Il casco da trail ed eMTB Trek Blaze WaveCel nasce con un'idea ben chiara: offrire una protezione reale sui trail per chi pedala con bici a media escursione e, soprattutto diremmo noi, con le ebike. Il cuore tecnologico del casco è la struttura WaveCel, una sorta di "nido d'ape" deformabile progettato per assorbire l'energia degli urti in tre fasi: flessione, collasso e scorrimento.
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©Nicola Damonte
WaveCel è la tecnologia Trek e Bontrager che migliora il concetto di sicurezza.
Rispetto alle precedenti generazioni, questa nuova versione della WaveCel presenta celle più grandi, che secondo Trek migliorano la ventilazione del 10% senza sacrificare la capacità di assorbimento degli impatti.
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Nei nostri test sui sentieri polverosi e tecnici di Finale Ligure, il sistema si è dimostrato solido, ben integrato e mai fastidioso, anche nelle lunghe discese dove la stabilità del casco è fondamentale.
©Nicola Damonte
Il Blaze ha ottenuto una valutazione di cinque stelle nei test di Virginia Tech, uno dei più autorevoli enti indipendenti in materia di sicurezza per caschi. Un risultato che, pur non traducendosi automaticamente in una superiorità assoluta, indica chiaramente una progettazione orientata alla protezione efficace in situazioni reali.
FIT LUNGO E STRETTO: MEGLIO PROVARLO
Il Blaze ha una calzata piuttosto specifica: lunga e stretta. Il sistema BOA fa un ottimo lavoro nel posizionare il casco e nel "tirare" la testa in avanti, ma chi ha una forma cranica più rotonda potrebbe avvertire dei punti di contatto sulla fronte o nella zona delle orecchie, così come una pressione indesiderata sugli occhiali.
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Noi lo abbiamo usato con i Ride100% S2 che con le loro astine lunghe danno spesso problemi con molti caschi trail, ma con il Blaze non abbiamo riscontrato difficoltà, cosa che ci fa propendere per un'ottima compatibilità con la maggior parte degli occhiali da ciclismo in commercio.
Indossato durante giornate intere in sella, tra salite lente sotto il sole e discese a tutta nei boschi ombrosi del Finalese, abbiamo notato come le orecchie si posizionano molto vicino al bordo anteriore dei fori auricolari, cosa che può risultare fastidiosa per qualcuno.
Sui trail più scassati della Finale Outdoor Region abbiamo notato come il fit sia molto stabile, perfetto in discesa e preciso anche nelle fasi tecniche. Tuttavia è uno di quei caschi che vanno assolutamente provati prima dell'acquisto, per evitare incompatibilità anatomiche difficili da correggere con i pad.
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©Nicola Damonte
VENTILAZIONE MIGLIORATA, MA NON DA CASCO XC
Uno dei punti su cui Trek ha lavorato di più con il Blaze è la ventilazione, ed effettivamente si nota. Durante le salite tecniche e lente tipiche dei sentieri liguri, anche con temperature superiori ai 25°C, il casco ha mostrato una buona capacità di smaltire il calore, soprattutto nella zona frontale. I dieci ampi fori di aerazione e le nuove celle WaveCel più spaziate contribuiscono a generare un flusso d'aria che non raggiunge i livelli di un casco cross-country puro, ma che si posiziona ben al di sopra della media dei caschi integrali o a copertura estesa per trail/all-mountain.
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Il casco è stato messo alla prova su una lunga salita, in una giornata calda e assolata. In quell'occasione, la possibilità di rimuovere le coperture laterali ha fatto la differenza: senza le alette, il casco risultava nettamente più fresco, ideale per la salita. Una volta in cima, è bastato reinstallarle per avere maggiore protezione durante la discesa.
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©Nicola Damonte
La sensazione durante l'utilizzo è quella di un casco ben ventilato, che non diventa mai eccessivamente caldo, anche quando si affrontano lunghe salite in ambiente boschivo o su sterrati esposti al sole alle basse velocità tipiche dell'enduro o trail. La gestione dell'umidità è altrettanto efficace, grazie all'interno foderato con pad traspiranti e lavabili.
