Il Campione del Mondo Marathon è Leo Paez, Italia sul podio. Bronzo di Samuele Porro

Proprio negli ultimi chilometri il comasco è riuscito a conquistare la medaglia sorpassando Alexey Medvedev. Quinta medaglia italiana nella storia dei mondiali. Argento per Hynek. Sesto Juri Ragnoli. I temuti Flückiger hanno attaccato ma poi si sono spenti. La Prevot Ferrand vince tra le donne.

Grächen (Svizzera): Oggi in Svizzera si è corsa la diciassettesima edizione dei campionati del mondo marathon, un ritorno nella nazione di Guglielmo Tell che per la seconda volta ha ospitato l'evento. La prima località rossocrociata ad ospitare l'evento iridato era stata Lugano nel 2003, e quella volta era stata la prima in assoluto per la specialità delle long distance e i primi due atleti della storia ad indossare la maglia furono lo svizzero Thomas Frischknecht e la polacca Maja Wloszczowska.

 

 

Questa mattina in una bella giornata con una temperatura di 11° i rider si sono riuniti nella zona partenza in due blocchi. Le prime a confluire a Grächen sono state le donne, un'ora dopo, sono scattati i 181 uomini. Il programma di giornata prevedeva di pedalare su un tracciato lungo 94 km e con un dislivello altimetrico positivo non chiaro, che a seconda delle fonti variava tra 4.000 e 4.300mt. Presentava tre salite principali quasi completamente su asfalto e discese in single track alcune facili, altre tecniche.

 

 

In entrambe le gare non si sono presentati al via i detentori del titolo, il brasiliano Henrique Avancini e la danese Annika Langvad, i due che avevano indossato la maglia lo scorso anno ad Auronzo di Cadore.

 

L'INIZIO CON LA PRIMA DISCESA IN MEZZO ALLA POLVERE

A Chrizägerte, dopo 14 km al termine di una discesa impegnativa, tutta in un single track disegnato nel bosco con fondo polveroso, sono sbucati per primi il ceco Cink, lo svizzero Huber la maglia azzurra Porro e il colombiano Paez. Quando sono usciti sull'asfalto sono stati subito riassorbiti dagli inseguitori. In questa occasione Damiano Ferraro si è messo a fianco di Porro. Nel frattempo, è arrivata la notizia del ritiro di Fabian Rabensteiner. Sabato si è slogato il pollice, ho oggi ha tenuto duro nella prima discesa ma nella seconda, visto che faceva fatica a tenere il manubrio ha preferito non rischiare e a malincuore si è ritirato.

 

 

DOPO 35 KM INIZIA LA PRIMA SELEZIONE

All'inizio della prima salita, lunga 10 chilometri, il temutissimo Mathias Flückiger è scattato iniziando una bella selezione nel gruppo. Dopo aver scollinato nel falsopiano che c'era in quota, quando il mondiale aveva già percorso 35 km, lo svizzero era davanti insieme ai cechi Cink e Stosek, al colombiano Paez e al portoghese Ferreira. Dopo una ventina di secondi sono sbucati insieme l'azzurro Porro e Arias e pochi istanti dopo sono comparsi anche Tony Longo e lo svizzero Urs Huber. La terza maglia azzurra era quella di Juri Ragnoli che era 16esimo a poco più di due minuti. Mensi, Billi e Casagrande pedalavano attorno alla trentisima posizione. Quarantunesimo Ferraro.

 

 

SONO PASSATI 50KM E PORRO CHIUDE IL GAP SULLA TESTA DELLA CORSA

Terminata la seconda lunga discesa i rider hanno pedalato un po' a fondovalle e poi hanno iniziato la seconda lunga salita asfaltata. Dopo 50km, proprio all'inizio dell'ascesa, il sorriso si è visto sul volto degli italiani presenti: la corsa aveva subito un'altra svolta. Al comando ora c'era anche il campione italiano Porro che aveva annullato il suo gap sulla testa della corsa. Il comasco pedalava insieme ai fratelli Lukas e Mat Flückiger e al ceco Cink. A mezzo minuto li inseguiva un gruppo di sette rider nel quale c'era il secondo azzurro, il trentino Longo. Tutti gli altri erano a oltre due minuti.

 

 

LA GARA CONTINUA, ALLA FINE DELLA SECONDA SALITA DAVANTI SI RICOMPATTANO MA LA DISCESA ...

Mentre le donne arrivavano alla spicciolata al traguardo di Grächen la corsa maschile era ancora lunga. Dopo 64 chilometri, al termine della seconda lunga ascesa di giornata (6 chilometri), il gruppo si ricompattava, davanti pedalavano in dieci e tra questi c'era anche Tony Longo. A 20'' insieguivano in tre: Porro, il greco Ilias e lo spagnolo Valero. Ragnoli era 16° a 1' 46''. 

 

 

La discesa, come previsto, ricambiava le carte in tavola. I fratelli Flückiger scendevano a fondovalle con mezzo minuto di vantaggio su Cink seguito da Paez e Medvedev. Poi uno dietro l'altro passavano tutti gli altri. Porro e Longo erano nella top ten, staccati di una cinquantina di secondi.

