SHIMANO COMPIE 100 ANNI: LA STORIA DELL’AZIENDA GIAPPONESE CHE È DIVENTATA UN MITO

Sono passati 100 anni da quando un visionario giovane realizzatore di coltelli giapponesi decise di rivoluzionare il mondo della bicicletta. Era il marzo del 1921 e mentre in Italia iniziava la trasmissione dei primi programmi radiofonici regolari e a Parigi Coco Chanel presentava il celebre profumo Chanel No. 5 Shozaburo, Shimano fondava Shimano Iron Works.

 


Il sogno di un uomo che aspirava al massimo progresso tecnologico attraverso la lavorazione del metallo. Shimano ha dedicato 100 anni a perseguire la perfezione, spesso andando anche controcorrente (come il non voler utilizzare componenti in carbonio). Un'azienda che, se non lo sapete, realizza oltre ai famosi componenti per biciclette, anche attrezzi da pesca e attrezzatura per il canottaggio.


Per festeggiare insieme a Shimano questo centenario vogliamo ripercorrere la sua storia partendo proprio da quel lontano marzo del 1921 e dal primo sistema di ruota libera realizzato da Shozaburo.

 

 

 

Le origini di Shimano 

Shozaburo Shimano a Sakai, nei pressi di Osaka, dopo aver lavorato come apprendista in una fabbrica dove lavoravano il ferro, nel 1921 fondò Shimano Iron Works. Il primo prodotto che fabbricò fu una ruota a ruota libera a una sola velocità. Agli inizi del 1930 iniziava le prime esportazioni in Cina.

 

 

Nel 1951 l'azienda fu ribattezzata Shimano Industrial Co. Ltd, cinque anni dopo, nel 1956 Shimano iniziò a produrre i suoi famosi deragliatori. Al tempo erano i meccanismi che spostavano la catena della bicicletta da marcia a marcia su biciclette a dieci velocità e simili. L'anno successivo, iniziò a produrre un meccanismo di ingranaggi interno a tre velocità che era racchiuso nel mozzo della ruota posteriore. Questo cambio fu introdotto sul mercato statunitense pochi anni dopo e divenne presto lo standard per le biciclette a tre velocità. 

 


Negli anni '60 Shozaburo Shimano vista l'età decise di passare la gestione di Shimano ai suoi tre figli, morirà nel 1958 lasciando la direzione dell'azienda al figlio Shozo. Al tempo l'azienda produceva già tutta la componentistica ma per una precisa scelta del suo fondatore non ha mai voluto produrre biciclette complete per non andare in competizione con i propri clienti.

 

Nel 1965 venne aperta Shimano American Corporation e nello stesso anno iniziò a vendere anche in Europa, la cui prima filiale venne aperta in Germania a Düsseldorf nel 1972. L'anno dopo per la prima volta le azioni di Shimano furono quotate alla Borsa di Tokyo. Il primo stabilimento produttivo di Shimano all'estero è stato aperto nel 1973 a Singapore, in quell'anno sul mercato arriva la linea di componenti per le bici da strada denominata Dura-Ace, un nome che è sinonimo di top di gamma anche ai giorni nostri.

 

 

Gli anni '80, arrivano i successi su strada e Shimano domina nella mtb

Shimano nel 1980 aveva lanciato il Dura-Ace AX 7300, creato con lo scopo di ridurre la resistenza aerodinamico e due anni dopo l'economico 105. Sempre nel 1982 entrò nel nuovo mondo delle mountain bike con il gruppo Deore XT. In breve tempo i suoi prodotti avevano messo KO quelli dei concorrenti europei e Shimano era diventato il punto di riferimento del settore. 

 

Storia Shimano

 

Nel 1988 grande successo nel ciclismo, l'americano Andy Hampsten vince il Giro d'Italia usando il Dura-Ace e a livello commerciale, escono sul mercato le prime scarpe da ciclismo marchiate Shimano. L'anno successivo (1989) è stato lanciato sul mercato il Rapidfire Remote per mountain bike.

