Al Campionato del mondo di ciclocross i belgi bastonano Mathieu Van der Poel. 6° Bertolini!

Wout Van Aert a soli 23 anni ha vinto il terzo mondiale consecutivo. Bronzo per MVDP. Gara sofferta quella dell'orange che tra 1 mese passerà alla Coppa del Mondo in mountain bike. Grandissima prestazione di Gioele Bertolini.

L'edizione 2018 dei campionati del mondo di ciclo clocross si è conclusa nel tempio di Valkenburg con la gara riservata alla categoria regina, quella degli èlite. Ci troviamo nel Limburgo, il profondo sud dell'Olanda, una striscia di terra tra il Belgio e la vicina Germania.

 

 

Marco Aurelio Fontana sul suo sito ha scritto che sul Cauberg gli organizzatori hanno allestito per l'occasione un percorso da Formula 1, roba possibile solo da quelle parti. "Terreno misto tra burro e canali da moto, radici e controtendenza. Una cosa disumana ma allo stesso tempo troppo cool!!!

 

 

La prima parte è tutta guidata e puoi permetterti di incrociare le linee ma una volta arrivati alla discesa principale puoi solo prendere il canale giusto altrimenti sei per terra. Si risale abbastanza dolcemente ma il terreno è molto lento quindi si "rema" un casino. Poi ancora un bel guidato con altre contropendenze e tratti a piedi per poi arrivare in alto, stremati, per la zona partenza e arrivo dove hanno costruito una struttura enorme apposta per la gara. Formula 1 insomma, roba che detto sinceramente non si vede in NESSUN evento di MTB di qualsiasi tipo".

 

 

A tutto questo aggiungete la grandissima passione che c'è da queste parti per il ciclocross che come conseguenza porta un tifo da stadio con i fans che pagano per vedere lo spettacolo. Pensate che il biglietto per le due gare di oggi costava 27,50 euro.

 

Cosa mancava? Agli stranieri niente, agli "orange" invece il metallo più prezioso. In due giorni di gare, sono sempre saliti sul podio ma non sono mai riusciti a sentire il loro inno nazionale. Contavano nell'asso Mathieu Van der Poel, la stella che è in grado calamitare l'attenzione di tantissimi fans in giro per il mondo. Oggi a soli 23 anni MVDP sapeva che le sue gambe, dovevano sopportare anche l'enorme peso psicologico di vincere per tutta l'Olanda. E i numeri erano dalla sua parte, aveva vinto 26 delle 32 corse alle quali aveva partecipato.

 

 

La gara, che è un'altra storia rispetto ai racconti, è iniziata poco dopo le 15:05 con il cielo coperto e la temperatura vicina a zero gradi, le previsioni meteo annunciavano possibili nevicate, in effetti alla fine della prova corsa dagli under 23 erano scesi dei fiocchi di neve ma poi per fortuna hanno cessato di scendere. Mathieu Van der Poel ha fatto il suo dovere partendo come al solito come un razzo ma subito lo ha stoppato Wout Van Aert, l'unico in grado di metterlo in difficoltà sui campi di gara.

 

 

Non è un caso visto che il belga ha vinto le ultime due edizioni dei mondiali, correndo tra gli èlite ma con ancora l'età da under 23. La maglia arancio di Mathieu Van der Poel era circondata da quella azzurra del Belgio. A fianco come detto aveva Van Aert e se si girava vedeva solo divise azzurre. L'armata belga oltre ad accerchiarlo lo inseguiva. 

 

 

Quando nel secondo giro Van Aert ha iniziato a volare sul fango per MVDP la corsa ha iniziato ad essere tutta in salita, vedeva il belga allontanarsi e la pedalata iniziava ad essere pesante anche a livello psicologico, visto che veniva agganciato dall'altra maglia azzurro-cielo, quella di Michael Vanthourenhout. Quest'ultimo poi lo ha staccato, coprendo le spalle al suo compagno che era in fuga. Tutti hanno capito che nemmeno un colpo di scena avrebbe potuto aiutare l'asso di casa e Van Aert era lanciato verso il terzo titolo mondiale consecutivo.

 

 

A quel punto della gara MDVP a capito che non era la sua giornata e che almeno doveva portare a casa una medaglia di bronzo, il rischio infatti è che lo riprendesse anche Toon Aerts. Alla fine Wout Van Aerts è andato a prendersi la terza medaglia d'oro consecutiva, mentre Michael Vanthourenhout si è portato a casa quella d'argento.

