UNA VITTORIA E QUATTRO PODI PER IL TRINX FACTORY TEAM AI CAMPIONATI ITALIANI CROSS COUNTRY A VALLE DI CASIES

Una maglia tricolore tra le donne junior e altri quattro atleti in grado di portare i colori di Trinx Factory Team sul podio dei campionati italiani. È questo il riepilogo della giornata sui sentieri di Valle di Casies, dove sono stati assegnati i sei titoli italiani delle categorie internazionali. Sugli scudi gli junior della formazione di Luca Bramati: Valentina Corvi e Fabio Bassignana.

 


Valentina (nella foto di Alessio Pederiva) è stata in grado di dominare la gara, prendendo la testa della corsa a metà prova e arrivando al traguardo con un ampio margine di vantaggio sulla seconda classificata. Per lei seconda maglia tricolore stagionale dopo quella dello short track, a cui vanno aggiunti le vittorie agli Internazionali d'Italia Series e all'Italia Bike Cup e, agli Europei, l'argento nel team relay e il quarto posto nella prova individuale.

 


«Vincere l'italiano era l'obiettivo stagionale e impreziosisce una stagione fino a questo momento perfetta. Ora non resta che giocarsi il mondiale: parteciparvi e fare una bella gara sarebbe il miglior modo per ringraziare il team, lo staff e gli sponsor per il supporto datomi tutto l'anno».

 


Bellissimo il duello che ha visto protagonista Fabio Bassignana, che si è giocato il titolo con Marco Betteo. Più forte in salita il portacolori del Trinx Factory Team, che però ha subito il ritorno in discesa del rivale, che l'ha preceduto per una manciata di secondi (nella foto Pederiva, il podio).

 


«È stata una bella gara, su un percorso che è cambiato totalmente rispetto alle prove a causa del temporale della mattinata. Ma eravamo pronti anche a questo. Quando ho visto che mi sarei giocato la vittoria con Marco, ho dato tutto in salita, perché sapevo che nel tecnico lui è imbattibile. Purtroppo non ce l'ho fatta, ma resto soddisfatto della mia prestazione».

 

 

Dalla categoria Under 23 sono arrivate invece due medaglie di bronzo, per merito di due atleti classe 2003, al loro primo anno in categoria: Noemi Plankensteiner e Filippo Agostinacchio.

 

Constatando di non poter contendere la vittoria al campione europeo Simone Avondetto e Filippo Fontana (entrambi classe 2000), Filippo ha gestito la gara per giocarsi il podio, riuscendo a staccare Emanuele Huez nell'ultima tornata (nella foto di Alessio Pederiva).

 


«La condizione c'era e volevo questo podio, che rappresenta un altro traguardo dopo il titolo italiano nell'eliminator. Oggi non ho guidato benissimo, ma fortunatamente nell'ultimo giro non ho commesso errori e sono riuscito a centrare l'obiettivo». Nella stessa gara, diciottesimo posto per Andrea Colombo.


Obiettivo centrato anche da Noemi Plankensteiner, che ha chiuso la sua prova in terza posizione (scortata da Eva Lechner, nella foto di Alessio Pederiva) alle spalle di Giada Specia e Sara Cortinovis, nonostante l'influenza che l'ha costretta ai box un paio di settimane fa.


«La gara è andata benissimo, su un percorso che conosco a memoria. Oggi la gamba c'era e mi sono trovata a mio agio sia in salita che in discesa. Siamo stati bravi a gestire l'ultima settimana: dopo l'influenza, era facile farsi prendere dalla foga di tornare ad allenarsi, invece abbiamo cercato di recuperare più energie possibili. Una scelta che si è rivelata giusta».

 


Gare complicate quelle degli Elite. Tra le donne Giorgia Marchet ed Eva Lechner hanno concluso in terza e quarta piazza. Eva, non ancora al top della condizione dopo l'influenza, ha dato un prezioso aiuto a Noemi nelle fasi finali della corsa; mentre Giorgia Marchet è stata autrice di una bella rimonta dopo una prima parte a lottare contro le insidie del tracciato.

 

«La pioggia della mattinata ha cambiato le carte in tavola. Abbiamo optato per un cambio di copertone ma forse ho sbagliato la pressione delle gomme, tanto che a metà gara ho preferito fermarmi per sistemare le cose. Solo da quel momento ho iniziato a guidare bene e a recuperare posizioni. Certo alla vigilia non avrei firmato per questo risultato, ma le gare sono fatte così».


Come da previsione, Gioele Bertolini ha pagato lo stop per influenza dopo il ritiro di Livigno. Il valtellinese ha potuto solo cercare il suo ritmo in gara senza forzare troppo, chiudendo la prova in ottava posizione.

 

 

 

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