FUFFENAFFEN, LA MOUNTAIN BIKE CI PIACE COSì

L'evento più atteso da amici e fan di Marco Aurelio Fontana ha chiuso la giornata dedicata agli Internazionali d'Italia Series di Lugagnano Val d'Arda. Fuffenaffen ha svelato tutta l'umanità dei riders e della gente che gira attorno alla mtb.

Alla Valdardabike, sul penultimo atto degli Internazionali d’Italia Series non è calato il sipario alle 16.30, quando i responsabili della FCI vestivano Marco Aurelio Fontana e Daniele Braidot con le maglie di leader del circuito. La lunga giornata di Lugagnano Val d'Arda (PC) in realtà era solo all’inizio, perché le festa non si esauriva con le cerimonie di rito, ma proseguiva qualche chilometro più a nord, nel centro di Fiorenzuola d’Arda (PC). Fuffenaffen edizione numero quattro, un evento destinato nei prossimi anni a diventare un must per chi vuole respirare aria di vera mountain bike.

 

 

Il “Fuffenafen Festival! Baggy Party!” è la festa ufficiale di Marco Aurelio Fontana, organizzata da e con la collaborazione di Davide Rizzi, un “certo” personaggio che ha aperto le porte del suo locale, il Mathis, ai fan dell’uomo Cannondale. Basta davvero poco per accontentare tutti: un “Mc Fonzie”, birra, Red Bull, musica dal vivo! Fin qui tutto normale, non fosse che ti ritrovi a mangiare un hamburgher con patatine seduto al tavolo con un oro olimpico, mentre passa quello che va forte in Coppa del Mondo che ti offre una birra, un team manager che ti prende per i piedi per toglierti calze e scarpe, mentre ovviamente ci scappa uno scatto “ignorante” da chi di solito preferisce immortalare Shurter e Absalon…

 

 

Così l’atmosfera che si viene a creare spiazza soprattutto chi, per lavoro o semplice passione, passa i weekend tra la cronaca di una gara e l’altra. Ti presenti ai box cercando in tutte le maniere di essere meno invasivo possibile, di guardare la gara senza farti prendere dalle emozioni e mantenere una certa serietà nello scattare una foto piuttosto che nel fare la cronaca, ti avvicini indeciso ai top rider per raccogliere le emozioni post gara sperando di non beccare proprio il momento sbagliato. E poi… te li ritrovi tutti lì davanti, senza maglia, con una birra in mano a fare il trenino a ritmo di musica come niente fosse! Tutti rigorosamente a piedi nudi “perché stasera lanciamo la moda dell’estate!” grida Marco, tanto che il mucchio di scarpe che si sono via via accumulate negli angoli sono andate crescendo ha fatto da termometro al crescendo dell’atmosfera.

 

 

Poi c'era lui, c’era Marco. Fuffenaffen rispecchia al cento per cento lo spirito con cui questo ragazzo vive e fa vivere la mountain bike: la festa è la sua, e sarebbe lui il vero protagonista, ma non ha i riflettori puntati sempre e costantemente su se stesso. Umile fino alla fine, dentro e fuori dalla pista. Così, come in gara, i protagonisti diventano tutti quelli che lo circondano, calamitati dalla sua solarità, dalla sua ironia, ma anche dalla capacità unica di non riuscire proprio a salire su un piedistallo. Come se un bronzo Olimpico, piazzamenti a valanga nelle gare internazionali, due ori mondiali Team Relay fossero solo dettagli.

 

 

Queste sono le cose che rendono “cool” la mountain bike: in quanti altri sport a fine gara c’è un “terzo tempo” come questo? Ci ripensi e tutto sembra normale: in fin dei conti il nostro è uno sport giovane, fatto di giovani ma anche di “vecchietti” che ne dimostrano venti in meno, di atleti che dall’inizio di marzo non hanno avuto un weekend, uno, privo di impegni importanti.

 

 

La tensione accumulata in tutti questi mesi si è completamente sciolta sotto i colpi del rock, nella serata che ci ha fatto capire perché amiamo la mountain bike e la gente che le ruota attorno.

 

 

Mancano 10 giorni al ritorno della World Cup in Italia... qualcuno avrà pur preso la carica al Fuffenaffen!

 

 

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