Il Trinx Factory Team scalda i motori in vista di Pergine

 

A due settimane dalla trasferta di Nove Mesto, gli atleti del Trinx Factory Team sono pronti a riaccendere i motori in occasione del 16° Memorial Bruno Alverà, sesta prova dell’Italia Bike Cup in programma a Pergine Valsugana sabato 4 giugno.


Al netto di Giorgia Marchet, che domenica scorsa ha partecipato in Slovenia al Xc di Koceveje conquistando il quinto posto, il resto della squadra ha sfruttato queste settimane per rifinire la condizione in vista di due mesi ricchi di appuntamenti importanti.

 

 

"Pergine, Courmayeur, La Thuile; senza contare le prove di Coppa del Mondo e gli italiani nel mese di luglio», fa l’elenco Andrea Colombo (nella foto di Maxime Schmid), nato a Merate il 5 maggio 2001, alla sua seconda stagione nel team. «Avendo iniziato a gareggiare a fine febbraio periodo di riposo ci voleva. Anche perché da qui a fine luglio arriveranno gli appuntamenti che valgono la stagione".

 

Partiamo da Pergine. Come sarà il percorso?

"Ci ho corso da esordiente, quindi sarà divertente riscoprirlo, anche perché le condizioni del tracciato dipendono da quelle del tempo".


Quali sono i tuoi obiettivi per la seconda parte della stagione?

"Come ogni atleta, punto alla maglia tricolore; tuttavia so che quest’anno non sta andando come speravo. Realisticamente posso ambire a un piazzamento tra i primi cinque".


Non mi sembri soddisfatto della tua stagione…

"Ho passato un inverno duro e devo ringraziare la squadra e le persone che mi sono state vicine. Ora l’obiettivo è di ritrovare le sensazioni che avevo nel 2019".

 


Sceso di sella a cosa ambisci?

"Come ogni ragazzo di 21 anni vorrei trovare la mia dimensione, nello sport, negli studi, nella vita privata".

 

Hai iniziato a correre da giovanissimo, vincendo anche il titolo italiano a Bielmonte nel 2014. Come è cambiata la mtb da allora?

"Sembra passato un secolo. Le biciclette si sono evolute tantissimo: ruote, ammortizzatori, tubi telescopici, geometrie. E con loro sono cambiati i percorsi, ora più tecnici. Ma la cosa non mi dispiace, visto che adoro i tracciati con un alto tasso di difficoltà. Anzi, in futuro mi piacerebbe fare qualche esperienza nel settore gravity".


Quali altre passioni hai?

"La musica, soprattutto il rap americano. E viaggiare: se potessi visiterei il profondo West degli Stati Uniti, percorrendo magari anche la mitica road 66. Ma, almeno fino agli italiani, non ci sarà molto tempo per fare le vacanze".

 

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