Finalmente oggi è il giorno della verità, sarete tutti curiosi di sapere come va la Titici Explosion 29er che ieri vi abbiamo descritto svelandovi tutti i suoi segreti di natura tecnica di questo telaio muscoloso e ricercato. La bici l'ha provata il nostro tester Riccardo che l'ha provata sulle colline vicino a casa sua, nel sud est della Toscana, a due passi dell'Umbria. Buona lettura.
LA TITICI XPLOSION AI RAGGI X
La Titici Xplosion del test è una taglia M con finitura opaca carbon e parte superiore verniciata in un particolare arancio fluo che assume diverse tonalità a seconda della luce. La componentistica è quella dell'allestimento top XX tranne che per la trasmissione ibrida, composta dal gruppo 10 velocità SRAM X0con guarnitura doppia 38/24t Gxp (con perno tradizionale Ø24), dai comandi rotanti SRAM grip shift X0, dal cambio posteriore XX unito alla splendida (e leggera) cassetta pignoni SRAM X0 11/36t della serie XG 1080.
Il reparto sospensioni è stato affidato alla nuova forcella Rock Shox Sid XX 2013, tubo sterzo tapered (1 1/8"-1.5"), 100mm di escursione con perno passante PP15, lockout remoto idraulico e nuova molla pneumatica Solo Air (si regola più semplicemente gonfiando una sola camera). Il ritorno è il classico Dual Flow di Rock Shox nel quale una valvola esercita una frenatura differente a seconda di quanto è affondata la forcella.
Con le ruote troviamo materiale per i palati più fini, ci sono infatti le FRM Urano Xc Marathon, composte da cerchi e mozzi 32 fori in lega leggera laserata prodotti in italia e da raggi Sapim Laser a spessore variabile. Il peso di questa coppia di ruote comprensivo di nastro e valvole per utilizzo tubeless è di 1550gr, valore di rilievo considerandone l'affidabilità e il peso limite del ciclista fino a 95 kg. A richiesta sono disponibili anche wheelset più estremi sulla bilancia, l' FRM Urano Xc Team da 1405 gr. e addirittura le Urano XC Carbon da 1340 gr con cerchio 24 fori carbon.
Le ruote Frm sono state gommate Kenda, partner Titici. All'anteriore troviamo il Kozmik Lite II 29x2.0 e al posteriore il 24 Seven 29x2.0, entrambe installate come tubeless con l'ausilio del liquido sigillante. Si tratta di coperture dalla sezione e dalla tassellatura ridotta, scorrevoli e veloci adatte però a terreni asciutti e compatti.
FRM protagonista anche nella componentistica accessoria, reggisella Ø31,6mm in lega Scandium modello ST-M10 XL Ti, attacco manubrio Web-Stem 6B Ti in Scandium (lungo 90mm e inclinato -6°) e manubrio Web-Bar carbon 229, una bellissima curva flat full carbon inclinata indietro di 7°, larga 700 mm e dal peso di 150gr. Anche se può apparire eccessiva una larghezza tale su una bici Xc è in assoluto da consigliare, ne giova la guidabilità e il controllo generico del mezzo, al massimo si può accorciare di qualche centimetro ma sconsigliamo di scendere sotto i 66 cm.
Per l'impianto frenante, su questa Titici Xplosion, è stato privilegiato un altro marchio Italiano leader del settore, ovvero Formula. Nella nostra bike test spicca un luccicante impianto R1 standard con leve in alluminio e finitura polish chrome. I dischi sono sempre Formula, monolitici in acciaio Ø160mm sia anteriore che posteriore. L'impianto frenante Formula R1 è da qualche anno il riferimento per il settore Xc, leggerissimo e dotato di una elevata potenza fin dai primi millimetri di corsa della leva a discapito di un po' di modulabilità. Unito ai dischi da 160mm della prova non è mai andato in crisi nemmeno con le alte temperature scaturite da lunghe e ripide discese.
In linea con la filosofia Titici anche la scelta della sella. Una italianissima BPeople Vincere-78 personalizzata col logo Titici. Scafo in carbonio composito e forchetta in lega Vanox, peso indicativo di 170gr. Studiata appositamente per l'off-road, ben imbottita ma non cedevole, realmente comoda e perfettamente integrata con il resto della bici.
Un allestimento che sfiora la perfezione quindi, composto interamente da parti ben selezionate e amalgamate, studiate espressamente per far rendere al massimo una hardtail da 29 pollici. Ruote, rapportatura, curva manubrio, stem, niente è stato lasciato al caso. Il tutto con un buon rapporto tra qualità, peso e prezzo.
La Titici Xplosion del test, in perfetto ordine di marcia (da sottolineare),con liquido sigillante pneumatici, porta borraccia e pedali (Exustar E-PM215 da 285gr) ha fermato la bilancia a 9,79Kg, in assoluto un ottimo valore per una front 29 pollici di serie.
COME VA LA TITICI XPLOSION: LA NOSTRA PROVA
Il nostro test si è svolto in 9 uscite complessive, per un totale di 21 ore, 6.573 metri di dislivello positivo e 331 km. Diverse le tipologie di fondo affrontate quasi sempre in condizioni di asciutto tranne un uscita bagnata con tratti fangosi.
