Immaginate di essere Canyon e programmare il lancio della nuova Grail, la gravel più racing della gamma, tre giorni dopo il campionato del mondo gravel 2023 dove tutti i vostri atleti useranno la nuova bici. Immaginate ora di vedere uno di quegli atleti, Katarzyna Niewiadoma, presentarsi solitaria all’arrivo e tagli il traguardo con la nuova bici sopra la testa. tempismo perfetto, perché oggi, il giorno del lancio ufficiale della nuova Canyon Grail 2024, tutti noi giornalisti possiamo dire: “è davvero il NEW FAST, ha già vinto il mondiale gravel!”
NUOVO GRAVEL, NUOVA GRAIL
La scena gravel si è evoluta tantissimo dal 2018, anno in cui Canyon ha lanciato la prima Grail, c’era ancora tanta indecisione su cosa fosse realmente il gravel.
Sono passati 5 anni e ancora non si è capito cosa sia davvero il gravel, di sicuro sì sa che ci sono tanti tipi di gravel, da una parte quello avventuroso dei viaggi infiniti e delle biciclette cariche come muli e dall’altro quello aerodinamico con il numero sulla schiena, in mezzo c’è un universo di cui fanno parte eventi come The Traka e Unbound.
Se Canyon per il mondo gravel adventure con la sua Grizl era perfettamente in linea, la “vecchia” Grail era troppo vicina alla Grizl e non riusciva a soddisfare a pieno le richieste dei gravel racer che vogliono comfort e velocità, capacità offroad e aerodinamica.
Per questo motivo in Canyon hanno pensato di sviluppare una nuova piattaforma che segnasse il definitivo passaggio della Grail al lato “oscuro” del Gravel, quello fatto di gare, tabelle di allenamento e classifiche, un passaggio ben riuscito visto che oltre al mondiale 2023 la nuova bici Canyon ha già vinto anche l’Unbound con Tiffany Cromwell e Carolin Schiff.
L’ispirazione arriva proprio dai top rider di Canyon e dal mondo delle competizioni e delle Gravel World Series, per arrivare a creare una bici con geometrie specifiche per un utilizzo gravel racing.
AERODINAMICA E INTEGRAZIONE
Per migliorare l'aerodinamica di una bicicletta la prima cosa da fare è metterla dentro a una galleria del vento e questo è proprio quello che Canyon ha fatto con la nuova Grail.
La prima cosa che hanno notato che ciò che risultava essere meno aerodinamico era proprio quello che identificava la Grail, il manubrio Double Decker.
Una volta deciso che la Grail doveva dimenticarsi del doppio-manubrio, tutto il resto del cambiamento è arrivato da sé.
9 WATT IN PIÙ
Per sviluppare le tubazioni hanno preso forme e sezioni della Canyon Ultimate, la regina della strada usata anche da Mathieu Van Der Poel, e già questo ha migliorato notevolmente l’aerodinamica della bicicletta, ma quando è comparso il nuovo manubrio Double Drop Bar che riduce la superficie frontale i test aerodinamici hanno decretato che la nuova Grail consente un risparmio significativo di 9,1 watt a 45 km/h rispetto alla vecchia Grail.
DOUBLE DROP BAR
Nello sviluppare la nuova Grail Canyon non voleva però abbandonare l'ergonomia e il controllo che hanno fatto amare a tanti il Double Decker Bar.
Il nuovo Double Drop Bar è la risposta, un manubrio in carbonio integrato che prende il nome alla sua particolare forma che sembra “cadere” dal centro.
Ha un backsweep di 5° nella curva e la presa dritta è curvata verso il basso, posizione che porta le mani a “cadere” naturalmente sulle parti superiori riducendo la pressione sulle articolazioni del polso e mantenendo i gomiti più aderenti al corpo.
Il flare è di 5° in presa alta, mentre si allarga a 16° in presa bassa, in modo da dare sicurezza nelle sezioni tecniche, ma senza abbandonare una posizione racing.
È stata studiata anche la presa sulle leve, ben sapendo che gran parte dei gravel racer passano molto tempo in quella posizione.
Il nuovo Double Drop Bar è disponibile in 2 diverse versioni. La CP0039 è equipaggiata di serie sulle nuove piattaforme CFR e SLX e presenta il GEAR GROOVE, con larghezze di 420–460 mm e attacchi manubrio da 60–80 mm nella gamma di taglie 2XS-2XL.
