BMC RAD AUTODROP (TELESCOPICO): UN ALTRO PASSO AVANTI VERSO IL FUTURO

Durante la Coppa del Mondo XCO a Lenzerheide Titouan Carod ha montato per la prima volta un prototipo di reggisella telescopico che “scende da solo” sulla sua BMC Fourstroke.

Se già vi sembrava qualcosa di futuristico il sistema RAD (Race Application Dropper), ovvero il primo dropper post (reggisella telescopico) integrato in una bicicletta da XC, di cui vi avevamo ampiamente parlato a settembre 2018 nell'articolo di presentazione della nuova BMC Fourstroke (leggi l'articolo), allora preparatevi a rimanere a bocca aperta perchè BMC si è spinta oltre.

 


A Lenzerheide durante la prova di Coppa del Mondo XC potreste avere notato come il reggisella telescopico di Titouan Carod (BMC MTB Racing Team) non solo salisse da solo, ma anche scendesse da solo... beh non vi eravate sbagliati, si trattava del prototipo di sistema BMC AutoDrop.

 

UN REGGISELLA CHE SCENDE "DA SOLO"

Siamo abituati a vedere i reggisella telescopici salire semplicemente schiacciando il comando al manubrio, mentre per farli scendere bisogna spingere il comando e pesarsi sulla sella fino alla posizione desiderata, qualcosa che nel mondo del XC di Coppa, dove ogni singola goccia di sudore risparmiata può significare più potenza da mettere nella volata finale per la vittoria, può risultare uno spreco di energie.

 

 

Dentro i laboratori di ricerca svizzeri di BMC hanno pensato anche a questo e deciso di realizzare un sistema che non solo facesse salire il reggisella, ma lo facesse anche scendere semplicemente schiacciando il comando, senza il bisogno di pesarsi sulla sella. 

 

Questo sistema è stato chiamato AutoDrop e per la prima volta è stato testato in gara a Lenzerheide da Titouan Carod.

 

 

COME FUNZIONA?

La base rimane la stessa del sistema RAD di BMC, ma a cui si aggiunge un modulo complementare completamente meccanico che funziona grazie a un piccolo serbatoio d'aria sotto pressione, collegata al reggisella tramite un tubo flessibile, che si posiziona dentro al telaio nella parte bassa del tubo obliquo. In pratica questo serbatoio d'aria invece che spingere verso l'alto il reggisella, "tira" verso il basso il reggisella per farlo scendere senza che il biker si pesi su di esso. BMC non ha comunicato l'aumento di peso, che crediamo sia inevitabile.

 


Essendo un serbatoio non è infinito e va ricaricato con una pompa attraverso una valvola sul tubo sella. In BMC dicono che con una pressione tra i 10 e i 12 bar si hanno circa 70 movimenti di sella. Quanti sono 70 movimenti di sella? BMC ha stimato che in una gara XCO un biker effettua circa 50 movimenti, per darvi un'idea.

 


Una volta che il serbatoio è vuoto il sistema funziona come un telescopico normale, quindi sempre comunque utilizzabile. Il comando al manubrio è sempre realizzato da BMC e presenta tre posizioni.

 

È UTILE?

Questa è una domanda che ci siamo posti fin da subito. In un'ottica di Coppa del Mondo XCO dove tutto è tirato al massimo e ottimizzato per la massima prestazione dover fare un movimento simile a uno squat 50 o 60 volte in meno durante una gara potrebbe effettivamente essere un buon risparmio di energie.

 

Per un utilizzatore medio forse è un eccesso di tecnologia, ma spesso si sono dette queste parole la prima volta che si sono visti prototipi di accessori e sistemi poi diventati indispensabili in Mtb. Vedremo se e quando BMC monterà l'AutoDrop di serie sulle sue FourStroke, sicuramente non prima della collezione 2021.

 

 

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