Race Focus sul mese di ottobre

"Un mese in sella ....", un riassunto di un mese di gare per una lettura globale dell'attività agonistica della mountain bike del mese di ottobre.

In ottobre, un'evento su tutti ha riportato l'estate nella mountain bike che con un'altra grandiosa edizione della "Roc d'Azur" ha ritrovato il sole, il piacere di vestirsi leggeri e di vivere una coda di bel tempo, prima delle grigie giornate d'autunno che il mese di ottobre ha profuso a piene mani con cui hanno dovuto fare i conti le manifestazioni del Nord Italia.
Quell'angolo di Costa Azzurra quest'anno è stato ancora per 17.680 bikers meta di pellegrinaggio, di spettacolo, di piacevole e gustosa compagnia, mentre per i campioni la "Roc d'Azur" è stata un'altra occasione per primeggiare davanti agli occhi del mondo, in particolare per un 31enne austriaco, Alban Lakata, che quest'anno aveva già raggiunto il titolo iridato marathon, la "Roc d'Azur" era rimasto uno degli obiettivi della sua carriera, centrato battendo in volata Burry Stander e Florian Vogel.
Un'altra maglia iridata, quello della polacca Maja Wloszczowska il giorno precedente la vittoria di Lakata aveva visto per prima il traguardo nella "Roc Dames", come sui sentieri canadesi di Mont-Sainte Anne.  Venerdì il Campione di Germania Marathon, Jochen Kass, dopo aver atteso un'intera stagione, ha colto la sua seconda vittoria del 2010, la "Roc Marathon 83", battendo il Campione del Mondo Cross Country 2008 e Marathon 2007, Christoph Sauser, partito con il ruolo di grande favorito.  Il 27enne di Stoccarda è stato padrone della corsa e nemmeno una foratura lo ha fermato, con grande coraggio ha rimontato la china e raggiunto Sauser sulla spiaggia, freddadolo negli ultimi metri, tra le donne vinceva la britannica Bigham Sally.

La "Roc d'Azur" ha anche chiuso l'attività internazionale, mentre in Italia, il mese di ottobre ha regalato altri sprazzi di agonismo: la prima domenica del mese alla "Prevostura", tra fango e pioggia terzo successo consecutivo di Alexey Medvedev e secondo della slovena Blaza Klemencic, gli stessi vincitori del 2009.  In Toscana a chiusura della "Coppa Toscana", la "Sinalunga Bike", un gradito ritorno, quello di Dario Cioni, autore di una bella vittoria al rientro nella mountain bike dopo la decima stagione da professionista e un'esordio, quello della "D'Annunzio Bike" sui monti del Parco Alto Garda Bresciano, vinta dal neo Campione del Mondo Master Carlo Manfredi Zaglio, mentre il Campione Italiano Marathon, Johnny Cattaneo raggiungeva in Sicilia nella sesta edizione della "Granfondo dall'Eleuterio a Rocca Busambra" la quinta vittoria di stagione davanti a Marzio Deho, la sesta arriverà quindici giorni dopo in Messico, alla "Popobike".

Ultimi sprazzi di stagione anche per Manuele Spadi e Cristian Cominelli, vincitori con Anna Ferrari e Roberta Gasparini della "Marathon Elba Ovest" e della "Su e Zo per i Fossi", mentre Ramon Bianchi, secondo all'Elba tornava al successo dopo due anni alla "Bike XTreme", che nell'ultima edizione a causa di uno smottamento nel tratto di Passo Nota si è presentata con un'inedito percorso, dopo 19 edizioni "standard". La sesta edizione della "Granfondo Triangolo Lariano" invece si concludeva con un'assolo sui sentieri di casa del vice campione italiano Umberto Corti che vinceva per la prima volta a Erba, anche Michela Benzoni metteva fine alla sua stagione con una vittoria, la dodicesima della serie, bissando nella point to point comasca il successo del 2008.
In Lombardia le point to point proseguivano con due manifestazioni la "Granfondo Parco del Lura", vinta dal colombiano John Jairo Botero Salazar che chiudeva con la quarta vittoria la sua stagione in Italia e il "Rally dell'Oglio" infastidito dalla pioggia, una sfida nel fango vinta dal pavese Davide Bertoni davanti al vincitore della passata edizione, Diego Di Stasio, vincitore in terra cremonese la domenica successiva della "Granfondo Lago Gerundo".

In Spagna con le ultime vittorie a Barcellona di Marc Trayter e Sandra Santanyes epilogo del "Gran Premio Massi-Copa Catalana BTT Internacional", l'unica delle series internazionali ancora in attività, che incoronava sui vincitori Trayter e Anna Villar, mentre in Colombia la posta in palio era ancora più alta, i titoli nazionali cross country vinti da Fabio Castaneda e Angela Parra.
In casa nostra "Orobie Cup", "Brescia Cup" e "XC Verona", tre circuiti provinciali che catalizzano l'attenzione degli amatori, si concludevano con la vittoria di tre atleti Open: Andrea Giupponi a Sorisole (BG), Juri Ragnoli a Nave (BS) e Davide Finetto a Borghetto di Valeggio sul Mincio (VR).  In Veneto il mese di ottobre però significa sopratutto "Trofeo d'Autunno" e nelle quattro prove disputate sono stati Nicola Dalto (San Stino di Livenza), Dmitry Medvedev (Galzignano Terme) e Mike Felderer (San Stino di Livenza e Santa Maria di Sala) a firmare le assolute.

Nelle due corse a tappe disputate in Sud Africa e in Australia, si è vista tanta Svizzera.  Nella "DCM Cape Pioneer", sei giorni in Sud Africa per valicare due catene montuose attraverso il deserto di Karoo, Thomas Zahnd insieme al Campione Nazionale del Sud Africa Marathon, Max Knox hanno vinto la prima, seconda e quarta tappa e concluso in trionfo la seconda edizione dell'evento che ha visto Christoph Sauser in coppia con Silvio Bundi vincere il terzo stage e finire terzo nella generale.  Sei su sei per Nathalie Schneitter e Renate Telser, dominatrici della corsa a tappe al femminile.
Nel "Crocodile Trophy" si è invece ripetuto quanto visto nel 2009, Urs Huber prepotente nelle prime giornate e poi stratega ed attendista nella seconda metà dei dieci giorni australiani in cui il portacolori della Stockli-Craft si è concentrato al controllo come lo scorso anno sul suo avversario più pericoloso, il campione olimpico di Atlanta '96, Bart Brentjens.  Huber quest'anno ha avuto ancora vita più facile, già nella prima tappa ha accumulato un grosso vantaggio sul veterano olandese che nel frattempo ha vinto tre tappe, sempre marcato da vicino dallo svizzero che è ritornato vincente nella giornata conclusiva.

Il cielo grigio di ottobre si è caricato di pioggia, la mountain bike è pronta al letargo, anche se alcune sporadiche gare invernali si insinuano nel calendario del ciclocross che ormai ha preso a recitare il ruolo di protagonista del fuoristrada, sarà di questo, di fango e di freddo che nella prossima rubrica di novembre parleremo.

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