MODULARITÀ E DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA
Uno degli aspetti più interessanti del Blaze è la sua modularità. Il casco viene fornito con delle coperture laterali rimovibili, pensate per offrire una maggiore protezione nella zona delle orecchie durante l'uso in eMTB o in discesa. Quando si vuole alleggerire il tutto - ad esempio durante una pedalata gravel o un'uscita estiva più semplice è possibile staccarle facilmente per migliorare ulteriormente la ventilazione. Il sistema funziona bene, anche se dopo diverse settimane di utilizzo intenso abbiamo notato un minimo di gioco nelle connessioni delle alette laterali, soprattutto se rimosse e riattaccate frequentemente.
La visiera magnetica regolabile in tre posizioni è un altro elemento interessante. Si fissa saldamente, ma è progettata per staccarsi in caso di urto, riducendo il rischio di torsione del collo. In salita, può essere alzata per offrire maggiore visibilità o per alloggiare comodamente gli occhiali, che trovano anche una sede apposita sulle aste laterali del casco.
Chi ama documentare le proprie avventure, oppure fare giri in notturna, apprezzerà il sistema Blendr integrato: una piccola base magnetica sulla parte superiore del casco consente di montare facilmente una action cam o una luce, mantenendo un'estetica pulita e una buona distribuzione del peso.
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QUANTO PESA IL TREK BLAZE WAVECEL?
In taglia M il Trek Blaze WaveCel fa registrare un peso di 423 grammi in taglia Media. Non è un casco ultraleggero, ma la sensazione al momento di indossarlo è molto equilibrata. Grazie alla distribuzione del peso e alla stabilità garantita dal sistema BOA, anche dopo molte ore in sella non si avverte affaticamento cervicale o senso di pesantezza. Considerando la copertura ampia e le componenti modulari, si tratta di un peso più che accettabile per la categoria trail/enduro e per l'uso in e-bike.
QUANTO COSTA IL TREK BLAZE WAVECEL?
Il casco Trek Blaze WaveCel, proposto in tre varienti colore (nero, bronzo, gravel-dark-aquatic) si colloca nella fascia alta del mercato, con un prezzo ufficiale di circa 249,99 euro.
È quindi un investimento importante, ma che trova una sua logica se consideriamo l'insieme di tecnologie integrate: WaveCel, chiusura magnetica, BOA, visiera breakaway, Blendr mount e copertura estesa. È sicuramente un casco pensato per rider che cercano un prodotto premium, in grado di adattarsi a diverse discipline e scenari d'uso.
Rispetto agli altri modelli WaveCel di Trek, il Blaze è il top di gamma. Il Rally, a circa 160 euro, condivide parte delle tecnologie ma ha una copertura minore e manca delle coperture laterali rimovibili. Il Quantum, più orientato al commuting e all'uso urbano, è il modello più economico della linea, ma rinuncia a molte delle caratteristiche modulari e tecniche del Blaze.
A CHI LO CONSIGLIAMO
Il Blaze WaveCel è un casco pensato per rider che non si limitano a un solo tipo di uscita. Lo consigliamo a chi fa trail con frequenza, magari alternando giornate in eMTB a uscite gravel, oppure a chi cerca una protezione ampia ma non vuole rinunciare al comfort e alla ventilazione. È perfetto per chi gira spesso in zone tecniche, magari su sentieri alpini o liguri, dove una caduta può essere seria e dove un casco deve offrire il massimo della sicurezza reale, non solo sulla carta.
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©Nicola Damonte
Non è il casco ideale per chi cerca la leggerezza estrema o per chi fa solo XC. Per questi rider esistono opzioni più leggere e ariose. Ma se ti muovi su terreni misti, vuoi una copertura versatile e una tecnologia di sicurezza concreta, il Blaze è una proposta completa, l'importante è provarlo per capire se la sua calzata è compatibile con la tua forma cranica.
Per informazioni: trek.com
