MONDIALE MARATHON: GLI AZZURRI CI SPIEGANO IL PERCORSO DI HADERSLEV

Dopo aver sentito tre dei dodici azzurri convocati da Mirko Celestino abbiamo un quadro abbastanza chiaro sulle caratteristiche del percorso danese

Sabato 17 settembre alle 8:30 con la prima partenza, quella degli uomini, scatterà il campionato del mondo marathon di mountain bike. Venti minuti le donne saranno le donne a gettarsi nella mischia. Si correrà in Danimarca sul percorso di Haderslev lungo 40 chilometri e con solo 500 metri di dislivello che sarà ripetuto tre volte dagli uomini (120 km) e due dalle donne (87,5) che lo allungheranno con un breve tratto di 7,5 chilometri.

 

 

Molti sui social hanno gridato allo scandalo e qualcuno ha scritto - «come si fa ad assegnare un mondiale marathon di mtb ad una nazione come la Danimarca che non ha montagne?» Sulla morfologia della nazione non ci sono dubbi, l'altimetria della gara non fa altro che confermare quanto afferma Wikipedia «Il paese è pianeggiante, con pochi rilievi che difficilmente superano i 200 metri, costituiti da colline moreniche.» 

 

 

Guardando l'altimetria si capisce chiaramente che non è un tracciato che esalta gli scalatori e tutti ci siamo immaginati una gara velocissima, lo stesso avevamo pensato alla vigilia dei mondiali di Singen (2017) e Sakarya (2020). Per capire com'è veramente lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, gli azzurri che sono in Danimarca da martedì.

 

 

LE SALITE

È emerso che non è poi un percorso così banale anche se è anomalo rispetto alle nostre marathon.

Partiamo dalle salite, a tal proposito Daniele Mensi è stato molto chiaro: «Non c'è una vera salita considerando che lo strappo più lungo lo si scala in un paio di minuti.» Riccardo Chiarini: «Il percorso sicuramente non presenta delle grosse asperità ma ci sono comunque tanti strappi.»

 

IL PERCORSO IN LINEA GENERALE

In linea generale è dalle parole del campione d'Europa Fabian Rabensteiner che abbiamo un quadro su come è questo tracciato: «Passiamo da parti del percorso con strada molto larga su fondo ghiaioso a improvvisi restringimenti con passaggi nel bosco da guidare e veloci. Sarà un continuo alternarsi di largo - stretto.»

 

 

Chiarini «È un percorso nervoso dove bisogna tenere sempre alta l'attenzione, sarà un continuo alternarsi di strappi, con tantissime ripartenze. Su e giù, strappi discesine. In alcuni punti nel bosco ci sono anche delle radici insidiose» A proposito delle ripartenze, secondo il campione d'Europa i rilanci saranno un centinaio, il bolzanino ha anche detto che la seconda parte quella più vicino all'arrivo sarà quella più veloce perchè è in quel tratto che ci sono le strade più larghe.

 

 

IL GIUDIZIO FINALE

Daniele Mensi: «Il percorso nasconde parecchie insidie e sono sicuro che sarà una corsa molto dura.»

 

Jacob Dorigoni: «Chi vuole puntare in alto farà il primo giro alla morte, perchè su questo percorso bisogna assolutamente stare davanti nei single track.»

 

Riccardo Chiarini: «Bisognerà stare attenti e correre davanti perchè qui ogni volta che usciremo dai sentieri e ci butteremo sugli stradoni, ci saranno tanti rilanci e se uno resta dietro non avrà chances.»

 

Lo conferma anche Fabian Rabensteiner: «Rispetto ad altre gare sarà ancora più importante del solito stare davanti qui sul percorso di Haderslev. Di sicuro si formeranno dei gruppetti, se resti indietro all'inizio farai tutta la gara ad inseguire. Difficilmente uno andrà via da solo perchè nel finale del giro, da soli si spendono troppe energie, ha più senso restare in un gruppetto di due o tre corridori e poi giocarsi la vittoria in volata.»

 

 

LA VARIABILE CROSS COUNTRY, SARROU, FINI, PFP

Un'incognita sarà rappresentata dalla presenza di corridori della Coppa del Mondo Cross Country, chi sarà effettivamente presente lo scopriremo solo quando l'UCI pubblicherà la starting list, elenco da non confondere con la entry list.

 

Oltre a Pauline Ferrand Prevot in campo femminile su Instagram hanno confermato la loro presenza il danese Sebastian Fini Casternsen e il francese Jordan Sarrou: «Sono stimolato a correre i campionati del mondo marathon perché offre una sfida diversa rispetto alle gare XCO e questo mi spinge a trovare nuovi limiti in una disciplina diversa. Mi può aiutare a scoprire di più su me stesso come persona e come atleta»

 

Photo ©Remi Fabregue/Photographe

 

Partiranno sicuramente ai 1000 all'ora ma bisognerà vedere se nel loro serbatoio avranno benzina sufficiente per tenere il gas aperto per 4,5 - 5 ore di gara.

 

 

GLI AZZURRI 

CHERCHI Dario

CHIARINI Riccardo

DORIGONI Jacob

MENSI Daniele

RABENSTEINER Fabian

SAMPARISI Lorenzo

SAMPARISI Nicolas

SIFFREDI Andrea

 

BURATO Chiara

FASOLIS Costanza

PERETTI Claudia

SPECIA Giada

 

 

IL PROGRAMMA DI SABATO 17 SETTEMBRE

08:30 Elite maschile

08:50 Elite femminile

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