Il fuoriclasse del ciclocross Mathieu Van der Poel si da alle marathon?

A sorpresa Mathieu Van der Poel ha partecipato alla marathon di apertura dei BAMS e insieme al compagno di squadra Wietse Bosmans ha sorpreso. Più degli avversari è stato il freddo il loro vero nemico.

Cosa avranno pensato i 330 partecipanti a La Hallonien quando hanno visto in prima fila alla partenza il giovane fenomeno del ciclocross Mathieu Van der Poel?  La sua inconfondibile maglia della Beobank Corendon non lasciava dubbi e i commenti hanno cominciato a riscaldare i momenti prima del via: "Oggi a soffrire con noi ci sarà anche lui", "Cosa vuoi che faccia in una marathon di più di tre ore un ciclocrossista abituato ad un'ora di gara", "Arriverà a metà in una gara di 70 Km?", l'ironia, l'irrispettoso scetticismo dei più diffidenti verso un grande campione, atleta che arriva da un "mondo diverso" è durato l'attesa della partenza, ci sono voluti pochi chilometri perchè il fenomeno olandese e i suo amico Wietse Bosmans fossero in prima linea con un comodo vantaggio a guidare la gara, con loro un'altro "invasore", il professionista della Lotto Jumbo, Maarten Wynants che ha iniziato con la marathon della Vallonia la sua preparazione al sesto Tour de France.

 

Mathieu Van der Poel e Wietse Bosmans al via della Hallonienn


Nonostante le condizioni meteo difficili, le guest star della gara di apertura delle Belgian Ardennes Marathon Series hanno sfidato gli elementi, Van der Poel e Bosmans hanno completato il primo dei tre anelli in 59 minuti e nulla sembrava fermarli.  I due compagni di squadra hanno un vantaggio enorme, ma hanno letteralmente cambiato colore al passaggio del secondo giro, le loro divise sono irriconoscibili e la loro faccia nera, come se fossero usciti da una miniera di carbone, pochi minuti dopo hanno abbandonato, devastati dalla pioggia e dal freddo, come tanti altri concorrenti.  La coppia dei due crossisti ha lasciato il campo libero, ma a raccogliere il testimone al comando è un altro "estraneo", Maarten Wynants che ha colto la sua occasione battagliando fino all'ultimo con Sven Janssens, biker della Wilier-Force Squadra Corse belga.

 

Il volto di Mathieu Van der Poel trasformato in una maschera di fango

Mathieu Van der Poel in azione alla Hallonienn Sembrava scritto nel fango de La Halloniene che a vincere la 17ª edizione della marathon di Grand-Halleux non dovesse essere un biker puro e così è stato!  "Mi piace la mountain bike, e la faccio ogni volta che ne ho la possibilità, purtroppo, date le mie scadenze future su strada, non credo che non mi vedrete in altre marathon quest'anno", ha detto al traguardo il vincitore con una frase che è suonata come una rassicurazione per i puristi delle ruote grasse che inv

ece rivedranno Mathieu Van der Poel al via del primo round della World Cup a Nove Mesto na Morave a fine maggio.

 

Sì, Mathieu Van Der Poel, è anche un appassionato di mountain bike e quando si è impegnato sul serio ha dato del filo da torcere agli specialisti della disciplina, come non ricordare gli exploit del 22enne olandese alla Cyprus Sunshine Cup del 2016 dove vinse il primo stage della Afxentia e salì sul terzo gradino del podio nel quarto stage, oppure la vittoria nel GP MTB Stad Beringen nello stesso anno davanti a tutti i migliori atleti belgi.

 

"E' stata una pazzia, sono venuto qui perchè il mio compagno di squadra Wieste Bosmans mi ha proposto di pedalare insieme La Hallonien.  Avevo sentito pareri molto buoni su questa corsa e così ho pensato di accettare l'invito.  Ho una sola parola per descrivere la maratona di oggi: FREDDO.  Abbiamo abbandonato la gara a metà, pur essendo in vantaggio, non potevamo permetterci di rischiare di cadere o ammalarci, siamo venuti per divertirci, ma non finisce qui, torneremo l'anno prossimo di nuovo!", ha detto Van der Poel.  Alla sua frase, noi aggiungiamo due parole, per vincerla!

 

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