Cape Epic #3: Colpo degli Specialized. KO ai Cannondale. 2 squadre Trek Selle San Marco nella top ten.

Tappa ai Canyon che insieme agli Specialized hanno attaccato fin da subito. Poi la squadra di Kulhavy ha forato per la terza volta in 2 giorni, ma alla fine è andata bene. Bravi anche i 4 ragazzi dei due squadre del team Trek Selle San Marco. Massimo Debertolis consolida la leadership tra i Masters.

Worcester (Sudafrica): Il campo tendato della Cape Epic, posizionato presso l'Arabella Wine Estate di Robertson, questa mattina all'alba ha ospitato per la terza ed ultima volta la partenza della gara a tappe che in questi giorni ci sta regalando molte emozioni. Alle 7:00 come da programma è partita la terza tappa, la più lunga perché misurava 122 chilometri ma non la più dura, infatti il dislivello che dovevano affrontare i concorrenti era di "soli" 1.800 metri ma con nelle gambe già 236 chilometri.

 

 

Una tappa sulla carta ideale per mantenere la maglia gialla di leader che come sapete indossavano i Cannondale Manuel Fumic e Henrique Avancini ma oggi al via sotto un cielo scuro e coperto c'era un Jaroslav Kulhavy con il dente avvelenato, dopo le due forature di ieri. Il ceco è in forma e il suo compagno di squadra (Specialized Investec Songo), l'americano Howard Grotts fino ad ora è riuscito a tenere il suo passo. 

 

 

All'inizio c'erano 3 salite e lì hanno attaccato proprio gli Specialized e Alban Lakata con il suo compagno Kristian Hynek che in sella al prototipo della full di Canyon. Il campione del mondo marathon e il ceco sono due "diesel" e più la tappa è lunga e più aumentano le loro probabilità di mettersi in luce. I quattro dopo meno di 30 km sono rimasti da soli al comando e al primo Water Point, quando si era pedalato per 1 ora e mezza le due coppie al comando avevano già un vantaggio superiore di due minuti sul gruppo composto da 7 squadre.

 

 

Dentro c'erano le maglie gialle dei Cannondale che capivano di rischiare di perdere la maglia ed avevano tutto l'interesse a tenere altro il ritmo. Al loro fianco c'erano anche Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner (Trek Selle San Marco 2) e Johnny Cattaneo con il colombiano Luis Mejia (Wilier Force 7C).  mentre dopo un minuto transitavano anche Samuele Porro e Damiano Ferraro (Trek Selle San Marco).  

 

 

 

Davanti c'era un tacito accordo, a Voi la tappa (Canyon) a noi la maglia gialla (Specialized). "Jarda" che i telecronisti sudafricani hanno definito lo "Czech Express", si è messo a fare un ritmo folle spingendo con le sue lunghe leve sui pedali della sua Specialized Epic, insieme a Grotts e ai Canyon hanno così incrementato notevolmente il vantaggio, diventando nuovi leader virtuali.

 

Dopo 70 km, prima della salita più dura di giornata (Penn Hill), le due coppie al comando passavano con un vantaggio inimmaginabile prima del via, quattro minuti e mezzo sul gruppo nel quale erano riusciti a rientrare Porro e Ferraro mentre si erano staccati i Wilier Force 7C.

 

 

Colpo di scena, affrontata la discesa dalla montagna, il tratto tecnico e anche l'ultimo punto di assistenza, quindi a circa -30km dal traguardo, davanti per la terza volta in due giorni gli Specialized si dovevano fermare a causa di una foratura. Semaforo verde per i Canyon che dopo 4 ore 17' e 14'' si presentavano da soli al traguardo di Worcester, grande festa per Alban Lakata e Kristian Hynek.

 

 

Si è dovuto aspettare solo 1 minuto a 11'' per vedere arrivare gli Specialized Jaroslav Kulhavy e Howard Grotts che nel finale hanno pedalato come due forsennati visto che in palio c'era la maglia di leader che sono riusciti a conquistare meritatamente.

 

 

I Cannondale Fumic e Avancini da dietro hanno fatto di tutto per ridurre il gap, facendo fuoco e fiamme nel finale ma inutilmente. Hanno chiuso al terzo posto arrivando al traguardo con un distacco di 5' 47'' e così hanno perso la maglia e così domani saranno gli Specialized a partire con la maglia gialla e con un vantaggio di 2' e 12''.

 

 

Bella gara da parte di entrambe le squadra Trek Selle San Marco che per la prima volta insieme sono riuscite a centrare la top ten. Bravi Casagrande e Rabensteiner settimi, dopo aver cambiato una ruota, nel finale hanno sorpassato i loro compagni di squadra Ferraro e Porro, giunti ottavi. Ora entrambe le squadre sono tra le prime dieci anche nella topo ten, ottava la squadra 2 (+21'19'')e nona la 1 (+26'19'').

