Oggiona S. Stefano (VA) - Quando un uomo come Orfeo Pivotto se ne va, e così improvvisamente, di colpo ci si rende conto di chi l’Udace e il ciclocross hanno perso. Come i grandi uomini, Orfeo lascia scolpita una data che ti resta conficcata nella memoria, 9-03-2005 e il giorno dopo, tutti abbiamo cominciato a capire quanto valeva quest’uomo e cosa abbiamo perso. Nessuno qui lo ha dimenticato, specialmente Silvano Migliorini e la Clamas Team di Claudio Masnaghetti , al quale piace ricordare Orfeo come un atleta di valore dal pensiero pulito e il dialogo essenziale che andava dritto al cuore. Con questi presupposti parte la gara di Oggiona S. Stefano, sesta prova del Master Garbo /GM Ceramiche e nonostante il maltempo, che ha inginocchiato l’Italia, ben centotre amatori spillano il numero rivolgendo lo sguardo al cielo perché sanno che da qualche parte Orfeo ci osserva.
Partono i Cadetti/Junior ed è subito spettacolo perché Roberto Barone, Junior di belle speranze, scatena l’inferno e se ne va, incollato alla sua superiorità schiacciante alla quale solo Massimo Pagani e Luca Testa hanno cercato in qualche modo di porre un argine. E’ stato abile e scaltro Gianluca Pivotto, Cadetto, a seguire il leader degli Junior per qualche giro, prima di liberarsi del diretto avversario Luca Camarella, scavare un bel divario e vincere l’ennesima gara dal sapore particolare, da incorniciare in nome di suo padre Orfeo. Gara da applausi quella dei Senior, con Mirko Pinton prim’attore, che ha saputo tenere alto il ritmo per tutta la gara, mai una sbavatura, sempre concentratissimo e a suo agio su un terreno pesantissimo. Si è liberato di quel Gabriele Guidali che già tante soddisfazioni si sta prendendo nei cross e su strada. Terzo Claudio Pivotto, ancora in fase di rodaggio ma, si sa, da ragazzo intelligente la sua forma da ciclocrossista puro la centra a Gennaio, quando serve.
Fiori anche per il Veterano federale Gianluca Longoni, la cui vivacità fisica lo porta a primeggiare su Luca Luraghi e Ale Monetta, mentre quella intellettuale a farsi voler bene da tutti. La gara di tutte le gare è stata quella dei Gentleman, e finalmente Angelo Tosi rompe la maledizione salendo in cattedra fra applausi e incoraggiamenti. Spettacolare il suo duello col tricolore Massimo Valsesia, con capovolgenti di fronte a ogni giro causa noie meccaniche per Tosi e fuoriuscita di pista per Valsesia (gomme dure?) che comunque a fine gara, da galantuomo quale è, riconosce la superiorità dell’illustre avversario, ma, ne siamo certi, questi due ci delizieranno per tutta la stagione, se non altro perché entrambi si nutrono di vittorie. Meno di un giro per far sua la gara, tanto è bastato al Super “A” Lucio Pirozzini per agguantare un vantaggio consistente per poi fare quello che vuole, anche sorridere a chi lo acclamava da bordo campo. Troppo il divario tra lui e chi lo segue a ruota, in questo caso Giuseppe Basso e Franco Buttò.
Più equilibrato è l’ago della bilancia dei Super “B”, dove un buon Vincenzo Vezzoli ha lottato come un leone per almeno metà gara contro il più giovane rivale Claudio Guarnieri, che ci teneva a onorare l’amico Orfeo Pivotto col quale ha battagliato per una vita intera, mentre chiude il podio Gianpaolo Rizzotto. Nell’emisfero femminile “B”, Barbara Fanchini ha interpretato una garona col piglio dell’attrice protagonista ed ha incantato il numeroso pubblico che ha applaudito anche chi inseguiva, nella fattispecie SuperSimo Etossi che era lì a breve distanza. Fra le Donne “A” è stata Mariaelena Mastrolia, un fisichino da modella e un faccino da squow pelle di Luna, sempre sorridente, a dominare senza neanche dannarsi l’anima, visto che a inseguire c’era Janine Jackson, alla sua quinta gara di cross e priva d’esperienza ma piena d’entusiasmo e voglia di vivere; la stessa che coinvolge i baby, che ancora una volta vedono sugli scudi Bertrami Edoardo (Debuttanti) e i Primavera Gelli Michele e la “mondina” Gloria Manzoni, molto più forte di suo padre Paolo.
In sede di premiazione, il giovane Sindaco Andrea Malnati ha detto a chiare lettere che gente come Silvano Migliorini va aiutata, non tanto per l’idea di sport in generale ma per i valori che il mondo amatoriale sa esaltare , come quello di ricordare un amico fraterno come Orfeo Pivotto, parole che mamma Lina Pivotto, visibilmente commossa, apprezza e che il popolo Garbo/GM Ceramiche accetta nella convinzione che sia quasi un dogma e che anche Orfeo, da qualche angolo di Paradiso ha ascoltato.