 

RESTA SOLO L'ULTIMA LUNGHISSIMA SALITA

Guardando l'altimetria dal 70esimo all'88esimo chilometro sembra di vedere una lunghissima ascesa fino a quota 1.785, poi restava solo una breve discesa verso il traguardo di Gränchen, località che si trova in quota a 1.619 metri.

 

 

Dopo 78 km, a Sankt Niklaus, pedalando sull'asfalto, la corsa cambiava volto. Davanti un quartetto, con i cechi Hynek e Cink insieme a Paez e Medvedev. A soli 20 secondi Porro, Longo, Valero e Stosek. Non sappiamo se hanno avuto problemi meccanici ma i due Flückiger sono passati in un gruppetto staccato di oltre un minuto.

 

Davanti ha sempre fatto il ritmo Hynek che si è portato a ruota Paez e Medvedev. Il russo a differenza del colombiano e del ceco, preferiva salire pedalando in fuorisella. Quando è finito l'asfalto, Hynek è stato fulminato da una accelerata di Paez che l'ha lasciato sul posto. Medvedev non si è fatto sorprendere e lo ha seguito.

 

 

La corsa proseguiva in salita su sterrato e in un punto i due battistrada erano costretti a scendere dalla bici per spingerla a mano. Il passo di Hector Leonardo Paez Leon era troppo sostenuto per il russo che si staccava e così il 37enne colombiano, finalmente dopo tanti tentativi, realizzava il suo sogno, diventare campione del mondo marathon, riescendo a resistere in discesa al tentativo di rimonta di Hynek.

 

 

Ha completato i 94 km in 4 ore 17' e 58''. La sua è la quinta medaglia ai mondiali marathon: conquistò l'argento nel lontano 2006 (Oisans), poi si era messo al collo tre bronzi: 2013 (Kirchberg), 2015 (Selva Val Gardena), 2018 (Auronzo di Cadore). Leo sfata un falso mito, quello dell'eterno piazzato ai mondiali. "Non so descrivere la mia felicità, di sicuro oggi la scelta della full per me è stata determinante perchè le discese erano molto tecniche. É dall'inizio dell'anno che mi sono allenato proprio su questo aspetto che è sempre stato il mio punto debole." Queste le prime parole del sudamericano.

 

 

Gli ultimi chilometri sono stati decisivi per le medaglie: Kristian Hynek ha mantenuto la seconda posizione, regalando l'argento alla Repubblica Ceca mentre l'Italia sale sul terzo gradino del podio grazie a Samuele Porro (+1' 13'') che nel finale è riuscito a sorpassare Alexey Medvedev che ha ceduto proprio nel momento topico del mondiale, ed è arrivato al traguardo dopo 3 minuti.

 

 

Quella di Porro è la quinta medaglia ai campionati del mondo marathon. Le ricordiamo: pro di Massimo Debertolis nel 2004 (Bad Goisern), bronzo conquistato l'anno successivo (2005 - Lillehammer) da Dario Acquaroli e poi le ultime due medaglie le aveva portate in Italia l'attuale CT Mirko Celestino, con l'argento nel 2010 (St. Wendel) e jl bronzo nel 2011 (Montebelluna).

 

Quinto lo spagnolo David Valero Serrano seguito da Juri Ragnoli che dopo aver perso parecchio tempo per un inconveniente meccanico con il suo passo, senza mai mollare, ha tenuto fino alla fine mentre uno dopo l'altro tutti quelli davanti a lui saltavano.

 

QUI puoi leggere il commento degli 8 azzurri e del CT Mirko Celestino.


Ordine d'arrivo maschile ufficioso

1. PAEZ LEON Hector Leonardo COLOMBIA 5:43 4:17:58
2. HYNEK Kristian REPUBBLICA CECA   +26
3. PORRO Samuele ITALIA   +1:13
4. MEDVEDEV Alexey RUSSIA   +3:18
5. VALERO SERRANO David SPAGNA   +3:31
6. RAGNOLI Juri ITALIA   +3:59
7. STOSEK Martin REPUBBLICA CECA   +4:18
8. FLUECKIGER Lukas SVIZZERA   +5:11

9. SEEWALD Andreas GERMANIA   +5:50
10. ILIAS Periklis GRECIA   +6:27
11. ARIAS CUERVO Diego Alfonso COLOMBIA +7:23
12. CINK Ondrej REPUBBLICA CECA   +8:36
13. HEM Ole NORVEGIA   +8:37
14. HUBER Urs SVIZZERA   +9:45
15. FLUECKIGER Mathias SVIZZERA   +9:51
16. SOUTH Casey SVIZZERA   +10:07
17. BEUKES Matthys SUDAFRICA   +10:27
18. LAKATA Alban AUSTRIA   +10:55
19. LONGO Tony ITALIA   +10:59
20. FERREIRA Tiago PORTOGALLO   +11:10
21. CLAES Frans BELGIO   +13:25
22. PLATT Karl GERMANIA   +14:55
23. BILLI Jacopo ITALIA   +16:54

 

41. CASAGRANDE Michele Italia +25:40

 

Ritirati: RABENSTEINER FABIAN, MENSI e FERRARO 

 

 

Photo ©Michele Mondini - team Trek Selle San Marco | UCI MTB | Michal Cerveny - BMC Racing team | Maxime Schmid.com Swiss Cycling

 

 

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