Mirko Celestino è una freccia tricolore al Campionato Italiano Marathon

Il primo Campionato Italiano Marathon corso al di sotto del Po vede le affermazioni di Mirko Celestino, Daniela Veronesi, Daniele Braidot e Francesca Bugnone. Tra gli amatori invece : Cellini, Balducci, Minucci, Zappa, Galardini, Janes, Bacchiavini, Ciprian

Gualdo Tadino (PG): Il nuovo Campione d' Italia Marathon 2011 elite è Mirko Celestino del team Semperlux Axevo Hibike che sulla distanza di 83 chilometri (2.660 metri di dislivello) ha sorpreso un pò tutti in quando aveva dichiarato che il suo obiettivo stagionale era il Mondiale in programma a fine giugno. Sceso in Umbria senza tante aspettative, oggi si è imposto alla grande precedendo Marzio Deho e Yader Zoli.

Inizialmente sul Monte Penna la testa della corsa era formata da un gruppo composto da 10 bikers composto da Celestino, Cattaneo, Bianchi e Daniele Braidot della Full Dynamix, Massimo De Bertolis, l' under 23 della Scott Mensi, Visinelli della Forestale, Tiberi e Zoli del team Torpado e Hannes Pallhuber (Silmax Cannondale). A Fossato di Vico dove il Marathon e il percorso granfondo si dividevano (la Marathon San Pellegrino era valida anche per l' Umbria Challenge e aveva tre percorsi) passavano in tre Celestino, Zoli e Mensi con quest' ultimo che poi si staccava mentre sui primi due rientravano Cattaneo, Bianchi e Tiberi. Al 50° chilometri veniva segnalato il ritiro di Massimo De Bertolis (problema alla catena).

Il momento decisivo è stato quando su un tratto pianeggiante  quando Celestino ha messo su "il  rapportone"  staccano Bianchi e  Zoli mentre dietro inseguivano Felderer, Cattaneo e Tiberi. Ad una ventina di chilometri Zoli rientrava su Celestino, cedendo però sul Monte Camera, dove transitava con 1' di svantaggio, seguito da Bianchi (1' 30''), Cattaneo, Visinelli e Deho. Vinceva dunque Mirko Celestino in 3:35.50 mentre da dietro è riemerso Marzio Deho che nell' ultimo chilometro a strappare il secondo posto a Yader Zoli che si doveva accontentare bel bronzo. Completavano la top five Ramon Bianchi e Johnny Cattaneo della Full Dynamix. Quindi è stato proprio Cattaneo a cedere la maglia tricolore a Celestino.


Mirko Celestino
: "Oggi ero veramente nella giornata giusta anche se la mia condizione non è ancora al top perché mi sto preparando in funzione del prossimo mondiale di Montebelluna. Una vittoria a sorpresa per me grazie anche ai miei colleghi bikers che sono partiti regolari: le partenze a tutta mi penalizzano. Ho attaccato nella seconda parte del percorso, quando mancavano circa 40 km all'arrivo. Sulla parte pianeggiante, in fondo alla quarta discesa, con il vento contro ho dato tutto. Yader è rientrato quando mancavano circa 20 km all'arrivo poi, sulla penultima salita, si è staccato e da quel momento ho gestito il finale di gara. E' la mia prima Marathon così lunga quest'anno, so gestirmi bene su questa tipologia di percorsi, so come nutrirmi grazie alla mia esperienza su strada. Percorso molto bello, vario, è piaciuto a tutti. Complimenti al Gs Avis Gualdo Tadino".

 

Marzio Deho: "Sono contento del risultato anche se all'inizio ho avuto un gran mal di schiena e ho fatto fatica a rimanere con i primi. Pian piano mi sono ripreso e ho cominciato a rimontare e negli ultimi 15 km sono andato "a tutta". Poi,  sulla penultima salita ho preso Yader e così mi son guadagnato questo secondo posto. Parteciperò a tutte le altre 4 prove del Marathon Tour per prepararmi al Mondiale"

 

Yader Zoli: "Sono partito bene e ho vinto il Gpm. Io e Tiberi abbiamo fatto gara assieme controllando la corsa con il gruppo di testa. Celestino ha attaccato sulla terz'ultima salita, abbiamo cercato di chiudere il distacco con uno sforzo notevole per riprenderlo. Sulla penultima asperità, ho dato il tutto per tutto per stargli a ruota ma, Mirko, oggi era proprio in forma. Sugli ultimi sgoccioli, a un chilometro dal traguardo mi ha attaccato Deho cogliendomi di sorpresa. Quello che contava era vincere, io ce l'ho messa tutta ma Mirko Celestino aveva davvero una marcia in più, complimenti!"




