IL PERCORSO DELL'EUROPEO MARATHON SECONDO CELESTINO E BILLI

Si corre domenica nella Repubblica Ceca per il titolo continentale delle long distance in mountain bike. In gara non solo gli agonisti ma anche gli amatori

di Aldo Bertoni, gio 16 giu 2022 07:51

Manca poco, cresce la febbre nella Repubblica Ceca a Jablonné v Podjestedi dove domenica 19 giugno si svolgeranno i Campionati europei Marathon di mountain bike. Una manifestazione atipica, lo ricordiamo tutti gli anni, perchè oltre agli atleti convocati dai commissari tecnici delle nazionali, singolarmente vi può partecipare qualsiasi corridore. Leggendo la entry list vediamo che le nazionali saranno quelle dell'Italia (10), Gran Bretagna (2), Portogallo, Repubbliche Baltiche, Svezia, Slovacchia, Romania, Cipro.

Ci saranno un sacco di tedeschi guidati dal campione del mondo Andreas Seewald, ma ognuno si paga la trasferta, o per lo meno è la sua squadra di club che lo ha portato nella Repubblica Ceca (vedi Failli e Casagrande grazie alla Cicli Taddei).

IL PERCORSO

100 km per gli uomini, dieci in meno per le donne, 70 per i Master. «Il percorso secondo me è esigente, un continuo alternarsi di prati, salite corte da 2-5 minuti, strappi asfaltati e sterrati. Qualche tratto in sottobosco con radici, non grosse difficoltà tecniche e pendenze ma pochi punti in cui rifiatare». - ci ha raccontato l'azzurro Jacopo Billi.

«Adatto a bikers potenti, passisti scalatori, sicuramente due protagonisti potevano essere Stosek e Alleman secondo me. Molto molto adatto a Jaroslav Kulhavy, e Tiago Ferreira Ferreira. I primi due non ci saranno, il più forte corridore ceco per la rottura della scapola, quello belga ha scoperto di avere la mononucleosi causata dal virus Epstein-Barr (così ha scritto su Instagram).

«All'inizio è molto difficile fare la differenza, sicuramente i km centrali (dal 40 all'80) sono i più impegnativi. - è sempre Jacopo Billi che parla del percorso - Li sicuramente c'è il terreno e chi avrà più gamba potrà dire la sua».

Le discese sono facili ma ci si allunga tanto ed è facile che si formino buchi. Invece su www.federciclismo.it il CT Mirko Celestino ha detto «La caratteristica tecnica forse più rilevante è che gli ultimi venti chilometri sono da affrontare, per chi vorrà lottare per la vittoria, con un rapporto duro, perché permettono di sviluppare velocità. Dopo 80 chilometri di gara non sarà cosa semplice. Diciamo che sarebbe auspicabile affrontare la gara cercando di risparmiare energie, magari stando coperti il più possibile. Cosa che nel fuoristrada è sempre complicato.».

SET UP

Ci siamo tolti anche lo sfizio di chiedere a Jacopo Billi con che assetto correrà domenica. «Scott Spark RC con corona 36t all'anteriore e come ruote le Syncros SL, le monoscocca. Copertoni Racing Ray davanti e Racing Ralph dietro, entrambi da 2.35 e mousse al posteriore. Forka e ammo a pressioni leggermente più alte»