SHIMANO S-PHYRE XC902 2022: LE NUOVE SCARPE DI VAN DER POEL TESTATE A MONTERIGGIONI

Dopo aver guardato sfilare Mathieu Van der Poel con le sue scintillanti ed elegantissime Shimano S-Phyre XC 902, anche noi abbiamo avuto l'occasione di provarle. Abbiamo deciso quindi di testarle su un terreno d'eccezione, ossia un campo di gara, quello della GF Castello di Monteriggioni.

 

 

L'occasione perfetta per portare un paio di calzature pensate per il mondo gare, a contatto con i terreni variegati della Toscana e in situazioni concitate che si possono vivere quasi esclusivamente in gara.

 

Mathieu Van der Poel Nove Mesto 2021

Photo ©Bartek Wolinski - Red Bull Media

 

Guarda il nostro video, poi se vuoi approfondire continua nella lettura di questo articolo.

 

 

SHIMANO S-PHYRE XC-902

Le Shimano S-Phyre XC-902 rappresentano il top di gamma delle calzature pensate per il mondo offroad e in particolar modo per il cross country e marathon. Un modello da sempre riconoscibile per la colorazione azzurra metallizzata utilizzata dagli atleti in Coppa del Mondo. La rivisitazione di questo modello prevede il mantenimento di alcuni elementi che si fondono indissolubilmente con il progetto S-Phyre, ma che si sposano con alcune soluzioni che ne rinnovano il design e le performance.

 

SHIMANO S-PHYRE XC-902

 

SUOLA ULTREAD XC

Sulla Shimano S-Phyre XC-902, o meglio sotto, fa la sua comparsa la suola Ultread XC. Un nuovo prodotto integrato nella parte inferiore della calzatura si propone di migliorare l'aderenza in tutte le condizioni meteo grazie a una mescola di cui la stessa Shimano è proprietaria.

 

SHIMANO S-PHYRE XC-902 suola Ultread

 

La sua composizione si distingue per tasselli stretti ma un po' più sporgenti rispetto alla versione precedente. Quattro sono posizionati sulla parte del tallone, mentre altri quattro si trovano in corrispondenza della punta. Qui davanti è presente anche una doppia filettatura per poter montare una barra metallica che viene fornita in scatola per le condizioni fangose.

 


A fianco invece dell'alloggio per la tacchetta sono installati altri tasselli utili ad appoggiarsi al corpo del pedale in fase di spinta. Al centro dell'arco plantare poi c'è la parte in gomma di rivestimento con una forma a nido d'ape che permette di avere grip quando si va ad agganciare la scarpa al pedale in situazioni difficoltose, vale a dire sul bagnato, fango o anche quando si riparte in un tratto di discesa. Ci sono momenti in cui non si riesce ad agganciare subito la scarpa e questo inserto aiuta a non far scivolare la scarpa sul pedale.

 

 

TOMAIA DELLA SHIMANO S-PHYRE

La parte superiore invece è composta da due strati separati realizzati con materiali sintetici. La Shimano S-Phyre XC-902 dispone di due BOA Li2, sistemi di chiusura con micro regolazione che permettono di modellare al meglio la tomaia.

 

Shimano S-Phyre XC-902 modello 2022

 

Molto interessanti, ma anche vistosi sono gli inserti protettivi collocati sulla punta e sul tallone della Shimano S-Phyre XC-902, realizzati in gomma e materiale composito per dare supporto totale in fase di pedalata, ma anche mantenere la vestibilità e un'elevata protezione della punta che spesso in fase di camminata può urtare contro le rocce.

 

 

IL TEST TRA POLVERE, SASSI E LASTRICATO

Abbiamo indossato la Shimano S-Phyre XC-902 in diverse occasioni, ma eravamo curiosi di portarle sui terreni per cui è studiata, così ci siamo posizionati in griglia di partenza della GF Castello di Monteriggioni, il terreno è molto variegato, con scenari dal fondo morbido come i vigneti, ma anche rocciosi come alcune delle salite in programma, oltre alla doppia scalata al Castello.

 

Photo Archivio

 

QUANTO PESANO

In redazione abbiamo due Shimano S-Phyre XC-902, un paio blu elettrico in taglia 44 che pesano 332 grammi e un paio nere in taglia 40, quelle usate a Monteriggioni. Queste ultime secondo la nostra bilancia pesano 20 grammi in meno.