Per quanto riguarda gli under 23 doppietta Full Dynamix, tricolore per Daniele Braidot, argento al compagno Stefano Dal Grande e bronzo, a Luca Braidot (Forestale), fratello del vincitore. Le precedenti due edizioni ricordiamo che furono vinte dal bresciano Juri Ragnoli. Queste le parole del vincitore a fine gara: "Sono partito con il mio ritmo cercando di gestirmi al meglio. Ho fatto la corsa con mio fratello Luca che mi ha aiutato moltissimo, nel prossimo futuro penso di dedicarmi al Cross Country"

Nella femminile Daniela Veronesi del team Tordapo, dopo essersi messa in bella evidenza a Garda, oggi ha confermato il suo stato di forma vincendo il tricolore in 4:26:52, alle sue spalle la trentina Elena Giacomuzzi staccata di poco meno di due primi e terza la vicentina Anna Ferrari. Non era presente Eva Lechner, vincitrice lo scorso anno in Val di Fassa e sesta oggi a Houffalize in Belgio. La vincitrice a fine gara "Ho fatto una gran fatica perché non sono ancora abituata a queste lunghe distanze. A circa metà gara, infatti, dopo una caduta, ho rallentato a causa dei crampi e la mia inseguitrice, Elena Giacomuzzi, mi ha raggiunta. In un batti baleno l'ho ripresa, staccata e ho fatto tutto il resto della gara da sola. Dopo questa vittoria, rivaluterò i miei impegni agonistici dedicandomi di più alla specialità che mi è più congeniale, il Marathon. Dedico questa vittoria a tutto il mio Team che mi sostiene con molta passione.". Segnaliamo la maglia tricolore tra le under 23, per la piemontese Francesca Bugnone che corre con il team Viner Jollywear. Sul podio è stata affiancata da Beatrice Balducci (sorella di Mirco) e da Marta Pastore.

 


I vincitori maschili sono stati premiati dal Presidente della Federazione Ciclistica Nazionale, Renato Di Rocco e le donne da Paola Pezzo, attualmente Responsabile del settore Femminile Fuoristrada.

Ma il tricolore non ha coinvolto solo le categorie agonistiche, infatti la maggior parte delle maglie sono state distribuite tra gli amatori, con un primo dato certo, nessuno dei vincitori dell' edizione 2010 si è confermato campione d' Italia. Stratosferico il laziale Marco Cellini della Cicli Taddei che da quest' anno è passato con gli amatori. Oggi ha completato la gara Elitemaster in 3.53:05 (21° assoluto) precedendo di 11' 04'' Daniele Valente del team Todesco (Verona) mentre sul terzo gradino del podio è salito Donato d' Aurora (Scott NW sport). Che nella Master 1 avrebbe vinto Mirco Balducci (Galluzzi Acqua e Sapone), lo dicevano tutti, visto il suo passato e lo stato di forma attuale. Oggi l' atleta di Grosseto è arrivato undicesimo assoluto ed ha completato gli 83 chilometri in 3.45:29, precedendo di 8' 29'' il brianzolo Simone Colombo (Trek Stihl Torrevilla), terzo a 11' 19'' Marco de Polo. Quarto posto per il bergamasco Stefano Bonadei (Lissone Mtb) che era il vincitore di Moena, quinto il bresciano Silvio Patarini.

Nella Master 2, passato di categoria Riccardo Milesi si è imposto il marchigiano Marco Minucci del team Cingolani che ha preceduto di due minuti e mezzo il toscano Vega Burzi (Cicli Taddei) mentre sul terzo gradino del podio è salito il bergamasco Michele Bonacina (Valcavallina Superbike). La categoria dove era attesa una grande battaglia era quella dei Master 3, al via mancavano due big come Riccardo Milesi e il bresciano Carlo Manfredi Zaglio che hanno rinunciato al tricolore partecipando ad una tappa della Bresciacup. Per entrambi il motivo era lo stesso, la mancanza di allenamento su una distanza così lunga come gli 83 chilometri di oggi. L' ha spuntata il piemontese Marco Zappa (WR Compositi), sedicesimo assoluto in 3:50:13, seguito a ben 14' 53'' dallo "spilungone" del Mtb Agnosine, il bresciano Alessandro Trenti, terzo a 15' 35'' il brianzolo Carlo Merlo (Trek Stihl Torrevilla). Francesco Casagrande, che  in un primo momento era stato classificato secondo è stato poi tolto dalla classifica.



L' aretino Giancarlo Paperini (Scott NW Sport) ha confermato il nostro pronostico imponendosi nei Master 4 e rientrando dunque alla grande nel mondo della mountain bike, alle sue spalle Claudio Pellegrini (Santa Marinella) e il veneto Nereo Canale (Scavezzon). Sempre in Toscana il titolo dei Master 5, che lo vince il team Focus con Gianluca Galardini che precede di 12' il bresciano Leonardo Arici (Rosola), terzo Alviero Scattini della Cicli Testi. Tra i Master 6 il titolo resta in Trentino, Silvano Janes succede a Giorgio Righi che si era imposto lo scorso anno a Moena. Sul podio anche il milanese Paolo De Monte, staccato di 15 minuti e il toscano Marcello Bartolozzi (Donkey Bike Club).

Infine nelle due categorie femminili (EMW, W2), titolo a Reggio Emilia (Guastalla) con Lisa Bacchiavini del team Sintesi Corse che precede la lombarda Monica Maltese (SC Triangolo Lariano) e la laziale Maria Tuia (Drake Cisterna). Tra le più anziane, invece registriamo il primato di Romina Ciprian che ha preceduto la veronese Lorena Zocca, terza Marika Covre, insomma una gara dominata da atlete del triveneto.

 

 

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