VALSESIA E CARONI SUPERSTAR A CERRO MAGGIORE

Il Master Garbo/GM Ceramiche sposta  l’obbiettivo  su Cerro Maggiore (MI) per una gara inedita ma colma di significati sportivi e morali. Ricordare Orfeo Pivotto con l’ennesimo Memorial  è uno di questi. Un altro motivo più che valido è quello lodevole di devolvere le iscrizioni ai locali ragazzi down perché così si costuma da queste parti , dove gli amatori  sono abituati a guardare con ottimismo un processo di crescita che mira alla condivisione . Ed è  con questo chiodo fisso in testa che l’organizzatore Carmine Catizzone e la “sua” Garbagnatese  fanno  partire la gara per poi assistere alla  grande vittoria di Emilio Caroni  superstar.  Nessuno riesce a far sentire il fiato sul collo al mastro artigiano di Arluno che anche oggi stritola tutta l’agguerrita categoria dei veterani,  che rimane stesa al tappeto come un pugile suonato per i fendenti micidiali che  questo folletto porta a raffica, a cui solo  Alessandro Monetta abbozza una sternua resistenza.

 

Più equilibrato è stato  il match  dei  senior  dove sono in parecchi a candidarsi per la vittoria con Gabriele Guidali, Claudio Pivotto e Marchino Colombo che si confermano in crescita per forma e vivacità dimostrandosi avversari temibili di Mirko Pinton, che con personalità e tecnica cristallina vince con una volata lunga un giro, il tutto davanti ai suoi numerosi supporter. Anche i super “A” si dimostrano un bel gruppo, ma devono riconoscere a Lucio Pirozzini il ruolo di leader maximo, il quale ha deliziato il numeroso pubblico con un’azione delle sue e se n’è andato in beata solitudine raccogliendo così un’altra perla da alloggiare nel suo capiente  scrigno, lasciando a Franco Buttò e Aldo Allegranza i metalli meno nobili. Più o meno la stessa scena la si vede anche nei  super “B” con  Claudio Guernieri , Vincenzo Vezzoli e Antonio Garbo che con gli anni invecchiano  ma s’impreziosiscono  come un vino doc. Bellissima la loro  gara ma sul finale è stato il sempr’eterno Guarnieri a menare la danza dell’ultimo giro, per quel tanto che basta ad  alzare le mani  sul traguardo davanti allo squalo di Mornago Vinvenzo Vezzoli  fra applausi a  scena  aperta. Gli stessi che salutano l’arrivo dello Junior Mamo Pagani che pennella un’altra prova colma di gloria che sancisce una forma già buona.

 

La mega gara  di Gianluca Pivotto è stata un lampo che ha illuminato tutta Cerro e  con questi chiari di luna i suoi avversari, oggi Luca Camarella e Mattia Lunardi possono  solo sperare in un improbabile calo del forte  figlio d’arte che sta facendo impallidire la sua categoria da molto tempo,  esattamente come il debuttante Edoardo Beltrami, autore di una bella prova che ci dice molto e ci fornisce delle indicazioni,  una di queste è che si trova in una condizione psico-fisica eccellente. Il più grande spettacolo dopo il big bang è stata però la gara dei gentleman con due titani in pool, Massimo Valsesia e Angelo Tosi che scattano dai blocchi come due dardi lanciati dall’arco di Ulisse  e hanno viaggiato alla stessa velocità per un quarto di gara ma, quando Valsesia ha deciso  che era giunto il momento di accelerare, lo fa con  veemenza e guadagna prima dieci  poi dodici e infine una ventina di secondi che gli consentono di  conficcarsi nel bersaglio pieno con tutto il suo peso specifico per dedicare la gara a suo padre Franco, che oggi avrebbe festeggiato il compleanno ma purtroppo è deceduto molti anni fa senza poter vedere  il figlio prediletto vestito di tricolore.

 

Sempre meglio Janine Jackson nell’emisfero femminile “A”  che con la vittoria ci sta prendendo gusto, e ancora sugli scudi anche l’altra madame , quella “B”, che porta l’aristocratico nome di Barbara Fanchini che col tricolore ci sta proprio bene, a cui solo Simona Etossi, oggi seconda,  potrebbe toglierle il sonno. Bene i nostri primavera che stanno crescendo, stanno studiando e dovranno costruirsi i un futuro ma in quello sportivo sono già diplomati, come Michelino Gelli che ha la meglio su Richy Rimoldi e Luca Bergamelli. Signorile la premiazione al cospetto del Presidente Provinciale  Fabrizio Scaramuzzi e il vice Mario Chiozzi, che hanno  vestito i “loro” campioni provinciali scatenando applausi convinti. Gli stessi che hanno  ricordato  Orfeo Pivotto, un monumento dell’Udace che nessuno riesce a dimenticare, come nessuno dimentica Angelo Gizzi che ci lasciato lo scorso anno e che  amministratori locali attenti e sportivi come il vice sindaco Teresina Rossetti e i delegati allo sport Giovanni Cozzi e Cristina Zagnoni hanno deciso di  ricordarlo ancora  qualora volessimo tornare a Cerro Maggiore, una roccaforte di persone per bene che  con semplicità e generosità ci stanno vicino quando di mezzo c’è lo sport che incontra la solidarietà.

 

© Pianeta Mtb di Alexis di Bertoni Aldo Tutti i diritti riservati. Questo articolo non può essere copiato o riprodotto con altri mezzi senza una licenza concessa dall'autore. La riproduzione pubblica di questo articolo, in tutto o in parte, con qualsiasi mezzo, senza l'espressa autorizzazione scritta dall'autore, è vietata.

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