CANYON LUX, QUELLA DI SEEWALD? UN PROTOTIPO MISTERIOSO?

Dalle polveri sudafricane emerge un telaio mai visto della Canyon Lux. Il campione del mondo Andreas Seewald e Martin Stosek andavano fortissimo e notare i dettagli segreti del loro telaio non era facile, ma guardate il carro, Lux sei cambiata, dicci come sei…

 

Sembra incredibile, ma dopo tanto vociferare il restyling della Canyon Lux è uscito allo scoperto. Certo la biammortizzata di Mathieu Van Der Poel, pur essendo stata presentata nel 2018, è ancora un progetto molto attuale e moderno, ma fin dallo scorso anno ci si aspettava un ammodernamento con il lancio di una nuova versione. Ad esclusione però della versione Trail di Lux non si è mai visto nient'altro fino, alla Cape Epic.

 

 

PROTOTIPO AVVISTATO ALLA CAPE EPIC

Pare infatti che i due giganti del Canyon Northwave, Andreas Seewald e Martin Stosek non stessero pedalando con la più tradizionale delle Canyon Lux. Una vittoria di tappa e la maglia gialla sulle loro spalle hanno messo in luce anche i loro kit e proprio sulla bicicletta utilizzata sono sbucati dettagli che fanno pensare a un avvicinamento alla data di lancio della nuova Lux.

 

POCHI DETTAGLI MA GLI ELEMENTI CHIAVE CI SONO

Ripartiamo dalla bicicletta che il campione del mondo Marathon aveva presentato a inizio stagione.

 

 

Tra le particolarità più facili da captare vi era la colorazione personalizzata con l'iride, una livrea che è sparita alla Cape Epic, pur avendo partecipato con la maglia di campione del mondo dopo che Cape Epic è rientrata nel calendario Marathon. Stosek e Seewald hanno corso la Cape con due colorazioni distinte delle loro Lux.

 

Pura dissuasione! I due colori sono molto simili a quelli in gamma ma non sono gli stessi, così come il logo sul tubo obliquo, grande e a scritta unica come quella dei modelli CF, la fascia intermedia. Bianca e nera la Lux di Seewald, viola, che riprende i colori della maglia, quella di Stosek.

 

QUEL CARRO MAI VISTO

Nelle foto pubblicate sui social dai due, quasi mai si vedono le due Canyon Lux di profilo, ma da altri inediti scatti è stato possibile capire che il retrotreno non è quello fino ad ora conosciuto e presente sui modelli attualmente in gamma.

 

Photo ©Nick Muzik - Cape Epic

 

Dove sta la differenza? Il modello full da gara di Canyon è stato uno dei primi sul mercato, lanciato con le innovative pinze a fissaggio flat mount. Per poter fare questo Canyon ha predisposto nella versione lanciata nel 2018 e attualmente in commercio, un fodero sinistro basso con una curvatura istituita proprio per creare spazio e alloggiare la pinza del freno posteriore.

 

Photo ©Canyon Northwave - Lux modello attualmente in commercio

 

Quel che si riesce a notare adesso è invece un fodero completamente dritto su cui è però ancora fissata una pinza flat mount. Quest'ultima però sembra spostata più vicina alla ruota,  all'interno del fodero alto. Potrebbe quindi essere stata trovata una soluzione basata sulla curvatura, non più del fodero basso ma di quello alto, nella sua parte finale, modalità scelta da tante altre aziende per raggiungere lo stesso obiettivo. In questo modo inoltre potrebbero aver alleggerito la parte posteriore influenzando in maniera ridotta il peso finale del telaio. Questa struttura potrebbe essere stata scelta inoltre per apportare più rigidità al retrotreno.

 

 

 

ELEMENTI CHE POTREBBERO ESSERE CAMBIATI

Quel che si riesce a capire attualmente sulla Canyon Lux è veramente poco, ma uno degli elementi per cui ci si aspettava un rinnovamento della Lux erano geometrie che in questo lasso di tempo hanno fatto un bel salto in avanti in ambito cross country e marathon. Ricordiamo per esempio che la full di Seewald si affida ancora a un angolo di sterzo da 70 gradi, concetto che sembra superatissimo attualmente, almeno per le bicicette pensate per il cross country, e un piantone da 74,5, ormai abbandonato per i modelli da gara.

 


Sulla Lux del campione del mondo non si possono notare con precisione questi elementi, né capire se effettivamente ci abbiano pensato, ma sicuramente in Germania stanno lavorando molto sul peso limando al milligrammo. Sulla Lux di Seewald manca anche l'Impact Protector Unit, che è un sistema di protezione del telaio dalle cadute quando lo sterzo gira completamente, evitandone l'impatto sull'orizzontale. Che dire della sospensione? Anche in questo frangente si può osservare una discrepanza con la versione precedente e questa sembra più attaccata al tubo orizzontale, che sia cambiato il link?

 

 

Rastremato il top tube? Tutto ancora tace e viene ricoperto dalla polvere di Stellenbosch, ciò che è certo, è che risulta difficile mettere bocca sulle sospensioni e la cinematica che Canyon studia attentamente per tutti i suoi modelli.


Di fatto però la Canyon Lux di Seewald e Stosek non sembra più la stessa e anche se il Sudafrica è molto lontano, il lancio di una nuova versione sembra sempre più vicino.

 

Altre News