ALAN HATHERLY REGALA UNO STORICO ORO AL SUDAFRICA NEL MONDIALE XCO. 6° LUCA BRAIDOT

Gara bella ed avvincente quella iridata corsa in quota ai quasi 2000 metri di Pal Arinsal. Anticipata di tre ore e mezza a causa dell'allerta meteo è stato un testa a testa finale tra Sudafrica (Hatherly) e Francia (Koretzky). Pidcock, terzo, non riesce a recuperare. Splendida prestazione di Aldridge, quarto. Gli italiani lottano, con Braidot sesto e Colledani dodicesimo, ma il podio sfuma.

di Andrea Sabbadin, dom 01 set 2024 13:18

Pal Arinsal (Principato di Andorra) - L'ultima gara del campionato mondiale mtb cross country 2024 è stata quella degli Uomini elite, anticipata alle 12:00 prima del diluvio universale annunciato. In base al programma oggi, domenica 1 settembre, si sarebbe dovuta correre oggi pomeriggio alle 15:30 ma con un colpo di scesa ieri sera, viste le previsioni meteo, l'UCI last second ha rivoluzionato gli orari delle partenze anticipandole tutte.

Dopo le sorprese della gara femminile, da quella maschile ci si aspettava di tutto. Favorito numero 1 Tom Pidcock, ma erano davvero tanti a potergli dare filo da torcere, su tutti il neo campione del mondo XCC Victor Koretzky, la sfida annunciata. Ma anche il dream team Cannondale con Charlie Aldridge, Alan Hatherley e Simon Andreassen. Noi speravamo in una gara ancora più splendente di quella di Martina Berta per Luca Braidot e Simone Avondetto.

PRIMO GIRO

Ancora una volta Tom Pidcock si dimostra un "lento partente" e dopo lo start si trova attorno alla 15esima posizione, mentre davanti spingono subito cattivi Luca Schwarzbauer e lo svizzero Filippo Colombo, ma lì con loro anche Nino Schurter, Mat Flückinger (operato domenica scorsa per l'appendicite), Alan Hatherly e Luca Braidot. Il gruppo rimaneva ben compatto con un ritmo elevato, ma non folle, c'era un po' di tattica nonostante la gara accorciata di un giro, 6 al posto di 7.

SECONDO GIRO

Il gruppo di testa rimaneva ben saldo e folto, anche se iniziava ad allungarsi un po', ma lì davanti Luca Braidot era sempre ben presente e attento a quello che succedeva. Pidcock iniziava la sua classica rimonta arrivando in nona posizione, mentre perdeva un po' terreno Nino che scendeva in quattordicesima posizione, giusto davanti al nostro Juri Zanotti.

Il ritmo davanti lo dettava Koretzky che sapeva di dover prendere più spazio possibile per evitare il rientro di Pidcock, ma alle sue spalle c'era la sagoma gigantesca di Charlie Aldridge, che non lo mollava neanche di un metro.

TERZO GIRO

La vera sorpresa di questo mondiale si chiama Charlie Aldridge, primo anno Elite e al terzo giro di questo mondiale ad Andorra è davanti al gruppo a tirare il collo al suo compagno di squadra Hatherly, a Koretzky e al nostro Luca, un quartetto che prende qualche metro di vantaggio su Pidcock, Azzaro e Schwarzbauer. Tra gli italiani molto bene Juri Zanotti che rimaneva attorno alla 20esima posizione, mentre giornata no per il campione europeo Avondetto che aveva un ritardo di oltre di 2'.

QUARTO GIRO

Al gruppetto di testa si aggiungevano Pidcock e Azzaro e il ritmo si alzava velocemente, con un attacco secco di Hatherly a cui rispondeva per primo Koretzky, con Pidcock, Azzaro e Aldridge che tenevano le ruote, mentre Luca Braidot fatica un po'.

QUINTO GIRO

La coppia Hatherly Koretzky sembrava avere davvero una marcia in più, soprattutto del principino Pidcock e prendeva il largo, mentre alle loro spalle la sfida tutta firmata UK tra Pidders e Aldridge si infiamma. I due non erano tanto lontani dal duo di testa, ma ci sono circa 10". Dietro Azzaro stringeva i denti per cercare di tenere la quinta posizione.

IL GIRO FINALE

L'ultimo giro iniziava con il sudafricano e il francese sempre in testa, mentre dietro Pidcock si alzava sui pedali per cercare di rientrare sulla testa della corsa, distante 14". Davanti iniziavano le schermaglie e gli attacchi, Koretzky si trovava così ancora una volta all'ultimo giro della gara più importante con un avversario scomodo per la vittoria.

Pidcock nonostante lo sforzo non riusciva a rientrare, anzi la coppia di testa sembrava prendere il largo.

Il francese prendeva la discesa davvero a una velocità impressionante e appena iniziava la salita lanciava un attacco di quelli che fanno davvero male, ma Hatherly non voleva saperne di lasciare la ruota di Koretzky, anzi subito dopo l'attacco di Victor si alzava sui pedali e lanciava il suo di attacco. Una stilettata potentissima che lasciava Koretzky un po' sulle gambe e apriva un gap di qualche secondo. Che ben presto diventavano ben 13" portando il Sudafrica vicinissimo al suo primo campionato del mondo XCO elite della storia.

Ed è storia! Alan Hatherly conquista il campionato del mondo 2024 XCO elite, secondo (ancora una volta in questo 2024) Victor Koretzky (+22''), mentre al terzo posto il super favorito Tom Pidcock (+39'').

Magnifico quarto posto per Charlie Aldridge che chiude la gara con stile e diventa ufficialmente il nostro rider preferito del 2024 dopo il Tobbogan alle Olimpiadi.

Quinto chiude Mathias Azzaro e sesto Luca Braidot autore di una bella gara, ma tutti speravamo in qualcosa di più.

Bellissima gara anche per Nadir Colledani che chiude dodicesimo, proprio davanti al GOAT Nino Schurter. Diciottesimo Juri Zanotti, terzo italiano dentro la TOP20. Ventiseiesimo Filippo Fontana, 48° il campione europeo Simone Avondetto.

«Sono incredibilmente emozionato, sapevo di avere le gambe giuste, ma mai avrei pensato di vincere come ho vinto. è un sogno che si avvera. Sapevo di avere una chance e per questo devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra e la mia famiglia. Mi aspettavo un attacco di Victor sull'ultima salita, quindi ho tenuto la sua ruota e quando l'ho visto sedersi ho capito che era il mio momento e sono partito all'attacco anche perchè non potevo permettermi di portare Victor in volata.» Ha dichiarato la medaglia d'oro Alan Hatherly.

Il commento del C.T. Mirko Celestino sul sesto posto di Braidot «Luca nella prima metà gara è rimasto con i primi, poi mi ha detto che ha iniziato a soffrire un dolore al fegato e non è riuscito ad alimentarsi come voleva. Il sesto posto alla fine è un ottimo piazzamento. Bravi anche gli altri, in particolare Juri Zanotti, giovane e molto promettente insieme a Simone Avondetto (campione europeo in carica) che però oggi ha pagato una pessima giornata.»