Per i Pro, Canyon ha sviluppato la versione CP0047 pro, che sarà disponibile anche after market. La PRO DOUBLE DROP BAR è più stretta, 400 mm misurati e ha un attacco manubrio con drop da 15 mm in più rispetto al CP0039, senza però cambiare l'angolo dell’attacco. CP0047 sarà disponibile anche con lunghezze dell’attacco maggiori che vanno da 80 a 110 mm.
UNA BABELE DI ACCESSORI
Il nuovo manubrio Double Drop Bar della Canyon Gravel non è solo il “volante” della bicicletta, ma è anche la plancia di controllo che i ciclisti gravel hanno davanti a sé per interminabili ore, quindi in Canyon hanno pensato di renderlo equipaggiabile con qualsiasi tipo di gadget o quasi, diciamo che manca il supporto per un forno Ooni, ma ci siamo vicini.
Il gear groove è una nuova interfaccia al centro del manubrio che fornisce una piattaforma super solida per montare una vasta gamma di accessori: dal supporto del ciclocomputer alle prolunghe aerodinamiche, le stesse utilizzate sulla Speedmax, la bici da triathlon di Canyon.
Si ha poi un supporto diretto per gli smartphone SP Connect, ma anche una serie di agganci diretti per le luci Canyon Flash e i supporti diretti GoPro, inoltre, il nuovo manubrio risolve il problema di montare le borse da manubrio, che affliggeva invece il vecchio Double Decker.
TELAIO CFR, ORA ANCHE NEL GRAVEL
La nuova Grail è la bici gravel dedicata alle gare e quando si parla di competizione nel mondo Canyon viene in mente solo la parola CFR, quella che indica i telai che utilizzano il carbonio top di gamma dei tedeschi. Naturalmente non poteva non esservi una versione della nuova Grail CFR.
La Grail CFR utilizza carbonio di grado più elevato che richiede processi di produzione di precisione e consente l'uso di meno materiale e allo stesso tempo rendono il telaio più rigido e resistente, rispetto al GRAIL CF SLX, il telaio GRAIL CFR pesa 118 g in meno ed è più rigido del 10 % , si tratta di trasferimento di potenza misurato sul movimento centrale e sul tubo sterzo. Entrambe le piattaforme condividono geometria e tutte le caratteristiche, solo la tipologia di carbonio cambia.
In gamma c’è anche la GRAIL CF SL che è un ottimo punto di ingresso nel mondo del gravel racing, ma a prezzi più accessibili.
I telai GRAIL CF SL hanno le stesse geometrie del CFR e del SLX, ma non presentano lo scomparto Load Down Tube Storage e il Gear Groove sul manubrio, che rimane comunque il Double Drop Bar
NON SOLO VELOCE, ANCHE STABILE E GUIDABILE
La GRAIL di prima generazione era una bici molto maneggevole e da sempre con un wheelbase piuttosto lungo per garantire stabilità in offroad. Nello sviluppare la nuova GRAIL, Canyon voleva fare un ulteriore passo avanti, aumentando la stabilità e mantenendo alta l’agilità di guida.
La manovrabilità di una bicicletta non può essere caratterizzata da un valore singolo, è l'interazione tra molteplici fattori. La chiave tra questi è la lunghezza del carro che influisce anche sul wheelbase, e la regola vuole che più lungo equivale a una bicicletta più stabile. Poi c'è l'angolo del tubo sterzo dove più aperto equivale a maggiore stabilità. L’ultimo valore da tenere presente è l’offset della forcella, dove un maggiore offset indica un valore di trail più stretto, che si traduce in una risposta più rapida dell’avantreno ai cambiamenti di direzione del ciclista.
Per trovare il giusto mix tra tutti questi valori Canyon ha creato una bicicletta "Frankenstein", in cui poter cambiare facilmente questi valori e trovare la giusta geometria.
Alla fine, il risultato è una Canyon Grail che presenta una geometria con angolo di sterzo più aperto di 1°, 71.5° nelle taglie centrali, e con un interasse più lungo di 28 mm rispetto al modello precedente. Il trail è rimasto di 69 mm nelle misure centrali per mantenere una risposta dello sterzo veloce ed efficiente. Questa formula è risultata quella vincente non solo per gli ingegneri, ma anche per i rider e lo dimostra una maglia bianca con l’iride.
PASSAGGIO RUOTE DA 42MM
Il valore migliore per le coperture da gravel è quello che crea un buon equilibrio tra velocità, comfort, trazione e espulsione del fango. Sempre ascoltando i suoi corridori professionisti Canyon non ha esagerato con lo spazio disponibile per gli pneumatici nella nuova Grail, che infatti ha misura massima di 42 mm, se avete necessità di copertoni più larghi vuol dire che avete necessità di pedalare sulla Grizl… o su una MTB.
