Il campione d'Italia xco tra gli elite è Gerhard Kerschbaumer. Strepitosa la sua rimonta.

Genova: L'aria del mare oggi ha porto bene a Gerhard Kerschbaumer una ragazzo d'oro e di poche parole, che si è presentato al Forte Begato a fari spenti, cioè senza fare dichiarazioni pre - gara e quindi non aveva i riflettori puntati come i gemelli Braidot e Marco Aurelio Fontana.

Oggi "Gery" ha pedalato più forte di tutti ed è riuscito a coronare un'altro suo sogno, quello di vincere finalmente la maglia di campione d'Italia tra gli elite. Gli altri sono quelli di vincere una tappa di Coppa del Mondo e di diventare campione del mondo tra gli elite.

Dopo una stagione da under 23 straripante, con il titolo mondiale e 3 maglie tricolori, il passaggio nella categoria maggiore, l'aveva messo in crisi. Una lunga crisi di risultati che l'aveva spinto a fine stagione a cambiare aria, passando dalla Bianchi al team Torpado Gabogas, pensando di andare in un ambiente più piccolo, ma che al tempo stesso doveva mettere meno pressione.

La scelta si è rivelata vincente perchè quest'anno a 26 anni,  dopo una stagione di alti e bassi, finalmente è riuscito a vincere il titolo italiano cross country nella specialità elite. E che vittoria, quella conquistata oggi sul Monte Peralto, pedalando  tra i forti genovesi con arrivo a quello di Begato, dal quale si vede il porto di Genova.

Gara ricca di colpi di scena, con "Gery" che parte forte, ma poi nella parte centrale della corsa, per problemi di stomaco rallenta. Sembrava l'ennesima corsa andata male, invece la luce si è riaccesa e nella parte finale di gara, è ritornato sotto i primi e li ha presi  tutti. Anche Luca Braidot che sembrava lanciato verso la vittoria.  

Vi ricordiamo il palmares di Kerschbaumer: nel 2009 campione italiano juniores, nel 2012 e 2013 tricolore tra gli elite. Quindi quella di oggi è la quarta maglia verde - bianco - rossa da quando corre nelle categorie agonistiche. Completa il podio Andrea Tiberi, oggi protagonista.

La gara

Partenza alle 15:30 in un caldo ed umido pomeriggio di 38 elite che dovevano darsi battaglia su un percorso lungo poco più di 5 chilometri, da ripetere sei  volte. Non c'erano ostacoli naturali, secondo alcuni era un tracciato old style, però comunque insidioso, e con un alto rischio di foratura, come era già successo nelle prime 3 gare della giornata. In palio, tutta una stagione, perché l'obiettivo di tutti è la maglia tricolore. Grande tensione prima del via. C'è chi deve dimostrare di essere ancora il più forte (Fontana) e i ragazzi più giovani che vogliono riportare la maglia a casa (Braidot Twins).

Alla fine del primo giro al comando c'erano Kerschbaumer e Tiberi, seguiti a brevissima distanza da Luca Braidot e Mirko Tabacchi con Daniele Braidot che era li vicino. Seguivano Fumarola, i "maratoneti" Porro e Rabensteiner e poi Casagrande.