 

Peso Shimano S-Phyre XC-902 modello 2022

 

 

 

TAGLIA E CALZATA

Per il test è stato usato un paio di Shimano S-Phyre XC-902 in taglia 40, quella che sulla scatola viene anche identificata con 6.7 US, se avete questo stesso valore non preoccupatevi di non vedere il 7 US perché a livello di misura in centimetri è esattamente come un 7. Una volta indossata senza tiranti BOA attivati, ci si rende conto della forma affusolata e molto avvolgente di questa calzatura da gara. In realtà la suola è costruita in maniera tale da adattarsi anche a chi ha un piede a pianta larga, proprio come noi che l'abbiamo testata. Con tutti i modelli in circolazione usiamo un 40 e qui non siamo stati smentiti, la calzata è perfetta anche in estensione.

 

SHIMANO S-PHYRE XC-902

 

REGOLAZIONE

Dopo aver indossato la S-Phyre XC-902 appena scesi dall'auto, abbiamo ingaggiato il rotore BOA dando mezzo giro simbolico proprio per poterci dirigere in griglia nel centro di Castellina Scalo. A pochi attimi dal via abbiamo allungato nuovamente la mano verso i piedi per portare a pressione la tomaia cercando il miglior adattamento sul piede. È stata un'operazione che non abbiamo più avuto bisogno di effettuare durante la gara e questo significa due cose, da una parte che siamo stati fortunati e sensibili nel ricercare il punto di chiusura ideale, ma dall'altra anche che il materiale con cui è realizzata la tomaia non è eccessivamente restrittivo, ma diremmo molto adattabile.

 


Per attivare il tirante del BOA basta unicamente spingere il rotore verso il piede fino a sentire un click, a quel punto il tensionatore è attivo e basterà solo girare in senso orario per stringere e antiorario per allentare.

 

FEELING IN FASE DI SPINTA

Sappiamo tutti benissimo che una volta dato il via in una Gran Fondo non ci si guarda più in faccia per pensare a menare, tutto deve essere "on point", regolato nella maniera giusta per performare. Nella prima fase della GF di Monteriggioni bisogna solo spingere sui pedali e le prime cose di cui ci siamo resi conto in questa fase sono che il piede aderisce perfettamente alla suola senza deformare i lati della tomaia. La suola estremamente rigida in carbonio della S-Phyre si sente su tutta la pianta per un'efficienza di altissimo livello in spinta.

 


La giusta regolazione dei BOA ha creato un sistema ben uniforme in cui il piede non è stato soffocato, in ogni attimo dalla prima salita alle discese, non abbiamo mai avuto la sensazione che il piede ballasse all'interno della scarpa massimizzando la possibilità di esprimersi al meglio. Volgendo lo sguardo alla scarpa abbiamo notato che in nessun frangente sia su single track che stradone bianco in salita, si formassero delle grinze sulla tomaia, un'altra prova di quanto le due parti (suola e tomaia) siano realizzate per supportare al meglio la pedalata.

 

 

SINGLE TRACK LA SUOLA NON SI DEFORMA

La GF Castello di Monteriggioni si snoda tra boschi, vigneti e borghi, in alcuni casi su pendenze davvero proibitive. Nelle 3 ore (non ci vergogniamo a dirlo) di gara, abbiamo approcciato salite costanti ma anche ripidi single track e il doppio "muro" del Castello. In questi frangenti la postura in sella cambia involontariamente con la stanchezza e si vanno a cercare angoli di spinta completamente senza logica. Al di là della fatica immane che si fa guardando il terreno ghiaioso e poi lastricato della salita verso Monteriggioni, ci si rende conto che anche con una spinta scoordinata, arretrata e rocambolesca, la suola non si è deformata.

 

 

La sensazione con molte suole è che sotto sforzo e una spinta poco uniforme, si deformi soprattutto dietro al pedale stesso, flettendo e limitando l'efficienza. Con la Shimano S-Phyre invece questo aspetto non lo abbiamo notato, anche spingendo "male" la suola non si è inarcata. Lo stesso vale per i single track a salire molto ripidi, con questa stessa rigidità ci siamo resi conto di avere da una parte il massimo dell'efficienza, ma anche sensibilità di spinta. In quei frangenti in cui la modulazione della spinta è fondamentale in frazioni di secondo per scavalcare una roccia, la S-Phyre XC-902 sembrava non esserci più, sembrava di essere un tutt'uno con pedale e guarnitura.

 

IN DISCESA SICUREZZA TOTALE

Lo ammettiamo, così come abbiamo detto nel video, abbiamo utilizzato le Shimano S-Phyre XC-902 con un paio di pedali Look X-Track Carbon con qualche stagione alle spalle, ma meravigliosamente funzionanti. Questo per dire che effettivamente tra la tacchetta Shimano e il pedale Look, la compatibilità si limita quando il pedale è usato da un po' come il nostro. Aspetto quindi che ha comportato un'angolazione innaturale di movimento laterale della scarpa.

