Campionato italiano Marathon, abbiamo scoperto l'arma segreta di Porro e Ragnoli. E Rebagliati....

Abbiamo chiesto ai corridori di spiegarci il dietro le quinte della loro fuga a sei, che li ha visti protagonisti nella prima parte dell'Assietta Legend. Marco Rebagliati, Johnny Cattaneo, Tony Longo, Juri Ragnoli, Fabian Rabensteiner e Samuele Porro.

Oggi abbiamo deciso di ritornare a parlarvi del campionato italiano marathon corso domenica scorsa a Sestriere (TO), perchè noi di pianetamtb.it, grazie ai mezzi fuoristrada che ci sono stati messi a disposizione dagli organizzatori dell'Assietta Legend, lo abbiamo seguito chilometro dopo chilometro. Probabilmente sia Juri Ragnoli che Samuele Porro quando nel finale li abbiamo sorpassati per ben due volte, ci avranno maledetto per la polvere che abbiamo sollevato sorpassandoli a tutta velocità.

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

Riguardando i nostri scatti, abbiamo deciso di scrivere questo articolo per spiegarvi le dinamiche di gara quando ci si trova in un gruppo che è in fuga nella gara più importante dell'anno. Domenica fino al Pian dell'Alpe (km 43) erano in sei.

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

I 3 Wilier Force 7C Marco "Guga" RebagliatiTony Longo e Johnny Cattaneo, due Trek Selle San Marco Samuele Porro e Fabian Rabensteiner più Juri Ragnoli (Scott Racing Team). In tutte le fotografie si vede sempre Rebagliati al comando del gruppo, il suo compito è un classico nel ciclismo su strada, il gregario tiene alta l'andatura per scremare il gruppo e favorire i suoi capitani.

 

La conferma ci viene data proprio dal ligure: "La squadra mi aveva dato questo compito, dovevo rimanere il più possibile vicino a Johnny e Tony per essere pronto in caso di bisogno (forature) poi per come si è messa la corsa in fondo alla prima discesa (km 14) mi sono messo a tirare per distanziare il gruppetto dietro."

 

Questa è la sua spiegazione, leggete invece come ce l'ha raccontata il suo capitano Cattaneo: "Sai, d'esperienza appena arrivati in fondo al primo single trail, avendo visto che qualcuno già faticava a tenere il nostro ritmo, ho affiancato il Reba e gli ho detto: Ora mena forte e regolare fin che ce la fai".

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

A quel punto il campionato italiano marathon affrontava la nuova salita che portava al sentiero del Mendia (km 24) e qui ci racconta Samuele Porro: "Onestamente già su questa salita siamo rimasti io Tony e Juri, e si è capito che saremmo stati noi 3 a giocarcela". Prosegue nella sua analisi il nuovo campione italiano marathon: "Eravamo comunque consapevoli che non avrebbe avuto senso continuare nell'azione e abbiamo aspettato Fabian, Johnny e Marco che ci ha "scortato" fino al Col delle Finestre".

 

Marco Rebagliati

 

Ma torniamo da Rebagliati, chi mastica di ciclismo e mountain bike sa benissimo che puoi fare tutte le strategie del mondo ma se non hai le gambe non vai da nessuna parte. E domenica il "Guga" aveva le gambe che giravano a 1000. "Io dopo il terzo posto alla Via del Sale sapevo di stare bene ma non ero sicuro di rimanere là davanti. Quando ho visto che riuscivo a tenere il passo degli altri cinque mi sono caricato ancora di più e mi sono messo davanti a fare l'andatura." Uno dei suoi due capitani Longo spiega così la situazione: "Era l'ideale essere in 3 davanti, per il fatto che potevamo controllare un po' la corsa e le mosse degli avversari e in caso di incidente meccanico avrei avuto supporto".

 

Ci siamo domandati come facciano i corridori di mountain bike a capirsi tra di loro (rallenta che vai troppo forte...accelera), senza avere gli auricolari, ce lo ha spiegato sempre Rebagliati: "Per capirsi basta uno sguardo o un cenno con la testa."

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

Soffrono il caldo tutti allo stesso modo o per qualcuno è un'arma segreta? Guardate le fotografie: Porro e Ragnoli hanno la maglietta completamente aperta e si vede il petto (sarà questo il segreto per andare più forte...??), anche Cattaneo e Rebagliati ce l'hanno aperta ma sotto si nota la canottiera mentre come due stoici, gli unici due che sembravano non sentire il caldo erano Rabensteiner e Longo, con la zip della maglietta chiusa fino in cima. E proprio il trentino, ridendo ha così commentato la nostra battuta: "Avevano la maglietta aperta per rinfrescare bene il motore, il mio invece girava bene, poi si è fuso completamente..."

 

Nelle immagini Fabian Rabensteiner che correva con il pettorale numero 79 era sempre in coda al gruppetto, ecco come ci ha raccontato quei momenti: "Sull'asfalto stavo ancora abbastanza bene e il ritmo non era sempre altissimo, si andava forte quando salivano le pendenze poi dove spianava si respirava un po'. - prosegue nella sua analisi il corridore di Villandro  - Io mi sono concentrato tanto sulla respirazione e ero sempre attento a tutto quello che stava succedendo in quella fase della corsa." Sulla velocità in salita ne parla invece così Longo: "Rebagliati ha fatto un lavoro straordinario nelle prime 2 ore, andava veramente forte."

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

Raggiunti Pian dell'Alpe (km 43) c'era il rifornimento idrico, finiva l'asfalto e iniziava la seconda parte della lunghissima ascesa che su sterrato portava al GPM di giornata, Cima Ciantiplagna (2.750 mt.). Qui è iniziata un'altra corsa e il gruppo si è disgregato. Rebagliati sapeva che il suo compito era stato eseguito alla perfezione e che aveva consumato tanta "benzina". A quel punto ha scalato le marce ed ha proseguito con un solo obiettivo, finire la corsa. 

 

Chi ha inserito il turbo è stato il capitano della Scott, la sua azione ce la spiega Porro: "Verso cima Ciantiplagna Juri Ragnoli ha impostato un ritmo infernale, in mezz'ora di salita abbiamo guadagnato quasi 4 minuti sugli inseguitori..." Insieme a loro c'era anche Longo.

 

Gli altri due che nelle immagini erano sempre in coda al gruppo: Rabensteiner: "Quando hanno accelerato li ho lasciati andare, mi sono concentrato su me stesso e sono salito con il mio passo regolare per non andare fuori giri." Cattaneo: "Devo fare i complimenti a Marco perchè ci ha portati fin a metà gara, grande! Io purtroppo non ero in giornata ed ho pensato solo ad un piazzamento".

 

Campionato italiano Marathon Assietta Legend

 

La corsa è poi proseguita con ulteriori sviluppi che vi avevamo già raccontato domenica pomeriggio

 

Come hanno finito l'Assietta Legend - Campionato italiano marathon 2018

1° Samuele Porro

2° Juri Ragnoli

4° Fabian Rabensteiner

5° Johnny Cattaneo

6° Tony Longo (è andato un po' in crisi negli ultimi 20 km)

23° Marco Rebagliati

 

Grazie ragazzi per lo spettacolo che ci avete fatto vedere domenica!

 

 

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