Top 5 di Aleksei Medvedev alla Roc d'Azur

Il calendario autunnale è proseguito in Francia. Sole e caldo nella Roc Marathon, nell'ultimo giorno la pioggia ha ravvivato una gara che di solito è già molto intensa in cui Medvedev ha giocato un ruolo importante.

E' in modo splendido che Soudal-Lee Cougan International Team ha concluso la sua ultima trasferta fuori dai confini italiani in uno degli eventi più emblematici della mountain bike, la Roc d'Azur.  Nell'ultimo degli eventi del grande festival della Costa Azzurra, Aleksei Medevedev ha confermato la sua ottima forma cogliendo il quinto posto al termine di una gara che si è svolta tutta sotto la pioggia.  Allo stesso tempo, Aleksei ha reagito senza rimpianti ad un mancato grande risultato dopo aver giocato un ruolo importante nella Roc Marathon del venerdì, ultima tappa delle UCI MTB Marathon Series, conclusa dal campione russo in decima posizione.


"Nella marathon, superata la prima lunghissima salita del percorso, che non aveva creato veri e propri distacchi, sono scivolato nella discesa del Fournel, dopo 12 chilometri e mi sono fatto male a una mano.  Per il resto stavo molto bene e ad un terzo della corsa mi sono riportato nel folto gruppo di testa di una dozzina di corridori che la salita del Col de Valdingarde, dopo 53 Km, ha ridotto a sette unità che poi si sono scremate ancora.  Io facevo elastico in discesa e rientravo in salita, a -15 dall'arrivo potevo ancora giocarmi il podio ma mi si è spenta la luce, in questa situazione bisogna solo rimanere concentrati ed è quello che ho fatto per prendere il decimo posto.   Dopo questa giornata complicata, la pioggia ha reso scoraggiante l'ultimo evento, la mitica Roc d'Azur, ma io posso essere contento della mia gara che ho concluso in quinta posizione.  Non mi sono sentito necessariamente come se stessi passando una buona giornata, ma sono davvero contento della mia gara"

 

Aleksei Medvedev quinto alla Roc d'Azur al passaggio dal Col de Bugnon


Nelle due gare del week end, la Roc Marathon di 92,3 Km con 2.400 metri di dislivello e la Roc d'Azur di 54,5 Km con 1.200 metri di dislivello, la squadra ha avuto altri ottimi risultati, ma anche una manciata di disavventure. 

Massimo Rosa tra tutti, è quello che può avere meno rimpianti e ha concluso con due 13esimi posti la sua prima Roc d'Azur.  Venerdì nell'ultima tappa delle UCI MTB Marathon Series ha cercato di tenere il primo gruppo con l'obiettivo della top ten, ma dopo 20 Km il 13° posto gli è bastato per tagliare il traguardo in buone condizioni.  Sotto il diluvio della gara di domenica, sulla prima salita la caduta della catena dalla guarnitura della sua Lee Cougan Crossfire è stato il punto nero di una giornata iniziata bene.


"Oggi le gambe rispondevano bene e sulla prima salita, quando ero quasi in cima ed ero nel gruppo in testa alla corsa, mi è caduta la catena e mi sono dovuto fermare a rimetterla a posto, solo che tra il fango, la pioggia che cadeva, gli occhiali appannati ho perso tanto tempo e quindi ho perso il treno buono, pensavo di aver buttato via la gara.  Quando alle feed zone mi hanno detto che avevo recuperato diverse posizioni, ho ritrovato la motivazione e ho dato tutto fino all'arrivo, riuscendo nel finale a riprendere anche Leonardo che aveva una crisi di freddo e siamo andati insieme fino all'arrivo.  Contando la sfortuna e considerata la gamba di oggi, se non c'era quel problema all'inizio oggi si poteva entrare nella top ten"

 

Massimo Rosa all'arrivo della Roc d'Azur


Anche Leonardo Paez avrebbe voluto ottenere qualcosa di più da queste giornate.  Nell'evento più lungo del programma non ha avuto fortuna e ha forato dopo 25 Km quando era nel gruppo dei primi, poi sempre a inseguire dopo aver cambiato la ruota, per tagliare il traguardo in undicesima posizione.  Le pessime condizioni meteorologiche della domenica hanno reso la gara ancora più dura del solito, Paez è partito bene ma sulla seconda salita ha salutato il gruppo di testa in crisi di freddo.  Se non avesse finito questo gara monumento di fine stagione, il campione colombiano avrebbe avuto il cuore pesante e ha oltrepassato il limite, sopportando il freddo fino alla fine, concludendo questa gara complicata subito dietro Massimo Rosa.


Anche Stefano Valdrighi ha portato la bandiera di Soudal-Lee Cougan in entrambe le giornate, venerdì è partito male ma fin dalla prima salita ha iniziato a recuperare posizioni concludendo la Roc Marathon in 24ª posizione, domenica ha rimediato ad un'altra brutta partenza e ha fatto la gara che doveva fare fino ad entrare nei primi 15, non riuscendo però a mettersi in gioco fino alla fine per un problema meccanico che gli ha fatto perdere diverse posizioni.

 
Daniele Mensi e Tony Longo hanno entrambi abbandonato nel primo giorno, ma se per il campione trentino l'ultima Roc d'Azur della carriera è stata un doppio zero, Mensi ha almeno avuto la possibilità nella gara di domenica di invertire la tendenza della foratura dopo solo 10 chilometri nella Roc Marathon.Nella marathon Longo è caduto e nelle condizioni meteorologiche apocalittiche di domenica ha avuto un problema al cambio dopo due ore di gara quando era insieme a Paez.


"Finale da dimenticare, sono deluso di non aver concluso almeno una gara alla mia ultima Roc d'Azur a cui ho partecipato per nove edizioni.  Dopo la caduta nella marathon che per fortuna si è risolta solo con qualche escoriazione, nell'inferno dantesco di ieri non sono partito bene, poi ho recuperato un pò e stavo facendo una gara regolare senza rischiare in discesa viste le condizioni difficili, fino a quando non ho avuto il problema meccanico.  La condizione non è sicuramente delle migliori, è sempre un peccato non poter giocare fino alla fine, ma in questo periodo stanno girando tutte storte!"


Fotografie @ Aurora Bandinelli - Soudal-Lee Cougan

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