 

 

L'aderenza però dei tasselli laterali è rimasta e l'ampia superficie di appoggio dell'X-Track in combinata con la rigidità di questa suola ci hanno dato una piacevole sensazione di sicurezza sia sul tecnico che nei tratti veloci. È capitato, che abbiamo dovuto per cause plausibili, di dover sganciare il piede per ripartire. La combinata è sembrata perfetta, il Look X-Track vanta una delle superfici più ampie sul mercato, mentre la S-Phyre con l'inserto in gomma della Ultread ci ha dato quell'affidabilità di tenuta anche se non eravamo agganciati. Afferrare con gli artigli, questo è quello che fa la mescola Ultread là sotto, dove nessuno la vede.

 

FEELING IN CAMMINATA

Il rovescio della medaglia di una suola estremamente rigida come quella proposta da Shimano per la sua S-Phyre, che ha un indice di rigidità di livello 11, è proprio che in camminata si percepisca l'esatto contrario. Purtroppo, in gara si trovano anche queste situazioni e quando si partecipa a una manifestazione con più di mille partecipanti, può capitare che si scenda a piedi, purtroppo a noi è capitato in punto roccioso, ossia l'imbocco della spietata salita della Fungaia.

 

 

Diciamo purtroppo perché è un tratto caratterizzato da rocce affioranti che hanno condizionato la sensazione di camminata. Una suola rigida su un terreno in cui bisogna sfruttare tutta la pianta facendo aderire il più possibile la parte inferiore, non è il miglior complemento per approcciarlo. a causa o grazie alla sua indeformabilità non è stato facile camminare sulle rocce, ma crediamo che anche la presenza di un'ampia parte inferiore con carbonio a vista abbia fatto la sua parte, perché se sulla terra battuta i tasselli possono sprofondare per offrire grip, sulla pietra anche la parte centrale può entrare in contatto con il suolo, creando uno scarso attrito.

 

Non c'è stata altra occasione di scendere a piedi, ma siamo convinti che su un fondo più morbido avremmo avuto la possibilità di impiantare più facilmente i tasselli ma anche la punta del piede a terra e migliorare il grip.

 

TRE ORE E NON SENTIRLE

In oltre tre ore di gara abbiamo detto che non abbiamo avuto necessità di stringere o allentare i BOA, ma non ci siamo neanche trovati nella situazione di avere eccessivo caldo. Dalle foto si capisce che la situazione era abbastanza calda ma non c'è stato un attimo in cui abbiamo pensato di avere caldo e consideriamo due aspetti che possono indurre a questa situazione, ossia il colore nero del tessuto e una suola in carbonio. Dopo tre ore, il piede era ancora asciutto e senza un millimetro di "pelle cotta".

 

 

A CHI LA CONSIGLIAMO

La Shimano S-Phyre XC-902 è la calzatura da gara, quella con cui sprigionare efficacemente tutti i Watt che si hanno per lungo tempo, si adattano perfettamente a tutti coloro che cercano rigidità, adattabilità e performance. Con la nostra esperienza in gara la consigliamo anche a chi si trova una pianta particolarmente larga che crediamo possa avere spazio a sufficienza per far combaciare il proprio arco plantare con la suola in carbonio. La tomaia laserata e l'esperienza oltre le tre ore ci consente di dire che è una scarpa da lunghe distanze anche ad alte temperature di esercizio. È l'alleato per cross country e marathon, soprattutto quello in cui si passano ore a spingere sui pedali, per il fango e i terreni morbidi, avremo bisogno di altri test.


Con leggerezza, traspirabilità, rigidità e adattabilità, le Shimano S-Phyre XC-902 che secondo Pianetamountainbike sono a prova di gare, sono un porto sicuro per la vostra potenza.


- Scarpa da gara per Cross Country, MTB e Ciclocross
- Suola in gomma Shimano Ultread XC
- Tacchetti metallici a forma di artiglio regolabili
- Sistema di chiusura con doppio BOA Li2
- Indice rigidità 11
- Taglie standard: 36, 37, 38, 39 - 47 con mezze misure, 48. Pianta larga: 38, 39 - 47 con mezze misure, 48

- Colori nero, bianco, blu elettrico
- Peso 296 grammi
- Prezzo 359,99 euro

- Sito internet bike.shimano.com/it-IT/home.html

 

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