 

 

Finale thrilling tra MVDP e Toon Aerts che nel frattempo l'aveva agganciato. In palio non solo la medaglia di bronzo, ma anche il minimo sindacale che i tifosi si aspettavano dal loro campione che da Santo Stefano aveva dominato tutte le gare di ciclocross.

 

Un mix tra orgoglio e classe hanno fatto la differenza e così Mathieu Van der Poel è riuscito ad acciuffare il terzo posto riusciendo a seminare il belga. E nella foga della rimonta ci è mancato poco che riprendesse anche Vanthourehout. Comunque grande Belgio, ha piazzato 6 suoi ragazzi tra i primi 10.

 

 

Ordine d'arrivo

1 Wout Van Aert (BELGIO) 1:09:00
2 Michael Vanthourenhout (BELGIO) +02:13
3 Mathieu Van Der Poel (OLANDA) +02:30
4 Toon Aerts (BELGIO) +03:16
5 Lars Van Der Haar (OLANDA) +04:29
6 Gioele Bertolini +04:42
7 Tim Merlier (BELGIO) +04:56
8 Laurens Sweeck (BELGIO) +05:21
9 Daan Soete (BELGIO) +05:30
10 Steve Chainel (FRANCIA) +05:51

 

Tutti gli spettatori che erano sul percorso si sono poi spostati verso il palco delle premiazione e sotto c'era una folla immensa che sventolava le bandiere, cantava, mangiava wurstel e beveva l'immancabile birra. Ma c'è anche chi ...preso da un raptus....si è spogliato ed in mutande ha voluto provare se si scivolava veramente con tutto quel fango sul percorso... Anche questo è stato Valkenburg!

 

 

ORA MVDP PENSA ALLA MTB

Terminata la stagione del ciclocross con la sua gara più importante ora MVDP si concentrerà sulla Coppa del Mondo XCO. Nei mesi scorsi ha detto chiaramente che il suo obiettivo è andare alle olimpiadi di Tokio 2020 e che quest'anno vuole partecipare a tutte le prove della World Cup.

 

 

Gli resta poco tempo per riposarsi perché si partirà il 10 marzo da Stellenbosch, sul percorso che sabato hanno già testato Nino Schurter ed altri riders. Laggiù in Sudafrica sul percorso c'è un sacco di polvere e fa un gran caldo. Ne sa qualcosa Andreassen, nordico come MVDP, che lo ha sofferto.

 

IL VIDEO DELLA GARA DALL'INIZIO FINO ALLE PREMIAZIONI

 

 

GIOELE BERTOLINI HA UNO SPECIALE FEELING CON VALKENBURG 

Gioele Bertolini che con Valkenburg ha un bellissimo rapporto, visto che qui ha vinto due volte da under 23, l'ultima però il 23 ottobre 2016 su un percorso completamente asciutto, quindi in condizioni completamente diverse da quelle di oggi.

 

 

Ha avuto una bella partenza ed all'inizio del quarto giro è entrato nella top ten, una posizione sognata ma inimmaginabile alla vigilia, considerato il livello degli avversari. Il giro successivo si è trovato nel quartetto che lottava per il sesto posto, la situazione è diventata adrenalinica nei giri successivi quando si è visto che "Il Bullo" manteneva alto il ritmo ed alla fine, ha festeggiato proprio la sesta posizione finale a 4' 42'' da Van Aert. "Un sesto posto che per lui vale come una medaglia" questo il commento del CT azzurro Fausto Scotti.

 

Gioele Bertolini Valkenburg

 

GLI ALTRI RAGAZZI AZZURRI

Vista la posizione arretrata nella starting grid, Fontana e i Braidot avevano poche possibilità di emergere. Hanno pedalato insieme verso la trentesima posizione fino a quanto Luca Braidot non ha dovuto ritirarsi. Questi i loro piazzamenti finali a -2 giri: 29° Marco Aurelio Fontana, 30° Daniele Braidot. Il Prorider: "Sono contento di aver disputato questo Mondiale con una marea di persone e un percorso difficile da eguagliare nei prossimi anni. Chiaramente non sono felice per il risultato: avrei voluto far meglio, ma la posizione di partenza non mi ha aiutato e partendo nelle retrovie la gara è stata difficile. Ora spostiamo l'obiettivo e l'attenzione sui grandi obiettivi della stagione di mountain bike".

 

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