CAMPIONATO DEL MONDO GRAVEL: PREVOT CALA IL POKER, TERZA CHIARA TEOCCHI

Tre biker fanno la differenza e animano il primo campionato del mondo gravel, Pauline Ferrand Prevot si conferma la ciclista più forte di tutti i tempi, quarto titolo iridato di questa stagione conquistato allo sprint battendo Sina Frei, storico bronzo di Chiara Teocchi…Tutti i risultati degli amatori

Le prime immagini del primissimo campionato mondiale gravel oggi, sabato 8 ottobre, ci sono arrivate dall'elicottero, aspetto a cui noi biker siamo abituati solo quando guardiamo la Cape Epic, il via da Vicenza ha visto immediatamente un tratto iniziale di asfalto come testimoniato già da Zanotti e Teocchi nella loro ricognizione.

 

 

Il percorso della prova femminile misurava 140 chilometri con 500 metri di dislivello sviluppati principalmente nella fase iniziale. Tra le atlete più accreditate la tre volte campionessa del mondo (XCO, XCC, XCM) Pauline Ferrand Prevot, una delle poche mountain biker in gruppo, ma anche la campionessa italiana gravel Debora Guarischi.

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

Gran parte delle 43 atlete presenti oggi alle 12:00 al via provenivano dalla strada ma oltre alla Prevot c'erano anche biker come Sina Frei (Svizzera), Chiara Teocchi, Eva Lechner, Debora Piana e Simona Mazzucotelli. Un parterre in cui si sono mescolate tutte le discipline con atlete convocate dalle nazionali. Alle 13:15 sono poi iniziate le partenze delle categorie amatoriali.

 

 

PRIME FASI

La prima salita aveva una lunghezza di circa 1,5 chilometri e terminava con il passaggio davanti al santuario della madonna del Monte Berico, uno dei tratti in cui le atlete hanno accumulato più dislivello prima di avvicinarsi agli argini in direzione di Cittadella. 

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

Le biker sembravano tra le più attive in questa gara e subito provavano ad avvantaggiarsi la svizzera Sina Frei, con Pauline Ferrand Prevot e l'argentina Gomez Villafane in un terzetto che ha proseguito a lungo fino a essere recuperato da un gruppetto inseguitore di circa 10 atlete all'interno anche tre italiane con la Letizia Borghesi, Chiara Teocchi e Debora Guarischi.

 

Photo ©UCI 


A 60 KM DALL'ARRIVO ESPLODE LA CORSA

Il primo campionato del mondo gravel entrava nel vivo sulla parte degli argini del fiume quando il gruppo di testa si rompeva un'altra volta. Dopo uno scatto dell'azzurra Chiara Teocchi altre quattro atlete hanno cercato di riagganciarsi dietro alla bergamasca sotto l'impulso principale di Pauline Ferrand Prevot, con loro Lauren Stephens dagli Stati Uniti, la tedesca Jade Treiffeisen e Sina Frei.

 

Un percorso che ha favorito le abilità delle biker in questa fase con repentini cambi di direzione, a ogni curva e rilancio le tre biker sono sempre state le più pronte ad avvantaggiarsi di queste situazioni lasciando sempre indietro di 5-6 metri le due stradiste (americana e tedesca).

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

 

VELOCITÀ FOLLI

Il mondiale delle alte velocità sul gravel, perché gran parte della seconda metà di gara la percentuale di asfalto era molto più elevata di quella di sterrato, rettilinei a 45 chilometri orari fanno presumere anche che domani tra gli uomini si vedranno dinamiche da gara su strada. Proprio a proposito di dinamiche, nel gruppo femminile ci si è resi conto che il comportamento delle atlete è stato molto più simile a quello di una gara di mtb per la mancanza di riferimenti.

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

La selezione italiana quasi completamente nel secondo gruppo inseguitore (presente con Guarischi, Bertizzolo, Borghesi) hanno letto bene l'azione che le precedeva in cui era inserita Chiara Teocchi, tenendo un ritmo più basso per il secondo gruppo ma mantenendo il controllo del plotone dalle prime posizioni. Il ritardo di questo gruppo a 45 chilometri aumentava fino a 1 minuto, proprio mentre si rientrava sulle strade bianche.

