LA HERO È IL REGNO DELLE HARDTAIL: IL FRONTINO VINCE CON SEEWALD, MAI COSÌ TANTE IN TOP10

Nella top 10 maschile solo il decimo, il norvegese Evensen ha corso con una full. Lee Cougan Rampage Innova con 30mm di escursione posteriore per Paez e tutti gli altri otto in sella ad una hardtail. Tra le donne l'hanno usata Fumagalli, Piana e Peretti.

Sabato pomeriggio a Selva di Val Gardena siamo andati a dare una sbirciatina alle mountain bike utilizzate nella terza prova delle Hero UCI MTB Marathon World Cup, quella con il dislivello positivo da brivido: 4.500 metri. La Hero è quella gara che mette un tarlo in testa al top rider che vuol far bene, ogni grammi risparmiato farà la differenza in salita. Per questo motivo diversi rider a metà giugno si ricordano che c'è ancora il vecchio "frontino".

 

ANDREAS SEEWALD (1°)

Il vincitore, il campione d'Europa Andreas Seewald, è uno di quelli che non ha mai avuto dubbi: front alla Hero. Si era imposto nel 2024 con la Canyon Exceed e sabato si è ripetuto con la sua KTM Myroon

 

 

Tra l'altro, guardando bene la foto, è arrivato al traguardo con il comando della forcella staccato.

 

 

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LEONARDO PAEZ (2°)

Il condor colombiano Leonardo Paez che è arrivato dietro al tedesco guardando nel box, tra la CrossFire e la Rampage Innova non ha avuto dubbi nel scegliere quest'ultima. 

 

 

Grazie al sistema di sospensione posteriore ISS (Innova Structural Suspension) ha avuto a disposizione 30 mm di escursione posteriore per mantenere la ruota sempre a contatto con il terreno senza compromettere l'efficienza in salita.

 

 

 

La bici del Soudal Lee Cougan MTB International era equipaggiata con forcella DT Swiss F232 One, trasmissione SRAM XX SL, ruote Ursus Diablo, copertoni Maxxis Aspen, telescopico DT Swiss D232 One, freni Magura MTB 8 con dischi Galfer, movimento centrale Center Power di Gallo Moto.

 

 

 

L'avevamo pesata alla presentazione del team e la nostra bilancia indicava un peso di 10,27 kg. 

 

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ANDREA SIFFREDI (3°)

Il terzo assoluto, Andrea Siffredi dello Scott Racing team, anche lui ha cambiato bici.

 

 

Scott Scale RC World Cup equipaggiata con forcella Ohlins RXC34 m1, trasmissione SRAM, impianto frenante Braking INCAS First, telescopico Syncros, pedali Favero Assioma, ruote Syncros Silverton SL con raggi carbon integrati montate con una coppia di Maxxis.

 

 

 

 

Davanti una gomma Rekon Race 2.4 WT, dietro un Crossmark II da 2.25. In gara si è portato anche una coppia di bombolette di CO2. Inserti Andreani Pac Evo Lite.

 

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CASEY SOUTH (4°)

Scendendo appena fuori dal podio troviamo la seconda front, la Torpado Ribot dello svizzero-australiano Casey South, rider del Torpado Kenda FSA. Scelta diversa da quella del compagno Gioele De Cosmo che ha preferito pedalare sulla sua compagna di ogni settimana, la Re Nero X.

 

 

 

Trasmissione Shimano XTR, freni Hayes Dominion A2, guarnitura FSA KFX con misuratore di potenza Power2Max NG, forcella Manitou R8 Pro.

 

 

 

 

Ruote FSA KFX i28 montate con due copertoni Kenda, davanti un Rush Pro, dietro un prototipo.

 

 

MARTIN STOSEK (5°), WOUT ALLEMAN (6°)

Gli spagnoli di Buff Megamo che hanno uno squadrone internazionale con grandi ambizioni. Sia il leader della Coppa, il belga Wout Alleman, sia il ceco Martin Stosek hanno usato il loro "frontino", la Megamo Factory. Sospensioni Fox, trasmissione e freni Shimano XTR, cockpit e telescopico Gemini, ruote Fulcrum Red Zone Carbon montate con una coppia di copertoni Pirelli Scorpion.

 

 

ANDRES SEBASTIAN GESCHE (7°)

Nel festival delle hardtail non poteva mancare anche l'altra squadra spagnola presente a Selva di Val Gardena, il Klimatiza Orbea. Si sono presentati con la nuova Alma e con il cileno Andres Gesche sono riusciti ad entrare nella top 10. Nella foto vedete la bici del suo compagno di squadra Samuele Porro (16°). 

 

 

 

Forcella Rockshox con comando remoto TwistLoc Ultimate, trasmissione e impianto frenante SRAM, ruote Progress GP:01 con copertoni Pirelli Scorpion XC, reggisella telescopico Vertical Helium.

 

 

 

 

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LORENZO & NICOLAS SAMPARISI (8°, 9°)

Scorrendo la top 10, in ottava e nona posizione troviamo i SampaBros (KTM Spada Powered by Brenta Brakes). Lorenzo ottavo e sue fratello Nicolas nono. Entrambi hanno pedalato alla Hero rispolverando la front di casa KTM, la Myroon Exonic, la stessa bici usata dal vincitore.

 

 

 

Reparto sospensioni affidato a Öhlins (forcella RXC34 M.1), trasmissione SRAM, freni Shimano XTR con dischi e pastiglie Brenta Brakes. 

 

 

Sulle ruote Spada Bike Excalibur, con un canale interno da 30 mm, Nicolas ha montato un set di gomme Schwalbe. Sull'anteriore un Racing Ralph, dietro un Thunder Burt. Manubrio, attacco e reggisella telescopico KS (Kind Shocks). Inserti Andreani Pac Evo Lite.

 

 

 

DIEGO ARIAS CUERVO (13°)

Per questa volta la Ninety-Six del Metallurgica Veneta Pro team è rimasta a casa. La squadra di Martino Tronconi è salita alla Hero con la hardtail Merida Big Nine nella colorazione custom dedicata al team.

 

 

 

Forcella Manitou R8 Pro, trasmissione Shimano XTR accoppiata con pacco pignoni Leonardi General Lee e guarnitura dello stesso brand. Manubrio Leonardi Racing Drake in carbonio e le manopole Prologo, quest'ultima azienda fornisce anche la sella. 

 

 

 

Impianto frenante Formula Cura X, ruote Tabros MP RS sulle quali sono state montate su Maxxis Apen da 2.4''. Inserti Andreani Pac Evo Lite, sella Prologo con il reggisella telescopico Yep Components Podio.

 

 

 

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DEBORA PIANA (4ª)

Nella gara femminile Sandra Mairhofer ha vinto in sella alla full di Lee Cougan, la CrossFire mentre Mara Fumagalli, come il suo compagno di squadra Nicolas Samparisi, ha pedalato sulla Myroon che abbiamo già visto. L'ultima front che abbiamo fotografato è la Wilier USMA SLR usata da Debora Piana (FOL MTB Racing team). Forcella Fox 32 SC Factory, trasmissione SRAM, freni Raicam RXC, ruote Tabros MP RS, copertoni Maxxis, telescopico Fox Transfer SL sul quale troviamo una sella Prologo. 

 

 

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Nella top 10 femminile troviamo anche Claudia Peretti, pure lei con il frontino, la Olympia F1.

 

©Wisthaler

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