La dimensione massima dello pneumatico di 42 mm consente inoltre, di montare corone più grandi da 52/36t con una quantità sufficiente di spazio sul fodero orizzontale per non avere problemi sulle corsi più veloci.
COMODITÀ SULLE LUNGHE DISTANZE
Un altro cavallo di battaglia della Grail precedente era il reggisella VCLS 2.0 che aveva la capacità di smorzare le vibrazioni che arrivano dal terreno, ma per un utilizzo racing quel reggisella faceva perdere troppi watt, Canyon ha quindi studiato una soluzione che donasse comfort, ma non disperdesse potenza.
Il risultato è il nuovo reggisella SP0072 Comfortpost, che grazie a una forma a D, la stessa vista sulla Ultimate, permette di avere piena potenza, aerodinamica e comfort.
Il nuovo SP0072 Comfortpost equipaggiato su tutta la nuova gamma Grail offre molto più comfort rispetto al reggisella da strada montato sull'Ultimate e considerevolmente più leggero dell'S15 VCLS 2.0, con un risparmio di 45 grammi per un peso totale di 203 grammi. Volendo è possibile risparmiare ulteriori 40 grammi utilizzando il reggisella SP0055 della Ultimate, ma perdendo il plus del comfort dato dal SP0072.
TUTTO QUELLO CHE SERVE, MA AERODINAMICO
L’ossessione per l’aerodinamica ha davvero colpito forte Canyon per la nuova Grail, infatti non ci sono solo le tubazioni e il manubrio studiati in galleria del vento, ma anche i due scompartimenti porta oggetti.
In realtà uno, il Load Down Tube Storage, è quello che nelle MTB trail e all mountain è ormai diventato un classico, uno scomparto che sfrutta la cavità del tubo obliquo per riporre, tutto ben ordinato grazie allo sportello con scomparti dedicati, un Canyon Minitool da 6 pezzi e un Topeak Micro Rocket.
Mentre dentro al tubo grazie al Load Tool Pack trovano posto leve cacciacopertoni, una cartuccia di CO2 con erogatore e una camera d'aria in TPU Aerothan di Schwalbe.
Quello su cui hanno invece lavorato molto di più è il Load Fidlock Quickloader una innovativa borsa da telaio, che si installa nella giunzione tra tubo orizzontale ed obliquo formando un tutt'uno con le tubazioni, senza sporgere e completamente aerodinamica.
La cosa più interessante è che grazie al sistema magnetico Fidlock questa borsa si mette e si toglie super facilmente. Canyon dice che con il Load Fidlock Quickloader montato la grail nuova grail fa risparmiare ulteriori 1.5 watt a 45 km/h, perché crea una sorta di copertura aerodinamica delle tubazioni.
È UNA GRAVEL, QUINDI CARICHIAMOLA
Nonostante la nuova Canyon Grail sia una gravel pensata per le gare, rimane una bicicletta gravel, quindi una bici pronta per l’avventura e i viaggi, oppure le gare molto lunghe dove è necessario avere con sé tante borracce, qualche borsa e farsi vedere di notte.
Per questo Canyon non ha lesinato sui punti dove è possibile agganciare qualcosa sulla nuova Grail. A parte l’Aero Load System, ci sono ben 4 punti di montaggio per borracce o borse sul telaio, due classici dentro il triangolo anteriore, uno sotto al tubo obliquo e uno sopra al tubo orizzontale vicino all’attacco manubrio.
Sulla forcella è possibile montare due "maniche" in plastica che permettono di aggiungere due punti in più due sulla forcella, ma con un carico massimo di 3 kg per lato.
Inoltre, è possibile montare dei parafanghi specifici, i Defend Fast, realizzati direttamente da Canyon e che permettono di montare copertoni fino a 42 mm.
QUANTO PESA LA CANYON GRAIL 2024?
La nuova Canyon Grail CFR LTD ha un peso dichiarato di 8.04 kg, mentre il modello più economico, la Canyon Grail CF SL 7 ha un peso dichiarato di 9.22 kg.
UNA GAMMA DAVVERO AMPIA
La nuova Canyon Grail sarà disponibile in ben 8 diversi allestimenti, 3 con telaio in carbonio CF CFR, due con telaio CF SLX e tre con telaio CF SL.
Inoltre, ci sarà un’edizione limitata a solo 70 pezzi in tutto il mondo della Canyon Grail GRVL DZZL ovvero la replica della grafica che abbiamo visto usata dai pro all’Unbound e al mondiale gravel di Treviso. Tutti i dettagli di queste 8 versioni li potete leggere sul nostro articolo dedicato proprio ai montaggi.