Transvesubienne: 30 anni bagnati!

Francia: Per il suo trentesimo compleanno, sabato 12 e domenica 13 maggio, la Transvésubienne e i suoi cinquemila riders sono stati all'altezza di questa corsa eccezionale, che si corre dai piedi del Massiccio del Mercantour alla Baie des Anges di Nizza.

 

Per celebrare questo anniversario, gli organizzatori si sono ispirati al tracciato originale del 1988, con il mitico passaggio alla Brec d'Utelle, arricchendolo di varianti, che ne hanno aumentato di oltre il 30% la dimensione dello sforzo fisico e tecnico, con l'arrivo direttamente sulla spiaggia, dopo aver percorso tutta la città di Nizza sulle rive del fiume che la attraversa. È ormai noto a livello internazionale, che i partecipanti alla Transvésubienne che riescono a tagliare il traguardo, appartengono a una categoria di riders con particolari qualità mentali e fisiche, indispensabili per questa interpretazione della mtb.

 

 

Condizioni estreme

Per celebrare questi trent'anni di sfide, le condizioni climatiche hanno deciso di partecipare a modo loro alla manifestazione. A cominciare dal volume di neve ancora presente sul percorso per centinaia di metri, ma soprattutto con una serie di temporali, che da un lato hanno raffreddato le mani e indurito le articolazioni, e dall'altro hanno imposto un maggiore senso dell'equilibrio e della traiettoria per percorrere le decine di chilometri di sentieri, particolarmente impegnativi e pericolosi, che attraversano le valli delle Alpi Marittime.

 

Un tunnel ribelle

Il tratto del Tunnel del Paillon, che collega i monti al mare, è stato eliminato nel primo pomeriggio per via dell'aumento improvviso delle acque. Infatti, per motivi di sicurezza, solo i primi 50 della classifica sono arrivati alla spiaggia attraverso il Paillon, mentre gli altri han dovuto proseguire lungo la strada.

 

 

I vincitori

Il Re della Transvésubienne è, per il sesto anno consecutivo, Alexis Chenevier (Rocky Mountain Mavic), seguito, a 8' dallo svedese Gustav Larsson, che dopo un faccia a faccia con Maxime Folco, riesce ad avere la meglio lasciando al francese il terzo gradino del podio. Al via c'era anche il pluri-campione del mondo Christoph Sauser (Specialized), alla sua quarta partecipazione (di cui una su e-bike). Per lui le Alpi del Mercantour si sono rivelate ancora una volta ostiche e sfortunate: vittima di numerose forature, non finisce oltre il 7° posto assoluto. La vittoria alla Transvésubienne per Sauser deve essere ancora rimandata.

 

In campo femminile si impone la finlandese Evelien Hofmans, davanti all'olandese Laura Turpijn e alla francese Antibise Mathilde Sahuget.

 

 

Gli italiani

Quattro italiani hanno portato a termine l'impresa: il migliore è stato Emiliano Amalberti, 49°. Andrea Lommi 102°, Riccardo Valle 184°, Bruno Favretto 218°.

 

L'appuntamento è per il 2019!

Dopo aver sfidato il freddo e i temporali, gli organizzatori son proiettati per un nuovo decennio, promettendo che le prossime edizioni saranno più vicine alla fine della primavera e che accoglieranno sempre più riders da tutto il mondo per affermare ulteriormente il lato più arduo della mtb.

 

 

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