepi| 4.07'33"
MASTER 6: MOROZZI Nicola | Tutto Bike Team | 4.17'59"
MASTER 7: BERLUSCONI Massimo | Team Spacebikers | 4.29'00"

EWS: MAZZORANA SARA | Team Cingolani | 4h37:57.0

MASTER WOMEN 1: GARATTINI VALENTINA | Niardo for Bike 4h48:43.3

MASTER WOMEN 2: ZOCCA LORENA | S.C. Barbieri | 5h00:42.6

MASTER WOMEN 3. MANDELLI CHIARA | Team Spacebikes | 5h10:14.1

 

 

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