 

 

La conquista del mondo negli anni '90

Nel 1990 Shimano lancia sul mercato i pedali a sgancio rapido SPD (Shimano Pedaling Dynamics), sarà un successo perché a distanza di quasi 30anni sono ancora lo standard di riferimento. Ma non si accontenta, arriva una grossa innovazione nel mondo road con la serie 7400 del Dura-Ace arriva il Dual Control Lever, finalmente si può cambiare senza togliere le mani dal manubrio.

 

 

L'anno successivo (1991) l'azienda cambia per la terza volta la propria ragione sociale, quella che tutt'ora mantiene: Shimano Inc. Lo stesso anno arriva il gruppo XTR che si posizione al top della gamma nel settore off road mentre in campo agonistico l'americano John Tomac in sella ad una Raleigh con trasmissione (Deore XT), pedali e freni Shimano, in Italia vinceva il secondo campionato del mondo della storia della mountain bike.

 

 

Nel 1992 viene nominato il terzo presidente della storia dell'azienda, Keizo Shimano che però tre anni dopo è stato sostituito da Yoshizo Shimano.

 

Nel 1995 per le biciclette da passeggio crea la linea Nexus, quattro anni dopo Shimano ha conquistato il Tour de France. In quegli anni e all'inizio del nuovo secolo, sotto la presidenza di Yozo Shimano l'azienda si espande all'estero sono stati aperti stabilimenti in Malesia, Cina e Repubblica Ceca (2001) e filiali in diverse nazioni d'Europa.

 

Gli anni 2000

Nel 2008 Shimano compra Pearl Izumi, marchio americano specializzato nella produzione di abbigliamento sportivo, l'anno successivo arriva una sigla che conosciamo tutti, Di2 (Digital Integrated Intelligence), é l'era del cambio elettronico Dura-Ace 7900. Due anni dopo Shimano entra nel mondo della pedalata assistita con la serie Shimano Steps pensata per le city bike.

 

 

Nel 2014, l'anno Shimano ha deciso di entrare direttamente sul mercato italiano aprendo a Legnano (MI) Shimano Italy Bicycle Components S.r.l. Dal 1979 fino ad allora la distribuzione era stata curata da MIC. Proprio in quel periodo arriva la versione off road della trasmissione elettronica Di2, montata sull'XTR M9050 che Julien Absalon porta subito al successo. La prima vittoria in Germania a Albstadt e alla fine della stagione, arriva anche la Coppa del Mondo XCO.

 


Arriviamo alla realtà odierna, a fine aprile del 2016 Shimano entra a gamba tesa nel promettente mercato delle e-bike con i nuovi componenti Steps MTB. Grazie alle innovazioni che introduce, conquista subito grosse fette di mercato ai brands tedeschi che fino a quel momento monopolizzavano il settore.

 

 

Il futuro?

Shimano nel corso degli ultimi 3 anni ha investito davvero tantissimo nel mondo della MTB presentando i suoi gruppi XTR, Deore XT e SLX a 12 velocità ed offrendo così ad ogni rider il "suo gruppo perfetto" a seconda dell'utilizzo e del livello di riding, ma non solo.

 

Infatti è anche stata l'azienda (forse l'unica in campo trasmissioni) che ha creduto fin dall'inizio e in modo sostanzioso nel settore gravel, lanciando il primo sistema di trasmissione dedicato espressamente a questa disciplina, lo Shimano GRX, declinato anche in questo caso a seconda di usi e preferenze del biker.

Senza dimenticare il nuovissimo sistema per e-bike Shimano EP8 che ha portato ancora un po' più in alto quello che è il concetto di "assistenza alla pedalata" per creare un feeling naturale, ben diverso da quello di "motore da bicicletta".

Siamo sicuri che Shimano non perderà l'occasione di stupire i suoi estimatori proprio nell'anno del centenario, magari con qualcosa di rivoluzionario... aspettiamo.

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