Due parole con Luciano Martellozzo (Trofeo Autunno)

SE AVETE PARTECIPATO A GARE IN VENETO LO AVRETE VISTO NELLA VESTE DI SPEAKER, MA LUI E' ANCHE IL COORDINATORE DEL TROFEO D' AUTUNNO. E' UNA DELLE FIGURE STORICHE DELLA MOUNTAIN BIKE VENEZIANA

In un piovoso pomeriggio di novembre ho avuto la possibilità di fare una chiacchierata con Luciano Martellozzo speaker, infaticabile coordinatore del Trofeo d' Autunno,  "Rex" della mountain bike in provincia di Venezia, targata FCI.

Luciano traccia il bilancio del Trofeo d'Autunno 2010 aggiunge le sue colorite note positive e negative, i sogni e le ambizioni di un grosso appassionato della MTB che raccolgo in questo racconto.

 

Luciano si parla di crisi ma la cosa non sembra riguardare il Trofeo d'Autunno 2010 di MTB appena concluso è vero ?

 

Si è vero, sono state tante, fin troppe le domande di adesione e a malincuore si deve rinunciare a qualche gara per un calendario già stracolmo di manifestazioni, ecco la nostra forza...questo nonostante la concomitanza con altre prove in province "più ricche" della nostra. Il nostro circuito XC non risente del peso dell'età anche se nato oltre una ventina di anni or sono, quando di fatto non esisteva la federazione e il mezzo chiamato "Rampichino" sembrava un tabù.

 

Come è partita la tua avventura, cosa hai visto nel movimento della MTB tanti anni fa e cosa vedi nel presente ?


Il primo a darmi l'input di partire e chiedere supporto alla federazione ciclistica fu Adriano Bevilacqua allora consigliere Regionale e addetto agli Amatori, poi ricordo l'importante supporto dell'allora presidente provinciale Maurizio Simionato. Ora il Trofeo d'Autunno è una realtà, importante consolidata nel tempo.

 

Chi non ricorda il dodicenne mestrino Marco Bui che accompagnato dal papà iniziava la sua gloriosa carriera nelle nostre campagne interrotta solo da un incidente stradale.

 

Certamente uno dei punti di forza rimane la fiducia ed il lavoro delle società, non mi piace "nascondermi" dietro al lavoro di altri ma, forse, peccando di presunzione, le società vanno prese a braccetto e una volta guadagnata la fiducia il gioco è fatto ed ora le soddisfazioni le sto raccogliendo, mi chiamano da tutte le parti e mi chiedono consigli, cosa che può far solo piacere.

 

Cosa vedi nel tuo lavoro di speaker ?

 

Come speaker mi brucia un pò quando speaker professionisti o presunti tali non distinguono gli atleti e le categorie, (parlo ovviamente del mio XC) mentre la mia forza è quella di conoscere gli atleti dal gesto atletico, dalla pedalata, dallo sguardo e dalla casacca anche se sporca...cosa non facile, mentre nelle granfondo servono più la dialettica e argomenti legati ad altro per intrattenere la parte di spettatori che spesso si ritrovano nel loro paese/città una granfondo ed incuriositi si avvicinano nella zona partenza/arrivo.

 

A proposito di giovani Luciano, so che tu sei particolarmente legato ai ragazzi vero ?

 

Nel Trofeo d'Autunno oltre non fargli pagare l'iscrizione, sotto mia specifica richiesta, abbiamo destinato pure il montepremi in denaro come nelle manifestazioni su strada. ...Ecco la nostra forza ed ecco un altro segnale forte che il settore strada teme e cerca di boicottare i giovani ad avvicinarsi alle ruote grasse, di testimonianze ne abbiamo parecchie anche solo nella provincia di Venezia.

 

Luciano parlaci un pò dei tuoi sogni e delle tue ambizioni !

 

I miei sogni principali sono quelli di trovare in futuro un Veneto ancora più forte e riuscire a fare entrare nel movimento un mega sponsor per organizzare un Trofeo Veneto XC con all'interno ogni provincia. Se poi penso ai ragazzi, soprattutto creare un team giovanile con i colori e la rappresentanza Veneta quando ad esempio in alcune trasferte si dovesse girare per l'Italia poi aspetto una eventuale pensione e il supporto che in qualche occasione mi è stato promesso. Non sono solo chiacchiere ma potrei dimostrare i fatti tirando fuori dal cilindro e dal vivaio Veneto qualche ottimo atleta, le persone giuste ci sono.

 

Il Trofeo d'Autunno 2010, che difficoltà avete dovuto sostenere ?

 

Il Trofeo d'Autunno è rimasto anche quest'anno volutamente senza sponsor facendo leva solo sul supporto di alcuni amici come l'industria FPT. Le note positive restano i giovani, i big sia elite che amatori (tutti ormai mi conoscono e sanno del nostro lavoro promozionale) e sicuramente le società  che mai come nel corso del 2010 hanno dimostrato la loro esperienza organizzativa. L'unica nota davvero stonata rimane l'assenza della carta stampata sempre più povera per tutto il mondo delle due ruote.

 

Ci rimane la parte mediatica tecnologica, internet, come unica fonte di notizie anche se bisogna dire che fortunatamente i ragazzi sono moderni ora tutti o quasi possiedono un computer e attendono con ansia l'inserimento nel web delle notizie sul circuito.

 

Ricordo con piacere le undici prove del nostro Trofeo che sfiorano le 300 unità medie con protagonisti assoluti i giovani, gli amatori più agguerriti e tanti big ad onorarci e consapevoli che il nostro movimento crede nella promozione, Paola Pezzo ne è stata testimone, con  personaggi del calibro di Celestino, Deho, Cattaneo, Felderer, Cominelli, Caro, Medevedev, Visinelli, Zoli, Fontana, Pettinà, Carraro e la "nostra" Roberta Gasparini.

 

Desidero porgere un grazie a tutte le società per la fiducia concessa ed in particolare all'FPT Ind. dell'amico Gabriele Piccolo unica vera risorsa del nostro circuito.

 

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