Al Crocodile Trophy Urs Huber in difficoltà e perde la maglia

Tappone di 189 chilometri e il caldo, le forature e la distanza hanno messo in difficoltà Huber, mentre l' olandese Boelen vince la tappa

Mt. Mulgrave (Queensland - Australia): Sembrava imbattibile eppure oggi il campione svizzero marathon Urs Hüber, vincitore delle due ultime edizioni del Crocodile Trophy e che dopo cinque tappe sembrava destinato al tris senza grandi problemi, oggi nel tappone di 189 chilometri che ha portato la carovana da Mt. Mullingan a Mt. Mulgrave, è andato in crisi. Come tanti altri ha forato e non ha potuto ristorarsi con acqua, sali e zuccheri. Ad esempio oggi Steve Petre ha rotto la catena, l' australiano Brad Davies ha forato 5 volte mentre il coreano Chang Min Park ha preso un colpo di sole.

Poteva succedere in qualsiasi tappa ma in quella di oggi, ossia la più lunga di tutto il Crocodile, è  successo che i camion che portavano bevande e gel energetici ai ristori, sono rimasti bloccati sul fiume Mitchel ed hanno avuto bisogno dell' assistenza di altri mezzi uscire dall' acqua. Il fatto ha fatto  infuriare i corridori che in gara sono rimasti stupiti nel non vedere i punti di ristoro. Risultato finale della giornale è stato, tappa e maglia di leader all' olandese Jeroem Boelen, ossia l' unico corridore in grado di impensierire Hüber.



La corsa era iniziata male dopo 15 chilometri c' è stata una caduta che ha coinvolto due belgi, poi al trentesimo chilometri c'è stato l' attacco degli austriaci René Haselbacher e Josef Benedseder affiancati dal belga Kevin Hulsmans. I bikers hanno poi dovuto sorpassare il fiume Mitchel che aveva anche un forte corrente, scendendo dalla bici. L' unico che è riuscito a sorpassarlo in sella è stato Boelen e così si messo a rincorrere i 3 fuggitivi. Poi c'è stato un colpo di scena quando l' olandese è riuscito ad agganciare la testa della corsa, i 4 improvvisamente si sono trovati la strada sbarrata di un cancello di un recinto per il bestiame.

Hanno perso tempo e così Hüber è riuscito a rientrare. Boelen che quando mancavano ancora 150 km ed era in fuga con altri 3 corridori, si è visto sfuggire l' opportunità di prendere tanti minuti di vantaggio sullo svizzero. Per lui era come se la corsa riprendesse per la seconda volta. Aveva ancora a fianco Hüber ma il colpo di scena era dietro l' angolo. A 60 chilometri dal traguardo, la gomma dello svizzero ha cominciato a sgonfiarsi.

Aveva già usato il fast, quando dopo 15 minuti di gara aveva bucato. Adesso il fast non teneva più e così è stato costretto a fermarsi per sistemare la foratura. A quel punto scattavano Boelen e Benedseder che però non riusciva a tenere il ritmo dell' olandese che andava a vincere in 6:07:05, precedendo di 6'21'' l' austriaco e di 11' 10'' Hüber e di conseguenza togliendogli la maglia di leader. Boelen ha ora 7' 25'' di vantaggio su Hüber, una cosa inimmaginabile fino a ieri sera.

I cinque italiani in gara: Miglior piazzamente dall' inizio della gara per Pio Tomasetig (7:57:58 - Danieli team) che oggi ha chiuso al 37° posto, sempre primo a tagliare il traguardo tra gli M3, 47 esimi assoluti con il loro tandem Sebastian Favaro e Daniele Modolo (nella fotografia a sinistra), quindi Gianni Banterla e Nicola Gianfranceschi tagliavano il traguardo insieme (63esimi).


Domani tappa di 151 chilometriv fino a Laura, località abitata da 80 aborigeni.

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