 

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DIFFERENZE DI APPROCCIO

Sulle strade bianche e gli asfalti del primo mondiale gravel femminile si sono potute osservare differenze di allestimento delle biciclette. Privilegiando la velocità e scorrevolezza molte atlete hanno utilizzato biciclette da strada, come Sina Frei che nel primo gruppo utilizzava la Specialized Roubaix, un modello prettamente da strada, Prevot per esempio era in sella invece al nuovo modello da gravel racing di BMC, la Kaius.

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

Grande differenza si è notata nelle sezioni delle coperture, attualmente il regolamento non impone una larghezza massima dei copertoni e ogni atleta ha potuto scegliere tra gomme fino a 40 o 45 mm. Una differenza che a livello di prestazioni offre più o meno comfort ma soprattutto manovrabilità e sicurezza di guida.

 

Photo ©UCI

 

Tra gli ostacoli in gara indubbiamente il più preoccupante è una superficie instabile come quella di ghiaia su cui è molto facile soprattutto in curva perdere il controllo come successo a Sofia Bertizzolo a 40 chilometri dalla conclusione quando si è trovata a frenare nel pieno di una curva con accumulo di ghiaia. La caduta nel secondo gruppo ha causato un aumento del ritardo di 32 secondi.

 

ULTIMI 20 CHILOMETRI

La parte conclusiva dei 140 chilometri in programma per la prova femminile del primo campionato del mondo gravel erano annunciati come i più tecnici se bagnati, ma rispetto a tutto il resto del percorso si sono susseguiti più cambi di direzione. Da questo tratto ci si poteva aspettare un attacco o un'azione decisiva da parte di una delle atlete in testa, ma la benzina nel serbatoio continuava a calare e lo si poteva notare anche da un gap con il gruppo inseguitore che da 1'32" scendeva a 45", nel gruppo dietro privo di alcuna comunicazione radio, sono sempre state le 4 atlete italiane cercare di richiudere sulla testa. Un'azione guidata proprio dall'assenza di riferimenti con la situazione davanti, proprio come avviene ai campionati del mondo strada.

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

MENO DIECI, IL GAP AUMENTA

Il single track diventava più stretto negli ultimi 10 chilometri del campionato del mondo gravel e le prime 4 atlete Pauline Ferrand Prevot, Sina Frei, Chiara Teocchi e la tedesca Jade Treffeisen ricominciano a guadagnare terreno. Da 38" tornano a essere oltre al minuto, un accumulo garantito da un profilo più movimentato in cui le tre biker si sono lanciate di curva in curva. La tedesca continuava a irrigidirsi in ogni cambio di direzione perdendo un paio di metri per cercare l'accelerazione al fine di rientrare sul terzetto lanciato a tutta.

 

POCHE ENERGIE SI VA ALLO SPRINT

Fino a 5 chilometri dalla fine, nessuna delle atlete è riuscita a lanciare l'offensiva decisiva per liberarsi della compagnia, la tedesca però nelle ultime battute è stata oltre che la più impacciata nella guida, anche la più passiva per risparmiare probabilmente energie. Frei, Teocchi e Prevot si conoscono molto bene e ognuna di loro sapeva che la fuoriclasse francese sarebbe stata la più pericolosa in caso di sprint e il finale ha proprio favorito questa condizione.


Negli ultimi 3 chilometri ancora ghiaia, la Treffeisen perdeva terreno su una curva ma poi con un'esplosione di watt riprendeva il terzetto nella prima piana disponibile fino a quando Frei lancia l'attacco seguita da Pauline Prevot che la passa con una facilità disarmante. Quattro sui quattro annunciati.

 

Photo ©PP Sport Event - sprintcyclingagency

 

UNA VITTORIA ANNUNCIATA: PREVOT È LA PRIMA CAMPIONESSA DEL MONDO GRAVEL

È passato poco più di un mese da quando abbiamo visto Pauline Ferrand Prevot salvare una stagione che non riusciva a decollare. A Les Gets ha vinto in tre giorni il campionato del mondo short track e quello di cross country olimpico. Dopo l'arrivo aveva però dichiarato che era caccia aperta al poker, poco dopo indossava la maglia di campionessa del mondo marathon.

 

 

Ed eccola qui, oggi sabato 8 ottobre, a conquistare la prima maglia di campionessa del mondo gravel la sua quarta maglia iridata conquistata nella stessa stagione ma ancora di più, tutto negli ultimi 2 mesi della stagione. La campionessa assoluta del ciclismo mondiale ha colpito ancora andando a vincere il suo decimo titolo mondiale in una carriera da libri di storia.

