Il campionato italiano marathon rappresentava il ritorno al marathon di Jakob Dorigoni che fino a questo momento della stagione aveva improntato l'attività sul cross country. Una scelta azzeccata, perché al suo rientro, Dorigoni ha dimostrato di avere motore e carattere per poter raggiungere il risultato anche sulle lunghe distanze. Sui 78 km di gara Jak ha concluso in 8ª posizione con una prestazione sensazionale, mettendo la maglia del Torpado Factory Team sempre tra le primissime del gruppo.
Il percorso che si prestava molto alle doti del TorpRider bolzanino, lo ha esaltato dal primo momento, in cui ha deciso di inserirsi nel gruppetto di testa. Al primo passaggio in area tecnica è passato in seconda posizione, all'interno di un gruppo di 10 unità tra gli atleti che hanno deciso le sorti della gara e si sono giocati la maglia. Nella parte centrale il caldo ha chiesto a tutti uno sforzo in più e Jakob, che arriva da una fase di lavoro intensa, ha preso un ritmo che gli potesse consentire di gestirsi per rimanere nella prima parte di gruppo chiudendo 8°.
Queste le dichiarazioni di Jakob Dorigoni dopo la gara: «Sono abbastanza contento, arrivavo da un lungo periodo in altura intenso con molte ore di lavoro quindi all'italiano marathon pensavo di dover soffrire. Ho sofferto un po' il caldo ma le gambe giravano bene e sono convinto che tutto questo tornerà utile per la prossima domenica, quando parteciperò al campionato italiano cross country in Val Casies in cui vorrò fare molto bene».
Quella del campionato italiano marathon ha messo a dura prova il nostro più giovane TorpRider per le lunghe distanze: Andrea Candeago era a inizio competizione riuscito a posizionarsi stabilmente all'interno della top 20, ma nella seconda fase di gara il caldo ha preso il sopravvento su di lui ed è stato costretto a rallentare. Una buonissima prestazione la sua che continua la crescita sui tracciati marathon.
In Coppa del Mondo ad Andorra, il Torpado Factory Team era presente con l'under 23 vice campione israeliano Yotam Deshe, che ha condotto una gara sempre a ridosso della top20, chiudendo con un 22° posto che fa ben sperare.