 

 

Fabian Rabensteiner: "Peccato per oggi, stavamo bene tutti due oggi e abbiamo lanciato un attacco insieme ai Cannondale ma poi Michele ha preso un sasso sul posteriore e ha forato. Siamo riusciti a ripararlo con due Dynaplug e due bombolette di co2. Purtroppo un buco era vicino al cerchio e così la gomma non teneva al 100%. Per questo ci siamo fermati al box per cambiare la ruota. Anche oggi abbiamo fatto gli ultimi 40 km da soli per fortuna che spingevamo ancora bene anche se c'era vento contrario."

 

 

Damiano Ferraro: "Oggi io stavo bene bene, Samuele invece faceva fatica da subito. Siamo comunque riusciti a rientrare sul gruppo inseguitore e rimanere lì fino ai -30. Peccato per i nostri compagni perché potevano salire sul podio se non bucavano".

 

 

Ieri Hermida aveva detto che Purito Rodriguez era un "warrior" ed aveva ragione, nonostante il braccio gonfio all'inverosimile dopo le 3 cadute di martedì nonostante tutto non si è rotto nessun osso e stamattina i due sono partiti regolarmente chiudendo la tappa in 33sima posizione.

 

CATTANEO PARTE FORTE MA UNA DOPPIA FORATURA...

 

Cosa è successo a Johnny Cattaneo? Ce lo ha raccontato il rider di Santa Brigida che ha chiuso la tappa al 36° posto: "Era tutto come sperato. Verso il 55esimo km ho avuto una foratura lenta sull'anteriore, da riparazione con fast + bomboletta di Co2. Arrivato al terzo Box assistenza ho visto che la gomma era nuovamente sgonfia così ho sostituito la ruota anteriore. Ripartiti e rientrati sul gruppetto dalla 14esima posizione, altra doppia foratura da Dynaplug e aria. Questa volta le bomboletti di co2erano finite. Quindi pompetta!"

 

 

MASTERS

Massimo Debertolis insieme al suo compagno di squadra, il ceco Ondrej Fojtik consolida la leadership tra i Masters. Ora i due del team Wilier Force 7C hanno 13 minuti di vantaggio sugli australiani Adams e Clark. "Abbiamo gestito bene la gara restando nel gruppetto di testa. Abbiamo attaccato più o meno l'ottantesimo km riuscendo a prendere un po' di vantaggio vincendo anche oggi la tappa."

 

 

 

La tappa di giovedì

La quarta tappa, sarà l'ultima di quelle lunghe. Si lascerà Worchester arrivando a Wellington dopo 111 km.

 

 

Ordine d'arrivo 3° tappa MEN

1. Alban Lakata (CZE) - Kristian Hynek (AUT) | Canyon Topeak 4:17.14,1 

2. Jaroslav Kulhavy (CZE) - Howard Grotts (USA) | Investec Songo Specialized +1.11,3 

3. Manuel Fumic (GER) - Henrique Avancini (BRA) | Cannondale Factory Racing +5.47,3 

4. Simon Stiebjahn - Tim Bohme (GER) | Bulls 2 +8.30,8 

5. Nicola Rohrbach (SVI) - Daniel Geismayr (AUT) | Centurion Vaude +8.34,4 

6. Frans Claes (BEL) - Markus Bauer (GER) | Kulu Manzi Project +8.38,0

7. Francesc Guerra Carretero (SPA) -  Luis Leao Pinto (POR) | Buff Scott +10.52,2

8. Fabian RabensteinerMichele Casagrande | Trek Selle San Marco 2 +12.01,3

8. Damiano Ferraro - Samuele Porro | Trek Selle San Marco 1 +12.41,6

10. Miguel Muñoz Moreno - Enrique Morcillo Vergara (SPA) | Buff Scott +13.31,6 

 

23. Joseph De Poortere-Emelien (FRA) - Andrea Righettini (ITA) | Eric Fravre MTB Racing +56.05,5 

36. Johnny Cattaneo - Louis Meija (COL) | Wilier Force 7C +1:43.07,5 

 

Ordine d'arrivo MASTER

1. Wilier Force 7C | Massimo Debertolis -  Ondrej Fojtik (CZE) 4:45.44,8

2. Mornington Cycles / TRush | Brad Clarke - Rohin Adams (AUS) +2.07,7

3. CST Sandd A. Eagle AAZ | Bart Brentjens (OLA) - Abraao Azevedo (BRA) +2.31,0 

 

 

 

Photo: © zooncronje - cape epic | Alessandro Luise (Wilier) | Michele Mondini (Trek Selle San Marco | Cannondale)

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