Il comportamento in salita di questa Titici Xplosion non ha tradito le aspettative. Il telaio con il movimento centrale e i foderi bassi del carro oversize, il lockout idraulico sempre pronto e morbido (da bloccata affonda ancora la nuova Sid ma in maniera davvero esigua), le ruote leggere ancorate al telaio con i perni passanti e gommate scorrevoli si sono rivelati gli ingredienti ideali di una ricetta davvero "Xplosiva". La resa in pedalata è sempre redditizia sia con fondo liscio che smosso e tecnico, difficilmente il mezzo si scompone, si alleggerisce davanti o perde aderenza. La sensazione di bici monolitica porta a sfruttare a lungo e piacevolmente la corona anteriore da 38 denti superando le asperità in velocità e magari in piedi sui pedali. Ci è capitato più volte di scollinare e, solo dopo, accorgerci che avevamo lasciato la catena sul rapportone! Con il bagnato solo la copertura posteriore Kenda 24 Seven è riuscita a mettere in crisi la Xplosion con numerose perdite di aderenza su rocce e terra, niente di anomalo però visto che si tratta di una copertura semislick assolutamente estiva e di sezione ridotta.
Se in salita la Titici Xplosion ci ha convinto, è stato però nei tratti guidati e in discesa che ha dato il meglio di sé. Il telaio ha dimostrato avere una doppia anima, due reparti distinti che lavorano in sintonia. Il primo è composto dal tubone obliquo (che come detto unisce in un solo pezzo zona sterzo e movimento centrale) e dai foderi bassi del carro che con la loro sezione ampia rendono la bici precisa e reattiva, il secondo invece è composto dai sottili foderi alti del carro che uniti all'orizzontale asolato (che non è quindi solo un vezzo di design) fungono da unità smorzante delle sollecitazioni.
Tutto ciò permette nei tratti più veloci e sconnessi, benché si tratti di una front da XC, di scegliere linee anche sporche ma dirette, senza perdere il controllo del mezzo. Indecisioni o errori sono quasi sempre perdonati dall'estrema stabilità e dal contatto costante delle ruote col suolo. Nei single track e nei tratti più guidati è stato tutto l'avantreno a conquistarci, estrema maneggevolezza e spazi di manovra contenuti. E' incredibile come anche ritardando l'ingresso nei tornanti dal raggio ridotto si riesca a inserire la bici e uscire stretti senza cenni di sovrasterzo o chiusure inaspettate dello stesso.
Naturalmente questo piacere di guida è anche merito della componentistica scelta da Titici. Le ruote FRM Urano XC Marathon, sebbene leggere, si sono dimostrate reattive, precise e rigide lateralmente, merito sia dei perni passanti che dell'elevata tensionatura dei raggi utilizzata da FRM (ben 130 Kgf). Rispetto alla posteriore niente da dire sulla copertura Kenda Kozmik LiteII 29x2.0 montata all'anteriore, anche se la sezione e la tassellatura ridotta incutono un certo timore a bici ferma, il grip e il feeling nella guida è stato sempre eccellente anche con il fondo umido.
Un elogio inoltre alla nuova versione della Sid XX Solo Air, tapered, travel di 100mm e perno passante. Adesso si riesce più facilmente sia a trovare il giusto setup (gonfiando la sola camera positiva che poi alimenterà la negativa) che ad avere un affondamento lineare dello stelo per tutta la corsa, la forcella lavora bene anche nei primi millimetri di escursione (addirittura nelle prime uscite sembra sempre di essere bassi come pressione anche con il giusto sag impostato).
IN SINTESI
La Titici Xplosion si è rivelata a noi una delle hardtail più complete e piacevoli da guidare degli ultimi tempi. Davvero difficile trovarle dei difetti, sempre piacevole e sicura da condurre anche forzando il ritmo, rigida e reattiva ma confortevole nelle lunghe uscite. Un arma letale per il Cross Country, le Gran Fondo, le Marathon o per tutti i bikers che esigono una bici con prestazioni al top e con il fascino del vero prodotto Made in Italy, realizzabile oltretutto su misura.
Oggi con i moderni processi di lavorazione delle fibre composite non è da pochi creare un telaio front leggero e rigido, la vera sfida è crearlo contemporaneamente anche guidabile e confortevole. Crediamo che Titici con la Xplosion 2013 abbia centrato davvero questo obiettivo.
Info www.titici.com
Scheda tecnica della bici in prova
TELAIO |
TITICI XPLOSION 2013 tg.M |
RUOTE |
FRM URANO XC MARATHON |
FORCELLA |
SID XX 29 100mm TAPERED PP15 |
ATT. MANUBRIO |
FRM WEB STEM 6B TI |
MANUBRIO |
FRM WEB BAR CARBON 229 |
REGGISELLA |
FRM ST-M10 XL TI |
COMANDI |
SRAM X0 GRIP SHIFT |
CAMBIO POST |
SRAM XX |
DERAGLIATORE |
SRAM X0 |
CASSETTA |
SRAM XG 1080 11/36 |
CATENA |
SRAM PC 1091 |
GUARINTURA |
SRAM X0 GXP 38/24 |
MOV. CENT. |
CALOTTE PF92 |
FRENI |
FROMULA R1 |
COPERTONI |
ANT. KENDA KOZMIK LITE II 29X2.0 / POST. KENDA 24SEVEN RACE 29X2.0 |
SELLA |
BEPEOPLE VINCERE-78 VANOX |
MANOPOLE |
SRAM GRIP SHIFT LOCK-ON |