Jolanda Neff è d'Oro a Tokio 2020. Un sogno dopo quello che ha passato. Tripletta svizzera

Tutti si aspettavano una doppietta francese invece la pioggia ha cambiato le carte in tavola. Magica giornata per la Svizzera. Stupisce la magiara Kata Vas quarta, giornata no di Eva Lechner

Izu - Shizuoka (Giappone): Ai giochi olimpici di Tokio 2020 dopo aver visto lunedì la gara maschile oggi, martedì 27 luglio, alle 8:00 in punto è toccato alle 38 donne lottare per le tre medaglie nella gara di mountain bike cross country. 

 

©Bettiniphoto

 

IN 24 ORE CAMBIATE LE CONDIZIONI DEL PERCORSO

Condizioni per percorso completamente diverse, nel giro di sole 24 ore il fondo è cambiato a causa della pioggia caduta nelle ore precedenti. Secco, caldo e polvere lunedì, le condizioni che avevano provato tutte le ragazze durante i giorni precedenti, oggi invece c'è il fondo umido che iniziava ad asciugarsi, ma in certi punti nel sottobosco era molto scivoloso. 

 

Un'ora prima del via c'erano escavatrici a sistemare al meglio il tracciato modificando la parte finale del rock garden per renderlo più sicuro con la pioggia. A differenza della gara maschile, oggi al Sakura Drop, il salto sul pietrone dove era caduto Mathieu Van der Poel, le donne avevano la rampa in legno.

 

Photo ©Fédération Française de Cyclisme (FFC)

 

LA GARA È INIZIATA

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Nel giro di lancio la francese Loana Lecomte diversamente dal solito non si è messa subito in testa, davanti ha lasciato l'austriaca Laura Stigger e le due hanno concluso il giro di lancio con sette secondi di vantaggio sulle svizzere Linda Indergand e Jolanda Neff e la campionessa del mondo Pauline Prevot Ferrand. Nel secondo gruppetto insieme alla campionessa olimpica in carica, la svedese Jenny Rissveds, c'era l'unica azzurra in gara, Eva Lechner. 

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Dopo aver lasciato sfugare nel lancio le giovani, nei primi metri del primo giro di gara si è capito che oggi Jolanda Neff avrebbe cercato di conquistare la medaglia d'oro. Subito è partita in maniera iper-aggressiva duellando con Pauline Ferrand-Prevot tanto da rischiare di cadere allo stesso modo di Mathieu Van Der Poel, ma questa volta per il motivo contrario. La passerella incriminata c'è, Pauline l'ha copiata, mentre Jolanda voleva saltarla e quindi è arrivata ben più veloce della francese, costringendo Jolanda a "saltare" di lato rischiando tantissimo la caduta.

 

SCIVOLATA DI PAULINE

A scivolare è stata invece la francese, su un tratto in salita con fondo roccioso e curva a sinistra. Quando era quasi in cima a causa del fondo viscido le è partita la ruota posteriore, si è scomposta ma è riuscita a rimettersi subito in piedi ma ha perso parecchi secondi prima di ripartire.

 


Jolanda Neff in testa ha preso subito un vantaggio di quasi 20" sul gruppo inseguitore con tutte le favorite: Ferrand-Prevot, l'inglese Evie Richards, Loana Lecomte, Sina Frei, l'olandese Anne Terpstra e Linda Indergand. Sembra una sfida franco-svizzera con il solo disturbatore inglese. Con la pioggia della notte il tracciato è davvero cambiato molto e in molti tratti in salita le ragazze sono costrette al piede a terra, così come sulle rocce il rischio di scivolare è molto più alto.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Alle spalle delle Neff Frei, Richards e Indergand procedono compatte, seguite dal duo francese Prevot-Lecomte che sembrano nettamente più veloci nei tratti in salita, ma patiscono un po' in quelli più tecnici. Alle spalle delle francesi due olandesi e l'ungherese Blanca Kata Vas, una delle più seguite dagli addetti ai lavori per i prossimi anni. Eva Lechner chiude il primo giro in 18ª posizione.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Nonostante la pioggia della notte il clima è molto umido e caldo, Neff si bagna testa e spalle appena può. Nel corso del secondo giro anche PFP rompe gli indugi, saluta Sina Frei e si lancia all'inseguimento della leader. Problema meccanico per Loana Lecomte che però non sembra essere la "cannibale" che si è vista finora in Coppa del Mondo, un po' sottotono in questo inizio di gara.

 

 

SECONDO GIRO

Al passaggio all'arco di arrivo Jolanda in vantaggio sulla Prevot di oltre 50 secondi, seguita a circa 5 secondi dalle svizzere Frei e Indergand. Purtroppo sembra che la nostra portacolori Eva Lechner non sia in giornata, pedala infatti attorno alla ventesima posizione.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Se fino a questo punto la gara olimpica è un assolo della Neff, che non avevamo mai visto in questa stagione pedalare così bene e con così tanta facilità, alle sue spalle c'è una battaglia serrata tra Prevot, Frei e Indergand per la medaglia d'argento. Le posizioni cambiano continuamente, ma nessuna delle tre sembra avere la forza di staccare le altre. 

