Coppa Italia giovanile, l'impressionante crescita del movimento della Valle d'Aosta

di Redazione, gio 07 dic 2017 10:11

La Federazione Ciclistica Italiana creò la Coppa Italia nel lontano 1999 per cercare di smuovere le acque nel settore giovanile, quello dei ragazzi con età compresa tra i 13 e i 16 anni (Esordienti ed Allievi). Ai tempi era una bella sfida perché erano poche le società che avevano capito che questo era il bacino d'utenza dove puntare, perché in tutte le attività sociali, sono i giovani che rappresentano il futuro.

La formazione della Valle d'Aosta che il 21 maggio in Abruzzo aveva vinto il campionato italiano Team Realay.

Le prime due edizioni le vinsero Liguria e le selezioni di Piemonte e Valle d'Aosta che al tempo correvano insieme, poi dal 2001 fino al 2013 è stato un lungo duello tra Lombardia e il Comitato Provinciale di Bolzano. (tranne la parentesi del 2008 con il successo della squadra sabauda).

Negli ultimi 4 anni la Lombardia è rimasta la grande corazzata da battere, ma ha trovato un avversario che nessuno si sarebbe mai immaginato 19 anni fa, la squadra della Valle d'Aosta, prima nel 2014 e nel 2016.

E' ai piedi del Monte Bianco, nella regione più piccola d'Italia che si è investito tanto sui giovani e questo è il premio a tanti sforzi. E non è un caso se la nazionale giovanile convoca tanti ragazzi e ragazze di questa regione che ha creduto e crede fortemente nel futuro della mtb.

L'anno prossimo ci sarà la consacrazione con l'organizzazione in luglio degli italiani XCO delle categorie agonistiche ed amatoriali e a fine agosto con l'allestimento dell'europeo giovanile. Centro nevralgico dei due eventi saranno Pila e il suo Bike Park.