Alla Val di Fassa Marathon Leo Paez è più forte del freddo e della pioggia

A causa delle previsioni meteo che annunciavano un rischio neve in quota, la gara è stata anticipata di un giorno. Faceva freddo ed ha anche piovuto ma la gara si è svolta regolarmente su un percorso accorciato e con l'arrivo che gli organizzatori sono stati costretti a collocare in cima al Passo San Pellegrino.

Moena (TN): Il meteo, al quale non si comanda, ha condizionato pesantemente la 12ª Val di Fassa Marathon, corsa questa mattina, con un giorno di anticipo rispetto a quanto era stato programmato.

 

 

Non bastavano i disastri fatti nell'autunno dell'anno scorso della tempesta Vaia che ha devastato le montagne abbattendo migliaia di alberi, che hanno costretto gli organizzatori di Fassa Events a fare i salti mortali per ripristinare i sentieri, si sono aggiunte le previsioni meteo che annunciavano cattivo tempo per domenica, con il rischio di nevicata al passo Lusia.

 

 

Per questo motivo giovedi pomeriggio gli organizzatori hanno preso la sofferta decisione di anticipare la gara a sabato, perché le stesse previsioni dicevano che ci sarebbero state le condizioni per lo svolgimento della gara. Il piano B previsto in caso di emergenza non è bastato, si è dovuto passare al piano C.

 

 

 

 

Partenza alle 10:30 dal centro storico di Moena, un orario pensato per agevolare l'arrivo dei corridori, l'arrivo era invece posizionato al Passo San Pellegrino (1.918), il cui accesso era bloccato.

 

 

Il percorso inizialmente previsto sulla distanza di 45 km è stato rivisto e ridotto a 37 km. In queste circostanze, qualsiasi decisioni presa dagli organizzatori avrebbe scontentato qualcuno, ma non c'erano alternative.

 

 

Le opzioni erano 3. Annullare la gara, farla svolgere regolarmente mettendo a rischio la sicurezza dei partecipanti, anticiparla a sabato. Quest'ultima è stata l'opzione scelta da Fassa Events.

 

 

Questa mattina c'erano meno di dieci gradi e nuvole basse, dopo l'allineamento in piazza, proprio a ridosso del fiume Avisio, la Val di Fassa Marathon è partita come programmato alle 10:30. Era previsto un secondo passaggio in piazza, dopo circa 45 minuti e con 18 km già percorsi dopo aver affrontato la prima salita di giornata, lunga circa 4 km, seguita da una discesa tecnica, molto insidiosa.

 

 

Noi abbiamo visto la corsa quando è passata sulla riva sinistra del fiume Avisio. I primi a sbucare, sotto una pioggia leggera, sono stati i due stranieri più forti che ci sono in Italia, il colombiano Hector Leonardo Paez (Giant Liv Polimedical) e il russo Alexey Medvedev (Cicli Taddei). Al loro inseguimento c'era da solo Tony Longo (Wilier 7C Force) e dietro di lui il gruppo guidato dai Soudal Lee Cougan Elia Favilli e Daniele Mensi.

 

Tony Longo alla Val di Fassa Marathon

 

Attaccati avevano il piemontese Jacopo Billi (Olympia), Martino Tronconi, il norvegese Ole Hem (Wilier 7C Force), il vicentino Domenico Valerio (KTM Protek Dama) e Francesco Casagrande (Cicli Taddei).

 

 

 

La gara femminile sembrava un assolo della faentina Elena Gaddoni (Cicli Taddei) che passava da sola al comando, al suo inseguimento pedalando tutta da sole c'erano l'altoatesina Elisabeth Steger (Bike Innovation), la piemontese Costanza Fasolis (Giant Liv Polimedical) e la veronese Chiara Burato (OMAP Andreis).

 

 

 

Dopo aver riattraversato la piazza la Val di Fassa Marathon ha affrontato la seconda parte del percorso che prevedeva come detto l'arrivo al passo San Pellegrino, dove pioveva e c'erano 2 gradi.

 

Longo e Arias sono riusciti a rientrare sui due fuggitivi, ma quando è iniziata la seconda salita di giornata, quella al mitico Lusia, si sono nuovamente staccati. Nella parte finale Medvedev ha perso contatto da Paez che nella successiva discesa larga e poi in single track ha incrementato il suo vantaggio.

 

 

Non ci sono stati colpi di scena nella salita finale verso il passo San Pellegrino e il primo ad arrivare al traguardo è stato Leonardo Paez che ha così completato i 37 chilometri in 1 ora 58' e 10'', dopo poco più di un minuto il secondo ad arrivare al passo è stato Alexey Medvedev mentre il rider che ha completato il podio è stato Tony Longo (+2' 49'').

 

 

In pratica i primi 3 passati a Moena dopo 45 minuti sono stati gli stessi corridori che sono arrivati poi al traguardo. Una decina di secondi dopo il trentino è arrivato Diego Arias, si sono dovuti attendere più di sei minuti per vedere tagliare il traguardo al quinto e al sesto, Francesco Casagrande e Elia Favilli. Nella top ten è arrivato il primo degli amatori, l'altoatesino Armin Dalvai.

 

 

La prima donna a tagliare il traguardo in cima al Passo San Pellegrino è stata Elena Gaddoni, la stessa ragazza che era passata in testa a metà percorso. Ha chiuso i 37 km in 2 ore 40' 19'', posizioni invariate anche per la seconda (Elisabeth Steger) e Costanza Fasolis. 

 

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE

1. PAEZ LEON Leonardo Hector | Giant Liv Polimedical 1:58:10
2. MEDVEDEV Alexey | Cicli Taddei +1' 14''
3. LONGO Tony | Wilier 7C Force +2' 49''
4. ARIAS Cuervo Diego | Giant Liv Polimedical +3' 05''
5. CASAGRANDE Francesco | Cicli Taddei +6' 13''
6. FAVILLI Elia | Soudal Lee Cougan +6' 38''
7. VALERIO Domenico | KTM Protek Dama +9' 03''
8. TRONCONI Martino | Wilier 7C Force +9'08''
9. COMINELLI Cristian | Soudal Lee Cougan +10' 04''
10. DALVAI Armin | VC Garda +11' 10''
11. BILLI Jacopo | Olympia +11' 46''
12. HEM Ole | Wilier 7C Force +12' 02''

 

ORDINE D'ARRIVO FEMMINILE

1 GADDONI ELENA A.S.D. CICLI TADDEI 2:40:19
2 STEGER ELISABETH BIKE INNOVATION GIST FOCUS 2:42:33 +2:15
3 FASOLIS COSTANZA GIANT-LIV POLIMEDICAL 2:44:32 +4:14
4 BURATO CHIARA OMAP CICLI ANDREIS 2:47:05 +6:47
5 MAZZUCOTELLI SIMONA G.S. MASSI' SUPERMERCATI 2:50:35 +10:17
6 THEOCHARIS MARIA DIMITRA FUN BIKE-CUSSIGH BIKE 2:56:40 +16:22
7 GUERRERA MARTINA MTB INCREA BRUGHERIO ASD 3:07:09 +26:51

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