 

Dietro Tauber, Terpstra, Richards e Lecomte formano il secondo gruppo inseguitore, con poco più dietro la sorprendente diciannovenne magiara Vas. Poco prima della fine della terza tornata ecco che Frei lancia l'ennesimo attacco, ma questa volta Prevot non riesce a rispondere, mentre tiene la sua ruota la compagna di nazionale Indergand.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

TERZO GIRO

All'inizio del quarto giro Jolanda Neff è sempre più sola al comando con 1:09 su Sina Frei, 1:15 su Indergand, mentre al quarto posto è comparsa la Lecomte, con la Prevot che è scivolata molto indietro, a causa di una caduta, l'ennesima di giornata per la campionessa del mondo.

 

 

Al suo posto è arrivata Loana Lecomte a tenere alta la bandiera francese, ma a quasi 2 minuti dalla testa e sempre in compagnia di Richards, Tauber e Terpstra. Giornata no anche per Jenny Rissveds e Kate Kourtney, per le due gara piuttosto anonima poco fuori dalla Top 10.

 

QUARTO GIRO

Niente è cambiato dal giro precedente, Jole sempre in testa con sicurezza controlla la gara e l'eventuale rientro delle sue compagne di nazionale Sina Frei e Linda Indergand che hanno un distacco di 1'22", con Lecomte e Terpstra a lottare per la medaglia di legno a 2' e la sempre più sorprendente Vas sesta a 2'19", venti secondi più veloce della Richards.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

A questo punto aspettiamo la sfida fratricida tra Frei e Indergand per la medaglia d'argento, anche se la giovane Sina sembra un po' più in palla rispetto alla sua compatriota.

 

ULTIMO GIRO, SI DECIDONO LE MEDAGLIE

All'inizio dell'ultimo giro nulla è cambiato, suona la campana ma posizioni uguali a quelle del giro precedente, la cosa che più si è notata è la faccia assolutamente scura, arrabbiata e scontenta di Pauline Ferrand Prevot mentre passava sotto al traguardo, ci credeva davvero tanto in questa gara, ma non è proprio la sua giornata.

 

Ci ha lasciato invece a bocca aperta il recupero di Blanka Kata Vas che ha superato tutte ed è ora in quarta posizione, a soli 19 anni davanti a molte delle favorite della vigilia e con una gamba davvero impressionante, peccato che le voci la diano già quasi sicuramente passare a gareggiare su strada nei prossimi anni.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

La vittoria Olimpica di Jolanda Neff è la vera apoteosi della capacità di concentrarsi su un obiettivo e centrarlo. Dopo un bruttissimo infortunio a fine 2019 si era ripresa lentamente, gioendo un po' al suo interno per lo slittamento di un anno delle olimpiadi 2020. Per tutta la prima parte di stagione Jole (28 anni) è stata molto sottotono rispetto al suo standard, con una Coppa del Mondo senza alti né bassi conclusa con la frattura della mano in seguito ad una caduta a Leogang.

 

Solo ora capiamo che era tutto motivato da una preparazione diremmo perfetta della gara Olimpica, una programmazione che l'ha portata nella migliore forma di sempre a Tokyo.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

E la stessa cosa potremmo dire di tutte le reagazze svizzere che in Coppa non hanno mai troppo brillato, ma in questa prova hanno letteralmente dominato le Olimpiadi, con una tripletta rossocrociata che non si vedeva da molti anni. Argento per Sina Frei (+1' 11''), bronzo per Linda Indergand (+1' 19'').

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

"Sapevo che oggi sarebbe stata una gara davvero dura. Ci sono salite ripide e abbiamo trovato il percorso allentato a causa delle forti piogge scese prima della gara. Abbiamo fatto un'ora di allenamento per abituarci alle nuove condizioni e credo che questo abbia fatto la differenza per la nostra squadra". Ha raccontato la medaglia d'oro Jolanda Neff a fine gara. "Ho trovato un buon ritmo sia nei tratti tecnici che in salita. È stata una gara bellissima per me ed abbiamo ottenuto un risultato incredibile con tutta la squadra. Spero solo di non svegliarmi, non ci credo ancora, è come essere in un sogno."

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

C'È ANCHE UN PO' D'ITALIA DIETRO AL SUCCESSO ROSSOCROCIATO

Una parte del successo è merito anche di due italiani, il CT della Svizzera è infatti il bolzanino Edmund Telser mentre uno dei meccanici è l'aostano Nicolas Jeantet.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

L'IMPRESA DELLA RAGAZZINA

Kata Blanka Vas, 19 anni ungherese, partita in ultima fila col numero 33 è arrivata quarta. Senza dubbio la più grande sorpresa di queste Olimpiadi. Un futuro radioso davanti a lei. Ce la ricordiamo andare forte nel fango ai mondiali di Leogang, non a caso ora corre per un team femminile road, l'SD Worx, la squadra di Anna Van der Breggen.

