GF Le Terre di Franciacorta, il primo evento cancellato da COVID-19. Riflessioni dell'organizzatore

A distanza di quasi 3 mesi da quel 23 febbraio 2020, al termine del lockdown Giovanni Belloni ha voluto pedalare sul percorso della GF Le Terre di Franciacorta, la prima manifestazione cancellata a causa dell'emergenza sanitaria, iniziata in Lombardia e propagatasi poi nel resto d'Italia.

 

 

Lui insieme a Kristian Salvoni è il deus ex machina dell'evento di Adro (BS), quelle che leggerete ora sono le sue riflessioni. Eravamo ancora all'inizio, c'erano il paziente 1 di Codogno e la prima zona rossa, se ne sentiva parlare in televisione ma sembrava un problema circoscritto a quell'area.

 

Poi tutto è cambiato, sabato 22 febbraio, poco prima di mezza notte in televisione era uscita la notizia che in Lombardia erano state cancellate tutte le manifestazioni sportive in programma il giorno dopo. Quel 23 febbraio è stato il giorno X, avevamo scoperto che COVID-19 non era una semplice influenza ma una cosa molto seria...

 

COS'ERA PER NOI QUESTA MANIFESTAZIONE?

Una gara di MTB che stavamo preparando da diversi mesi, con notti insonni e impegno costante, per rendere questo evento unico, sia per i bikers, che per le loro famiglie, pronte a fare il tifo per i corridori. Dopo anni d’esperienza avevamo messo a punto un percorso adatto a tutti, impegnativo al punto giusto e appagante per gli occhi ed il cuore.

 

 

Anche per l’edizione 2020 tutto era stato preparato nei minimi dettagli: il percorso avrebbe portato i bikers nei vari centri storici franciacortini, la novità sarebbe stata l’entrata nel paese di Rovato, capitale della Franciacorta, dove l’amministrazione comunale, credendo nella nostra idea, aveva già messo in campo tutta la sua disponibilità. 

 

Nel pacco gara era presente per tutti una bottiglia di bollicine della cantina La Fiòca, per valorizzare ancora di più il nostro territorio, facendo assaggiare uno dei suoi prodotti. Il solito teatro Mucchetti con a capo Alessandro Cadei e il suo Staff era pronto ad ospitare nella struttura il Risto Party che accoglie tutti gli atleti e le loro famiglie prima, durante e dopo la gara.

 

 

Tutto era pronto anche nei vari comuni che ci avrebbero dato la possibilità di transitare nel loro territorio; colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione del comune di Adro con l’assessore Patrizia Galli e il Sindaco Paolo Rosa che ci ospitava per il terzo anno consecutivo, tutti i volontari delle varie associazioni sempre in prima linea per prestare il loro servizio e mettere in sicurezza il percorso e tutti i bikers che ci hanno sempre dato fiducia.

 

Invece alle ore 00:50 del 23 febbraio arrivò la telefonata che ci annunciò l’impossibilità di poter effettuare la manifestazione a causa del rapido diffondersi del Coronavirus.

 

Mi sono chiesto più volte, perché proprio a noi? Perché proprio ora? Non si può aspettare ancora un giorno? 

Con il senno di poi però, vi dico la verità, nonostante la grande delusione per tutte le forze messe in atto per rendere tutto unico e speciale, è andata bene così. Il grande movimento di bikers e famiglie, avrebbe portato tutti sotto lo stesso tetto aumentando la possibilità di contagio.

 

 

Lunedì, ripercorrendo quelle strade, mi sono rattristato nel vedere la piazza di Rovato ancora deserta o l’autostrada A4, forse la più trafficata d’Italia, completamente vuota a causa dell’azione da settimane del Coronavirus. Osservando questi paesaggi desolati ci si rende conto di quanto sia importante per noi la libertà di muoversi, di scorrazzare con la nostra bike in lungo e in largo in questo angolo di terra così speciale.

 

 

Noi ci faremo trovare pronti per febbraio 2021. Voi restate sintonizzati nei prossimi mesi per avere tutte le informazioni.

 

Grazie a tutti.

 

Altre News