Tom Pidcock è Campione del mondo di ciclocross. È il Superman delle due ruote

Fayetteville (Arkansas): All'edizione 2022 dei Campionati del mondo di ciclocross prima di spegnere i riflettori dopo tre giorni di gare con 18 medaglie in palio, restava l'appuntamento più atteso dagli appassionati di ciclismo a 360°. Alle 14:30 degli Stati Uniti, le 21:30 in Italia, era programmata la sesta ed ultima gara, quella elite maschile che registrava la presenza di 36 corridori provenienti da 14 nazioni.

 

 

Purtroppo, non c'erano azzurri perchè l'unico convocato (Jacob Dorigoni) insieme ad altri sei corridori della nazionale è rimasto bloccato in Olanda in seguito ad un caso di positività al Covid-19. Molti si aspettavano che partecipasse anche Filippo Fontana ma quest'ultimo ci ha spiegato bene perchè la nazionale è stata impossibilitata a convocarlo (problema legato ai vaccini).

 

UNO SOLO DEI 3 EXTRATERRESTRI

A Fayetteville all'interno del Centennial Park tutti i riflettori erano puntati sul britannico Thomas Pidcock, l'idolo degli appassionati di tre discipline: ciclocross, mountain bike, strada. Mancando il campione del mondo in carica Mathieu Van der Poel per infortunio e per scelta strategica l'asso belga Wout Van Aert (ha dato priorità alla preparazione su strada), il 22enne inglese è stato dato per favorito da tutti i bookmakers.

 

Grafica ©UCI

 

IL PESO DEI PRONOSTICI SULLE SPALLE DI PIDCOCK

In caso di vittoria «Pidders» avrebbe inserito in bacheca un altro trofeo di quelli che pochi hanno a casa. Campione del mondo under 23 in mountain bike, campione del mondo di e-mtb, campione olimpico, campione del mondo di ciclocross juniores ma anche Under 23. Pidcock oggi in Arkansas poteva indossare per la terza volta la maglia iridata nel ciclocross con un risultato storico, poteva diventare il primo corridore del Regno Unito a diventare campione del mondo di ciclocross nella categoria elite.

 

 

Tutte ipotesi perchè le corse si vincono tagliando il traguardo per primi, non discutendone al bar. L'avversario che Pidcock temeva di più era ovviamente il fiammingo Eli Iserbyt, vincitore della Coppa del Mondo e corridore che nell'ultima gara (Hoogerheide) prima del mondiale l'aveva battuto.

 

 

E sapeva che non poteva sottovalutare nemmeno il percorso. C'era da spingere perchè aveva il fondo compatto e asciutto e senza particolari difficoltà tecniche tranne una scalinata da fare a piedi, un errore poteva costare la vittoria finale. E in ultima analisi, le ultime tre gare a Fayetteville erano state decise tutte con una volata finale. Tanti pensieri per la testa di un ragazzo di 22 anni che prima del via avranno pesato come un macigno sulle sue spalle. 

 

 

 

LA GARA

Su un tracciato sul quale i corridori pedalavano ad altissime velocità e dove tutti sapevano che sarebbe stato quasi impossibile riuscire a fare la differenza, alla fine del primo giro, il venticinquesimo aveva un gap di soli 18 secondi dalla testa della corsa. Tom Pidcock ha aspettato  10 minuti e il secondo giro prima di prendere la testa della corsa, marcato a vista dai belgi. Dopo tre dei nove giri, si è vista una prima selezione, sono rimasti davanti in sette e un po' a sorpresa ha provato a mettere la testa davanti l'unico francese in fuga, Clement Venturini.

 

 

L'ATTACCO

Nel quarto giro in sella alla sua Pinarello Crossista l'inglese ha dato uno strappone alla corsa tirando il collo allo squadrone belga. Una di quelle rasoiate che fanno male e incendiano i muscoli degli avversari. Pidcock ha iniziato il quinto dei nove giri con sei secondi di vantaggio su Eli Iserbyt, con gli altri staccati.

 

 

Chi pensava che l'inglese rallentasse per recuperare dallo sforzo fatto, si è sbagliato perchè sugli strappi «Pidders» ha continuato a spingere forte sui pedali.

 

Photo ©Getty Images - Cicli Pinarello

 

A -2 giri dalla conclusione il cronometro ci ha fatto capire di che portata è stata l'azione di Pidcock, è passato sotto il traguardo con più di mezzo minuto di vantaggio su tre belgi (Iserbyt, Sweeck, Vanthourenhout), l'olandese Van der Haar e il francese Venturini. Tom si ricordava cosa gli fosse successo domenica scorsa a Hoogerheide, anche in Olanda era andato in fuga ma nell'ultimo giro Iserbyt l'aveva ripreso. Lui però non ha rallentato, impressionante nei tratti in salita dove continuava a spingere forte.

 

COME SUPERMAN, IL SUPER EROE DEI FUMETTI

Photo ©UCI Cyclo Cross

 

È così che Thomas Pidcock a soli 22 anni, tagliando il traguardo imitando Superman, è diventato il nuovo campione del mondo di ciclocross nella categoria elite. Il primo corridore della Gran Bretagna ad indossare la maglia iridata nella categoria regina del ciclocross, disciplina che ha iniziato ad assegnare le maglie nel lontano 1950. L'unico altro ciclista con il passaporto britannico ad essersi messo al collo un'altra medaglia (argento) è stato sempre lui, nel 2020 in Svizzera a Dübendorf.

 

Dietro non è rimasto che lottare per l'argento e il bronzo, medaglie che se le sono giocate il campione d'Europa, l'olandese Lars Van der Haar e il vincitore della Coppa del Mondo, il belga Eli Iserbyt. I due hanno concluso nell'ordine.

 

COSA HA DETTO PIDCOCK

Photo ©UCI Cyclo Cross

 

«Gara super dura, percorso molto asciutto e veloce e quindi tattico. Soprattutto il Belgio ha fatto gara tattica. Sono arrivato qui con i piano ben preciso e alla fine il piano si è avverato, anche se non è stato facile. Ho dovuto passare una settimana chiuso in albergo e lì la tensione era altissima.» Questo il commento del neo campione del mondo mentre Van der Haar ha detto «È stata una stagione bellissima. I primi due giri è stata dura tenere la testa del gruppo e quando Tom è partito ero troppo indietro per recuperarlo, a quel punto ho gareggiato per la medaglia d'argento.»

 

ORDINE D'ARRIVO

1. PIDCOCK Thomas | Gran Bretagna 1:00:36

2. VAN DER HAAR Lars | Olanda +30

3. ISERBYT Eli | Belgio +32

4. VANTHOURENHOUT MichaelLap 9 n°611, 6:47, 6:44, 6:52, 6:42, 6:46, 6:53, 6:44, 6:46, 7:00 1:01:28 +52

5. VENTURINI Clement | Francia +57

6. AERTS Toon | Belgio +1:02

7. ADAMS Jens | Belgio +1:06

8. SWEECK Laurens | Belgio +1:16

9. KUHN Kevin | Svizzera +1:36

10. SOETE Daan | Belgio +1:44 

IL MEDAGLIERE

Olanda 2 oro, 4 argento, 2 bronzo

Belgio 1 oro, 2 argento, 2 bronzo

Gran Bretagna 2 oro, 1 bronzo

Svizzera 1 oro

Italia 1 bronzo


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