 

Photo ©Getty Images - Team SD Worx

 

CONFERME

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Anne Terptra e Evie Richards, rispettivamente quarta e settima, sono le due ragazze che hanno confermato la loro prestazione, sappiamo che sono super regolari e gareggiano sempre ad alto livello e il loro risultato le conferma tra l'elite mondiale.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Manca forse ancora qualcosa, ma entrambe hanno le carte per fare davvero bene. Menzione speciale per Catherina Pendrel che a pochissimi mesi dall'essere diventata mamma conquista un ottimo 18° posto a quelle che possono essere considerate "forse" le sue ultime Olimpiadi.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

LE GRANDI DELUSE

La ragazza su cui tutti puntavano, Loana Lecomte invece sembra non aver trovato quella perfezione psico-fisica che ha messo in mostra durante le gare finora disputate, a sottolineare come le Olimpiadi siano un discorso a sé. Kate Courtney e Jenny Rissveds anche loro si pensava avessero la forma giusta per dare battaglie invece non si sono neanche mai viste.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix - Le due francesi prima del via sorridono, poi però in gara..

 

La più delusa di tutte però è senza dubbio Pauline Ferrand-Prevot. Era partita con l'idea di vincere, con la voglia e la rabbia agonistica, ma qualcosa è andato storto. Nei primi giri aveva anche la gamba giusta, ma tanti, troppi errori, quello che sembra aver ceduto nell francese è il lato mentale. Vedremo cosa dichiarerà al termine.

 

L'ITALIA: EVA LECHNER E IL GIUDIZIO DI MIRKO CELESTINO

Giornata no quella di Eva Lechner che a 36 anni ha chiuso la sua quarta olimpiade in 25esima posizione. "Ho sofferto l'umidità e faticavo a respirare, eppure mi ero preparata bene. Stamattina ero felice di avere visto la pioggia, quando ha smesso il percorso si è asciugato e non era più così tecnico".

 

©Bettiniphoto

 

"Pensare di fare peggio era difficile. Eppure Lechner era partita bene, scattando in prima fila dalla piazza più esterna sulla sinistra. - Ha commentato il C.T. azzurro Mirko Celestino - I cinque giri del circuito si sono dimostrati ancora più duri rispetto a quello su cui si sono sfidati ieri gli uomini, vista la difficoltà ulteriore del terreno reso scivoloso dalle forti piogge di questa mattina".

 

Il Commissario Tecnico ha provato a fare un bilancio finale della spedizione azzurra Tokio: "Andremo a capire le cause anche se non credo si tratti di appagamento, parlo in generale visto che abbiamo sbagliato con 4 azzurri su 4. Può capitare per uno, non per tutti. Ritengo sia stato un problema di gambe e di testa. Questo era un appuntamento atteso da cinque anni e ci voleva quel pizzico di cattiveria in più che questo palcoscenico richiede. Conosco i miei ragazzi: ci siamo preparati con scrupolo e lo dimostreremo già dai prossimi appuntamenti come l'Europeo ed i Mondiali in Val di Sole. Ora rientriamo in Italia, già domani voleremo su Roma Fiumicino e poi Milano Linate."

 

ORDINE D'ARRIVO

1 NEFF Jolanda | Svizzera 20.55 km 1:15:46 

2 FREI Sina | Svizzera +1:11

3 INDERGAND Linda | Svizzera +1:19

4 VAS Kata Blanka | Ungheria +2:09

5 TERPSTRA Anne | Olanda +2:35

6 LECOMTE Loana | Francia +2:57

7 RICHARDS Evie | Gran Bretagna +3:23

8 BELOMOINA Yana | Ucraina +3:54

9 BATTEN Haley | USA +4:27

10 FERRAND PREVOT Pauline | Francia +4:32

11 TAUBER Anne | Olanda +4:32

12 DEGN Malene | Danimarca +4:48

13 BOHE Caroline | Danimarca +5:11

14 RISSVEDS Jenny | Svezia +5:42

15 COURTNEY Kate | USA +6:33

16 CAMPUZANO CHAVEZ PEON Daniela | Messico +7:04

17 LOIV Janika | Estonia +7:31

18 PENDREL Catharine | Canada +8:01

19 EIBL Ronja | Germania +8:13

20 WLOSZCZOWSKA Maja | Polonia +8:39

21 ZAKELJ Tanja | Slovenia +8:52

22 CABELICKA Jitka | Repubblica Ceca +9:14

23 GOMEZ VILLAFANE Sofia | Argentina +9:27

24 LILL Candice | Sudafrica +10:34

25 LECHNER Eva  +10:40

26 GARCIA MARTINEZ Rocio del Alba | Spagna +10:46

27 QUEIROS Raquel | Portogallo +12:00

28 McCONNELL Rebecca | Australia +14:43

29 SMITH Haley | Canada-1LAP

30 KIRSANOVA Viktoria | Comitato olimpico Russia -1LAP

31 HUCK Erin | USA -1LAP

32 BRANDAU Elisabeth | Germania -1LAP

33 MICHIELS Githa | Belgio -2LAP

34 YAO Bianwa | Cina -2LAP

35 MOURAO Jaqueline | Brasile -2LAP

36 VORSTER Michelle | Namibia -3LAP

37 IMAI Miho | Giappone -3LAP

 

DNF STIGGER Laura | Austria

Altre News