CHIEDILO A....PIANETA : TRE FRENI FUORI DAGLI SCHEMI

Un lettore ci chiede consigli su quale impianto frenate scegliere. Noi li analizziamo cercando di mettere in luce pregi e difetti di Magura Marta Sl, Ashima Pcp e Avid Elixir Cr.

 

La scelta dell'impianto frenante è un dilemma che attanaglia molti, soprattutto ora che il mercato offre così tante opzioni tra cui scegliere. Non esiste il freno perfetto, non tanto meccanicamente, ma soprattutto sotto il punto di vista del feeling che ognuno di noi cerca.


Come accade su altri componenti, quello che sembra perfetto a me, di certo non soddisfa le esigenze del mio compagno d'uscite. Io cerco un freno particolarmente potente e non mi importa del peso, lui invece cerca un impianto modulabile, con una leva particolarmente ergonomica e soprattutto che sia molto leggero, non importa se è un po' meno immediato rispetto ad altri. Quindi certamente non è per nulla facile andare a consigliare una coppia di freni senza aver mai visto pedalare qualcuno.


Nella sua domanda Nicola proponeva tre diversi modelli, dai quali già qualcosa su di lui si capiva: è alla ricerca di un freno molto leggero, è attirato dagli impianti meno utilizzati (più di nicchia) e si tiene molto informato sulla tecnica.


Per cercare di rispondere al meglio la prima cosa da fare è analizzare i tre "indagati":

 

MAGURA MARTA SL

Riproposti nel 2011 dopo un'attenta rivisitazione si presentano con una nuova coppia di dischi ancora più leggeri rispetto al passato. Sono realizzati interamente in lega leggera e fermano l'ago della bilancia sui 295 grammi a cui va aggiunto il peso dei rotori (Storm Sl) che sono venduti a partire dalla misura di 140 millimetri, arrivando fino ai 203 millimetri. La leva è in fibra di carbonio e la sua distanza dal manubrio può essere regolata tramite una chiave.

Offrono una grande potenza in frenata, forse seconda solo agli Sram X0, ma risultano poco modulabili durante le prime uscite, è necessario abituarsi a come maneggiare la leva prima di poter frenare in modo morbido. Anche nelle lunghe discese si scaldano poco e mantengono sempre una corsa piuttosto regolare. Inoltre hanno il plus estetico di essere prodotti in tre diverse varianti di colore. Il tutto a un costo che si aggira attorno ai 450 euro per il kit completo. Magura in Italia è importato da Axevo.

 

ASHIMA PCP (PANCAKE BRAKE)

In pochi li conoscono e in pochi sanno esattamente di cosa si tratta. L'Ashima PanCake Brake è il primo impianto frenante idraulico che non usa il sistema a pistoncini, ma a diaframma. All'interno delle pinze i pistoncini sono stati sostituiti da speciali diaframmi che, azionati dal fluido compresso dalla pompe, spingono le pastiglie sulla superficie del disco. Questo sistema, a detta del produttore, risolve il problema del surriscaldamento dell'impianto in fase di frenata e migliora la rapidità di risposta del freno.


Inoltre, grazie all'utilizzo dei diaframmi, il peso scende di molti grammi, tanto che gli Ashima Pcp, con i loro 195 grammi comprensivi del disco, sono tra i freni più leggeri in assoluto sul mercato. Indicato per un uso Xc e Marathon sfruttano anche le particolari pastiglie Ashima Sos che presentano tre strati di mescola (sinterizzata ai lati e organica al centro). Con questa disposizione si diminuisce la quantità di calore trasferito dalla pastiglia alla pinza evitando il surriscaldamento e migliorando la potenza frenante. Sono disponibili con dischi da 140, 160 e 180 millimetri. Realizzato interamente in lega, presenta una pinza ergonomica e  piuttosto lunga che permette la frenata con due dita (anche se concettualmente scorretta).


Non avendo avuto ancora l'occasione di provarli non siamo in grado di giudicare il loro comportamento in azione, ma l'uso dei diaframmi dovrebbe renderli più modulabili di un normale impianto a pistoni. Il costo si aggira attorno ai 400 euro la coppia.

 

AVID ELIXIR CR

Da quando Sram ha portato il suo marchio direttamente sui freni d'alta gamma XX e X0, i sistemi marchiati Avid vengono considerati ad un gradino inferiore (tanto che vengono anche chiamati X9) dei loro "gemelli" con la X nel nome. Di sicuro gli Elixir Cr si piazzano in cima alla scala sociale Avid e come tutti i sistemi della casa americana offrono grande personalizzazione e regolazione, soprattutto grazie alla ghiera rossa che, senza l'uso di attrezzi, modifica il punto di contatto delle pastiglie. La potenza frenante è molto elevata, ma quello che li rende un buon prodotto è la modulabilità in qualsiasi situazione. Hanno dischi da 160 a 203 millimetri. La leva, nonostante sia quasi dritta e a prima vista poco ergonomica, si rivela invece molto intuitiva e facile da utilizzare. Un impianto solido e con una grossa azienda alle spalle e quindi con, in teoria, una più facile assistenza. Il costo di circa 400 euro, mentre il peso di 375 grammi (con dischi da 160) è un po' oltre gli standard dei primi due modelli presentati.

 


Tre impianti di valore senza dubbio. Ora sta al lettore, e a voi, cercare di capire quale sia quello che più si avvicina alle proprie esigenze sui sentieri. L'ideale rimane comunque testarli direttamente, magari facendo attenzione ai vari test day che sempre più spesso fioriscono anche in Italia, oppure cercando qualcuno che già li utilizza.

 


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