 

Photo ©FCI

 

Le dichiarazioni della campionessa del mondo gravel Pauline Ferrand Prevot dopo il traguardo: «Credo di aver fatto una gara perfetta, all'inizio era molto tecnica e ho preferito rimanere davanti, poi ho cercato la fuga e ho animato le ragazze per andare veloce e poi incredibile ho vinto allo sprint, credo sia stata un'ottima tattica. Non ho mai avuto paura di dare troppo in questa fuga perché sapevo quanto ero forte e mi sentivo bene. Non posso credere di aver vinto questa gara semplicemente perché era ciò che realmente volevo dopo i campionati del mondo mtb».

 

STORICO BRONZO PER L'ITALIA

Al primo campionato del mondo gravel in Italia, bravissime sono state le atlete italiane e in particolare la due volte campionessa europea Chiara Teocchi che dopo aver conquistato il terzo posto al primo italiano gravel conquista, con una gara superba sempre all'attacco, la medaglia di bronzo.

 

Photo ©FCI

 

Una storica medaglia nell'evento più importante della disciplina che cresce sempre più. Quarta ha chiuso la tedesca Jade Treiffeisen, quinta però la campionessa italiana Barbara Guarischi, settima Ilaria Sanguineti e 8ª Letizia Borghesi. «Ho terminato la stagione alla grande, questo è uno dei più bei giorni della mia vita. Fin dai primi chilometri mi sono buttata nella mischia; ai meno 10 ho iniziato ad avere i crampi, ho stretto i denti. - ha dichiarato la Teocchi a fine gara - Abbiamo tenuto dei ritmi altissimi. Vengo dalla mountain bike, non sono abituata a queste velocità: nei tratti di strada pianeggianti il contachilometri ha segnato addirittura i 42 orari. Un ringraziamento speciale va alle mie compagne di squadra».

 

CLASSIFICA UFFICIOSA

1ª FERRAND-PREVOT Pauline (FRA) in 4 ore 09'06"
2ª FREI Sina (SVI) s.t.
3ª TEOCCHI Chiara (ITA) +10"88
4ª TREFFEISEN Jade (GER) +11"43
5ª GUARISCHI Barbara (ITA) +26"56
6ª CROMWELL Tiffany (AUS) +39"94
7ª SANGUINETI Ilaria (ITA) +1'01"
8ª BORGHESI Letizia (ITA) +3'07"
9ª LELEIVYTE Rasa (LTU) +3'11"
10ª MARKUS Riejanne (OLA) +3'13"

11ª BERTIZZOLO Sofia (ITA) +3'52"
22ª PIANA Debora (ITA) +17'52''
25ª BORGHESI Giada (ITA) +22'04''
32ª LECHNER Eva (ITA) +34'10''

35ª MAZZUCOTTELLI Simona (ITA) +42'47''

 

I risultati UFFICIOSI degli amatori:

 

WOMEN 19-34

1 MAZZORANA Sara ITALY  4:30:57.96
2 SMEKAL Finja GERMANY +10.87
3 D'AGOSTIN Nicole ITALY+2:04.64
4 IGLESIAS BARES Lydia SPAIN +2:06.86
5 PAPLAUSKE Inga LITHUANIA +2:07.28
6 SCHWINDENHAMMER Marie FRANCE +9:02.89
7 PUCITE Krista LATVIA +9:03.47
8 MADIGAN Maria AUSTRALIA +10:27.07
9 BIARD Marie louise FRANCE +23:54.06
10 HENRY Gabrielle UNITED STATES OF AMERICA USA +32:45.40

 

15 BACCHIN Gaia ITALY +1:42:52.24

 

WOMEN 35-39

1 CIUFFINI Chiara ITALY  4:31:24.60
2 WRONA Monika POLAND +1:31.51
3 BECKERS Isabelle BELGIUM +1:38.23
4 WICKENBERG Sofia SWEDEN  +1:42.37
5 SYDLIK Stefanie UNITED STATES OF AMERICA +1:58.49
6 TAMBURINI Cristiana ITALY  +11:59.38
7 LARSON Danielle UNITED STATES OF AMERICA +12:50.47
8 GIBB Alison GREAT BRITAIN +23:40.88
9 BELDA CANTO Monica SPAIN +48:24.84
10 BUCHANAN Charlotte GREAT BRITAIN +52:29.40

 

