CAMPIONATI EUROPEI: I NOSTRI RISULTATI

Luca e Martina si confermano staffettisti d'oro per la nazionale italiana che si aggiudica il titolo continentale XCR facendoci sognare una medaglia anche nelle prove XCO della domenica. Maxime rischia grosso con una caduta a poco più di una tornata dal termine, ma senza conseguenze gravi. Greta, rallentata da cadute di gruppo, cede solo al caldo.

La cittadina di Novi Sad (Serbia) ha ospitato i Campionati Europei MTB 2021, una delle rassegne più attese della stagione. Ancora una volta tutti i nostri piloti sono stati chiamati dalle rispettive nazionali a difendere i colori del proprio paese in quello che dovrebbe essere considerato un importante test prima dei campionati del mondo che saranno al via tra dieci giorni in Val di Sole (ITA).

 

 

Luca Braidot e Martina Berta sono stati i primi a scendere in campo nella giornata di giovedì, inseriti nel sestetto messo in campo dal CT Celestino in occasione della prova XCR (Team Relay - staffetta a squadre). Luca come primo staffettista. Martina come terza, prima donna. I due hanno fatto registrare rispettivamente (uomini/donne) i due migliori tempi sul giro della gara e tanto è bastato per contribuire pesantemente alla conquista del titolo e della medaglia d'oro vinta dall'Italia.

 

 

Nella torrida giornata di Ferragosto poi arrivato il momento delle prove XCO con Martina Berta e Greta Seiwald in campo tra le donne, proprio nelle ore più calde della giornata affrontando quello che si è dimostrato essere l'avversario più temuto da tutti i partecipanti. Martina parte bene, resta nelle posizioni di testa per gran parte della corsa ma sul finale cede chiudendo in 13ª posizione. Stessa sorte per Greta, non proprio a suo agio con le alte temperature, rallentata inoltre da un paio di cadute davanti a lei. Sul traguardo entra nella top 20 in 19ª posizione.

 

Entusiasmante la gara élite maschile con Maxime Marotte e Luca Braidot rivali per un giorno ma entrambe protagonisti in testa alla corsa. Il primo a cedere è Maxime che perde contatto dalla testa quando mancano poche tornate al termine. Luca invece prova più volte a fare la differenza ma paga il gioco di squadra messo in atto dagli atleti svizzeri che lo sfiancano fino a farlo cedere all'ultimo chilometro. Luca chiude in 7ª posizione e primo degli italiani ma con una medaglia "morale" al collo. Maxime, che sul finale era nella top 20, rischia grosso vittima di una brutta caduta poco prima dell'inizio dell'ultima tornata. L'errore gli costa tempo e posizioni ma scongiurando fortunatamente conseguenze gravi.

 

 

"Una gara strana e difficile - ha detto Luca Braidot - un tracciato non proprio da cross country, molto veloce, con brevi strappetti e una difficoltà tecnica piuttosto bassa. Tutt'altro scenario rispetto Tokyo insomma. Io sto bene, la medaglia di giovedì mi aveva dato anche una certa carica ma oggi non potevo fare di più. Sul finale avrei potuto essere li a giocarmi una medaglia ma ho dato tutto rispondere al gioco di squadra svizzero che ha avuto la meglio."

 

"Tutto sembrava andare per il meglio - ha detto Maxime - fino a metà gara ero li davanti con Luca e tutti gli altri a guidare la corsa, poi improvvisamente sono calato, probabilmente ho sottovalutato il caldo che mi ha consumato lentamente. Sul finale poi una brutta caduta. Per un attimo ho temuto il peggio perché ho battuto forte la spalla e le costole, ma fortunatamente nulla di rotto. Ho solo dovuto stringere i denti per portare a termine la gara."

 

 

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