WOMEN 40-44

1 VAN DEN BRINK-SPIGT Jannitta NETHERLANDS 4:33:03.76
2 ROSENCRANTZ Sofie SWEDEN +12.07
3 LAZZARO Ilenia ITALY +21:34.46
4 PINDERA Natalia POLAND +21:50.58
5 GUDMUNDSDOTTIR Maria ICELAND +26:58.21
6 RUTTEN Frederieke NETHERLANDS +28:35.16
7 ZANETTI Silvia ITALY +43:06.19
8 HOGUE July UNITED STATES OF AMERICA +44:26.60
9 CURRIE Amy AUSTRALIA +1:13:51.24

 

WOMEN 45-49

1 SARTORI Cinzia ITALY 4:40:00.15
2 ZOCCA Lorena ITALY 4:40:00.32 +17
3 VAN HOUWELING Molly UNITED STATES OF AMERICA +24.55
4 MASTROLIA Maria elena ITALY +4:18.07
5 WHALLEY Kathryn AUSTRALIA +14:39.42
6 NEETHLING Adelia SOUTH AFRICA +14:47.23
7 POUSSIER Carolina ANDORRA +24:12.39
8 REINHOLD Karolina SWEDEN +24:51.52
9 MORETTA Laura ITALY +24:54.16
10 BREED Mary UNITED STATES OF AMERICA +37:16.80

 

WOMEN 50-54

1 INCRISTI Antonella ITALY 4:33:34.54
2 BUTTERWORTH Rachel (bizzy) AUSTRALIA +6:35.05
3 VAN MAANEN Judith NETHERLANDS +21:01.52
4 FABREGA ESPIGUL Monica SPAIN +21:19.62
5 JOHNSON Vanessa AUSTRALIA +31:21.29
6 VAN DER HEK Eveline NETHERLANDS  +31:22.73
7 GORINI Michela ITALY  +40:33.11
8 GUZMAN NEWTON Karen UNITED STATES OF AMERICA  +51:22.68
9 WEERTS Eva-maria GERMANY +1:19:44.17
10 RACELA Melissa felicitas PHILIPPINES +1:35:56.77

 

MASTER 50-54

1 ZUGASTI ARRESE Ibon SPAIN 4:10:54.39
2 MIFSUD Jean-stephan FRANCE +2.11
3 HAAKMAN Tino NETHERLANDS +22.99
4 OPPEWAL Taeke NETHERLANDS  +3:17.27
5 ARAÑÓ Marc SPAIN +3:20.13
6 CALLAND Steve GREAT BRITAIN +3:36.84
7 CECI Filippo ITALY +3:41.20
8 RUSSELL John GREAT BRITAIN +4:56.51
9 HARMELING Raymond NETHERLANDS +4:58.33
10 LENDRUM Anthony AUSTRALIA +5:08.71

 

23 BARONI Alessandro ITALY +13:17.11
24 PIERINI Ettore ITALY +13:19.61
28 GUERRA Graziano ITALY  +25:25.37
29 CATTARUZZI Paolo ITALY +25:28.78

 

UOMINI 55-59

1 BEITMYREN Jan olav NORWAY 4:15:46.05
2 WEEVERS Jan NETHERLANDS +3.79
3 BRIXEN Thomas DENMARK  +7.70
4 HAUTERAT Georges BELGIUM +10.97
5 BARROSO Jean-paul FRANCE +13.40
6 RIZZO Massimo ITALY +44.98
7 BJARNEGÅRD Niclas SWEDEN +3:18.68
8 KONINGS Hugo maria BELGIUM +4:40.26
9 FINOTTI Giuliano ITALY +4:41.44
10 FRACASSI Fabrizio ITALY +4:56.95

 

UOMINI 65-69

1 DERTELL Bo SWEDEN 4:32:10.34
2 VAN DORP Jos NETHERLANDS +4:17.69
3 BARRET Roger FRANCE  +28:23.96
4 SCHMIDT Frederick SWEDEN +48:09.73
5 PEZZIN Claudio ITALY +48:18.35
6 PALLAVIDINO Enzo ITALY +57:46.65
7 JORIS Alex BELGIUM +1:04:08.59

 

UOMINI 70-74

1 PINSON Régis FRANCE 4:39:13.02
2 MULL Richard UNITED STATES OF AMERICA +41:05.49
3 CUBEDO Pierre FRANCE +1:10:55.42
4 TALAMONA Pierluigi ITALY +1:16:36.83
5 GLASS Brian AUSTRALIA +2:01:24.28

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